mercoledì 29 luglio 2009

ORDINANZA ANTI ACCATTONAGGIO

E’ dal 2007 che come Lega Nord chiediamo al Sindaco di emettere un’ordinanza anti accattonaggio per la città di Reggio Emilia, c’è voluto lo schiaffo elettorale del giugno scorso per fare in modo che Delrio prendesse coscienza del problema e mettesse in atto soluzioni concrete.
Purtroppo l’ordinanza anti accattonaggio del Sindaco di Reggio ha un’effetto applicativo limitato ad alcune zone della Città. Ritengo sia opportuno estenderne l’efficacia a tutto il territorio comunale.
Consentire l’accattonaggio, spesso e volentieri utilizzando bambini, vuol dire alimentare e tollerare il raket che c’è dietro a questo vero e proprio sfruttamento di esseri umani.
Se genitori reggiani utilizzassero i loro figli per mendicare, giustamente, gli verrebbero immediatamente sottratti ed affidati ai servizi.
Un finto buonismo che impedisce ogni forma di integrazione, e che emargina sempre di più dalla società chi mendica e, soprattutto, i loro figli che non sono colpevoli.
Oltre all’accattonaggio occorre affrontare anche il problema dei venditori ambulanti abusivi e quello della prostituzione in strada.
Occorre fare in modo che a Reggio non ci sia più terreno fertile per questo raket, così come non deve esserci spazio per quei raket che riducono le persone come bestie.
Pare strano che proprio dalla Caritas arrivino critiche contro questa ordinanza e contro a quella che sanzioni la prostituzione in strada.
La tolleranza di questi problemi sociali non solo non ha risolto la situazione, ma ha fatto in modo che certe cose avvenissero alla luce del sole nella più assoluta indifferenza.
Strade pulite vuol dire meno spazio per criminalità organizzata e maggior tutela dei più deboli, occorre pertanto non solo vigilare affinché venga rispettata l’ordinanza appena emessa, ma che ne venga estesa l’applicazione.

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