Sono anni che l’abuso edilizio di via Zannoni è lì, senza che l’Amministrazione Comunale abbia fatto concretamente nulla per rimuoverlo.
Gli abitanti della zona sono preoccupati, e giorno dopo giorno vivono una discriminazione al contrario.
Per poter costruire o ampliare le costruzioni, oppure per collegarsi semplicemente alla rete fognaria, questi debbono intraprendere lunghe e costose trafile burocratiche autorizzative, mentre il loro “vicino di casa” può godere indisturbato dell’abuso edilizio sulla sua proprietà.
Una situazione divenuta ormai inaccettabile, che impone al Comune di accelerare quelle che sono le procedure di rimessione in pristino della zona.
Il procedimento sanzionatorio dell’abuso di via Zannoni ha inizio, ufficialmente, con il sopralluogo del tecnico comunale del 26 ottobre 2006.
A quasi 3 anni di distanza, tra ricorsi e lassismo da parte del Comune, la situazione di fatto è rimasta invariata. I proprietari continuano a godere degli abusi costruiti sulla loro proprietà.
Per far luce sui procedimenti amministrativi di rimessione in pristino ho presentato oggi una interpellanza, al fine di conoscere i dettagli di questi e soprattutto la volontà del Comune in merito a questa posizione.
Pensiero comune è che dietro questo lassismo da parte dell’Amministrazione si nasconda la realizzazione di una ulteriore “campina”, realizzata questa volta tramite sotterfugi che non permettano ai cittadini reggiani di essere informati preventivamente.
Personalmente ritengo che l’Amministrazione comunale debba dare una risposta pronta e ferma nella lotta degli abusi edilizi, senza se e senza ma, facendo rispettare alla lettera quella che è la normativa in materia.
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