Da diversi anni ci occupiamo del problema relativo
ai controlli in materia di residenze ed abitabilità degli alloggi, presupposto
indispensabile per contrastare per contrastare l’abusivismo ed il degrado
causato dal sovraffollamento delle abitazioni.
A seguito di alcune nostre interpellanze
consiliari, la Giunta nel 2007 approvò una direttiva in materia di controlli
edilizi e tributari, ossia una specifica procedura operativa per l’attuazione
di controlli congiunti tra diversi Servizi e Uffici dell’Ente finalizzata ad
arginare il fenomeno delle residenze in immobili non classificati ad uso
abitativo o privi della dichiarazione di fine lavori e/o del Certificato di
conformità edilizia e agibilità, costituendo operativamente un Gruppo di
controllo permanente cui compete lo svolgimento dei sopralluoghi e delle
attività istruttorie necessarie all’accertamento delle eventuali violazioni e
propedeutiche all’avvio delle conseguenti procedure sanzionatorie.
Successivamente, nell’aprile 2009, la Giunta
approvò un nuovo protocollo operativo al fine di giungere al completo
allineamento dei dati edilizi, toponomastici, tributari, anagrafici e
catastali.
Parallelamente, ai fini del rilascio delle
residenze, chiedevamo di applicare anche alle unità immobiliari private, i
parametri minimi di idoneità degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica:
per contro la Giunta sosteneva non esservi alcuna norma nazionale per
l’utilizzo di parametri legati alla superficie degli immobili per stabilire il
numero delle persone che possono richiedervi la residenza.
Prima nel luglio 2009, poi a fine 2010 il precedente
Governo, grazie al lavoro del Ministro Maroni, ha introdotto importanti
modifiche normative all’interno dei due Pacchetti sicurezza.
Con il primo Pacchetto sicurezza si
introducevano in particolare:
- la
possibilità di dare luogo alla verifica delle condizioni igenico-sanitarie
degli immobili in cui viene richiesta una residenza;
- la
riduzione da un anno a sei mesi la cancellazione dall’anagrafe degli
stranieri che non ottemperassero alla comunicazione del rinnovo del
permesso di soggiorno.
Con il secondo Pacchetto sicurezza sono
introdotti in particolare:
- la
delega al Governo per affidare agli Enti locali le procedure di rinnovo
dei permessi di soggiorno;
- l’allontanamento
coattivo, per motivi di ordine pubblico, dei cittadini comunitari che dopo
tre mesi non abbiano un lavoro, un reddito ed un’idonea abitazione;
- la
possibile applicazione delle misure di prevenzione per chi esercita la
prostituzione violando le ordinanze sindacali;
- la
confisca in presenza di violazioni gravi o reiterate, in materia di tutela
del lavoro, di igiene sui luoghi di lavoro e di prevenzione degli
infortuni sul lavoro, delle cose che servirono o furono destinate a
commettere la violazione e delle cose che ne sono il prodotto, anche se
non venga emessa l'ordinanza - ingiunzione di pagamento.
Alla luce di queste importanti novità normative, lunedì
discuteremo una mozione per impegnare la Giunta Delrio:
- a
proseguire l’attività di controllo svolta dal Gruppo di controllo
permanente istituito nel 2007, potenziandola attraverso un significativo
incremento del numero degli operatori dedicati e verificando le
opportune azioni di contrasto al degrado causato dal sovraffollamento
delle abitazioni ovvero dalla precarietà delle loro condizioni
igenico-sanitarie e di sicurezza;
- a
rendicontare annualmente alla competente Commissione consiliare, i
risultati dell’attività del Gruppo di controllo permanente;
- a
predisporre ed attuare i provvedimenti utili per porre in essere le
verifiche delle condizioni igenico-sanitarie degli immobili in cui viene
richiesta la residenza;
- a
verificare con Prefettura e Questura di Reggio Emilia la
possibilità di condividere uno o più atti d’intesa sull’attivazione delle
norme previste dal secondo “Pacchetto sicurezza” per quanto attiene:
- il
contrasto alla prostituzione,
- l’applicazione
della Direttiva europea sulla libera circolazione dei comunitari,
- la collaborazione
sull’attuazione delle modifiche alla legge n. 689/81, in materia di
confisca,
- alla
condivisione dei dati utili ad una più efficace applicazione delle norme
sulla residenza degli stranieri, in attesa dell’attuazione della delega
al Governo relativa alle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno;
- alla
definizione dei criteri di accertamento della dimora abituale al fine
della concessione della residenza, con la finalità di colpire i fenomeni
di sovraffollamento degrado e lucro sulle residenze negli alloggi.
Dopo l’ormai famoso “tutte balle” del Sindaco
Delrio, vi sono ancora voci nel PD che tendono a minimizzare lo stato della
sicurezza in città, qualcuno sostiene addirittura che non se ne dovrebbe
parlare: noi riteniamo indispensabile smetterla con il buonismo ed aumentare i
controlli sul territorio, dando così attuazione locale alle importanti norme
introdotte dai provvedimenti governativi che hanno rafforzato il potere dei
Sindaci in materia di sicurezza urbana: di gente che sta a Reggio Emilia senza vivere
e lavorare onestamente non se ne sente il bisogno.
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