Dalla nascita di Iren
Reggio Emilia e i Comuni della Provincia non contano più nulla.
Questo il dato di fatto,
ampiamente denunciato in tempi non sospetti dalla Lega Nord, e che oggi entra
di prepotenza all’ordine del giorno.
(nel grafico la performance del titolo IREN in borsa)
Delrio è il responsabile di aver regalato ad altri un patrimonio importante della nostra Città, che era rappresentato dalla vecchia AGAC divenuta poi Enia.
Una serie di passaggi
societari che hanno impoverito il territorio reggiano, e che nel tempo vedrà
questo impoverimento crescere sempre di più.
Le previsioni del
bilancio del Comune di Reggio facevano già i conti con un dimezzamento del
dividendo da Iren, da circa 8,3 milioni di euro a 4,4 milioni.
Ma l’accollarsi in modo
scellerato i debiti di altre realtà ha portato al fatto che i dividendi per
Reggio Emilia saranno all’incirca di 1 milione di euro.
Troppo poco per chi ha
conferito nella società un’azienda funzionante e non debiti, come hanno fatto i
“nostri soci” di Torino e di Genova.
Il proliferare dei
dirigenti e dei loro lauti stipendi ha fatto il resto, e oggi vediamo una società di maggioranza
pubblica che tutela e salvaguardia gli interessi dei suoi dirigenti, dando un
calcio nel sedere ai Comuni soci ed ai cittadini chiamati solo a pagare tariffe
sempre più alte.
La vicenda dei dividenti
Iren ha aspetti inquietanti.
Forse siamo di fronte a
una guerra interna al PD??
I sospetti sono tanti,
visto che il sindaco Vincenzi, che tra 3 giorni cesserà definitivamente il suo
mandato, ha imposto la sua linea o dietro vi è anche Fassino?
La colpa è delle scelte
politiche scellerate di un PD che non si cura degli interessi del territorio
emiliano.
La vicenda dei dividendi
di IREN rappresenta un vero esproprio da parte dei vertici dell’azienda
rispetto alle risorse del territorio.
Quando facevamo queste
previsioni siamo stati presi per matti, ora è giunto il momento che ci venga
riconosciuta la correttezza delle nostre tesi.
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