Preoccupanti i dati emersi dal rapporto annuale Caritas sull’immigrazione.
Una forte immigrazione regolare porta con se anche un alto numero di clandestini.
Non può passare inosservato il fatto che, secondo quanto riferito dal direttore di Caritas Marzocchini, il 60% degli stranieri che si rivolgono all’istituto è clandestino.
Da quando la clandestinità è di per sé un reato, dopo la prima assistenza per le persone in stato di bisogno, occorre che queste associazioni provvedano alla denuncia ed alla segnalazione dei clandestini.
Gli sforzi fatti dal Governo per regolamentare l’immigrazione altrimenti vengono resi vani da chi favorisce e facilita la permanenza in Italia di persone prive di permesso di soggiorno.
Nessun percorso di integrazione per i clandestini, chi non è in regola con le norme sull’immigrazione non ha alcun diritto di stare sul nostro territorio.
Questa Giunta deve cambiare posizione circa il coinvolgimento degli stranieri residenti nelle Circoscrizioni.
L’elettorato attivo e passivo deve rimanere solamente ad appannaggio dei cittadini italiani, occorre opporsi con fermezza ai tentativi di allargamento dell’elettorato attivo e passivo nelle Circoscrizioni così come indicato quale obiettivo dal Patto per la Stazione.
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