Questa mattina ho presentato quale primo firmatario un odg ex art. 20 per discutere con urgenza del tema della sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo che condanna l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche.
Nella mozione, firmata anche da esponenti della PDL e UDC, si chiedeva che il Consiglio Comunale impegnasse la Giunta a:
1) farsi interprete delle esigenze del nostro tempo e a coinvolgere i rappresentanti locali dell'amministrazione scolastica per assicurare la presnza dei crocefissi in ogni aula scolastica e al loro ripristino ove siano stati rimossi, nonchè ad una riflessione ad svolgere in ambito scolastico sui calori rappresentati dal crocefisso, insiti nella nostra storia e nella nostra tradizione;
2) schierarsi a fianco del Governo Italiano nel ricorso contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che costituisce una pericolosa minaccia nei confronti della storia e delle tradizioni dei popoli nonchè una grave intromissione nel sistema democratico del nostro Paese.
Superato il vaglio di idoneità tecnica dell'odg da parte della Presidenza del Consiglio, la maggioranza dello stesso ha votato contro la discussione del documento presentato nella seduta di oggi.
Il PD ha deciso di non difendere le nostre tradizioni e quei valori di pace, fratellanza e giustizia rappresentati dal crocefisso.
Non vorrei che fosse il primo passo per abilire ogni simbolo che rappresenta una croce, come ad esempio quello della croce rossa (che nei paesi islamici è rappresentata da una mezza luna) oppure come lo stemma dello stesso Comune di Reggio Emilia.
Un Paese senza radici è un Paese senza futuro. Con questo voto il PD reggiano ha contribuito a cancellare le nostre radici, probabilmente a causa di frazioni interne.
Si tratta di un voto di cui occorre rendere conto ai reggiani, un voto che contrasta con le tradizioni ed i simboli della nostra comunità.
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