Questa mattina ho presentato un’interpellanza in merito alla perdita del finanziamento di € 400.000,00 relativo ai lavori di miglioramento del plesso scolastico Cà Bianca.
Occorre far chiarezza sull’accaduto per responsabilizzare chi lavora per il Comune di Reggio Emilia e per evitare che errori grossolani creino mancate entrate di rilevante entità alle casse dell’Ente.
Della vicenda ci sono quantomeno tre gli aspetti che trovo a dir poco singolari.
Il primo è che la dirigente scolastica del distretto n. 10, da quanto dichiarato, fosse totalmente all’oscuro dei progetti e dei lavori che, ricordo sono comunque di rilevante entità.
A questo punto occorre che la Città e il Consiglio Comunale vengano informati dei lavori e dei progetti che si aveva in mente di realizzare con il finanziamento messo a disposizione dall’Inail.
In seconda battuta occorre procedere ad un’indagine interna al Comune per risalire ai responsabili di quest’errore che ha portato un danno rilevante alle casse dell’Ente.
Solitamente chi lavora per il pubblico gode di un’esenzione per i propri errori, e questo può portare a fare errori grossolani.
Occorre responsabilizzare chi lavora per il Comune mettendo in campo, se del caso, quelle tutele risarcitorie in favore dell’Ente che fanno in modo che le casse pubbliche rimangano indenni dalla negligenza di qualcuno.
Presentare progetti in modo difforme da quello richiesto (se veramente fosse questo il motivo) è un errore grave, di supponenza o di leggerezza, e sarebbe corretto che “chi sbaglia paga”, così come avviene nella vita di tutti i giorni.
Terzo ed ultimo aspetto riguarda il contenzioso legale relativo alla vicenda, che vede il Comune di Reggio Emilia soccombere nel primo grado di giudizio avanti al TAR.
Nell’interpellanza presentata ho chiesto quali sono i costi che il Comune deve sostenere e ha sostenuto per questo contenzioso, valutando attentamente l’opportunità di procedere ad oltranza per le vie legali.
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