L’ipotesi del raddoppio del
blocco del traffico?? Una misura populista per coprire le colpe di Gandolfi in
tema di viabilità.
I fatti ci dicono che il
blocco del traffico è una misura assolutamente inutile al fine di migliorare la
qualità dell’aria anche perché, non scordiamolo, il traffico incide solamente
nella misura di 1/3 rispetto all’inquinamento totale.
Ma volendo analizzare solo
l’inquinamento derivante dalla circolazione stradale, occorre ricordarsi come
Gandolfi passerà alla storia come il peggiore assessore alla mobilità che il
Comune di Reggio abbia mai avuto.
A causa delle sue politiche
sul traffico la circolazione nella nostra Città si è assolutamente bloccata, ed
è diventata lenta e “complicata” per gli automobilisti.
Lunghe code a semafori e
rotonde, con le auto che sono obbligate a continue frenate e ripartenze, tutti
fattori che rendono più “inquinante” la marcia.
La realtà è che i tempi degli
spostamenti a Reggio Emilia sono ormai equiparati a quelli delle grandi città,
con la differenza che a Reggio le distanze sono molto inferiori.
Pertanto invece che pensare a
questi stratagemmi populisti, sarebbe meglio che si affrontasse il problema in
quanto tale ed in modo laico: ovvero pensare alla circolazione automobilistica
di Reggio Emilia in modo da renderla più scorrevole, cercando di convogliare il
traffico di attraversamento fuori dalla Città il più possibile.
D’altra parte la
circonvallazione di Reggio è stata l’ultima strada costruita in modo efficace
per rispondere alle esigenze degli utenti.
Possibile che con tutti gli
architetti, ingegneri e geometri del Comune, comprese le numerose e costose
consulenze esterne degli ultimi anni, non si sia riusciti a costruire un
sistema della viabilità decente??
Le strade sono come il
sistema circolatorio del corpo umano, quando si bloccano si creano “infarti”
che portano sempre dei danni.
L’assessore Gandolfi è stato
un pessimo assessore sull’urbanistica, e l’ipotesi di raddoppiare le giornate
del blocco del traffico, troverà la nostra più intransigente opposizione.
Nessun commento:
Posta un commento