giovedì 12 luglio 2012
mercoledì 11 luglio 2012
martedì 10 luglio 2012
ASILO E INTEGRAZIONE: IL PD DIMOSTRA DI CONTINUARE A NON CAPIRCI NULLA: DA PARTE LORO SOLO PROPAGANDA
Durante il Consiglio Comunale di ieri
pomeriggio il PD ha espresso il peggio di se, manifestando la propria indole
improntata al falso buonismo.
Dapprima il voto sulla mozione PD per chiedere
alle istituzioni competenti di fornire un titolo di soggiorno agli
extracomunitari giunti nel nostro Paese a gennaio dell’anno scorso, durante
l’emergenza umanitaria in Libia e Tunisia.
Il PD evidentemente non conosce la differenza
tra azione umanitaria (all’epoca la decisione di ospitare queste persone fu
presa dal Ministro Maroni) e bieca speculazione politica, dimostrata dalla
proposizione della mozione discussa.
D’altra parte i canali per entrare nel nostro
Paese legittimamente sono ben chiari, e non è corretta la posizione di chi
cerca di sfruttare una situazione di pericolo cessata per evitare i passaggi
necessari.
A quel punto ho presentato un ordine del
giorno, poi respinto, per chiedere delle operazioni efficaci di rimpatrio per
queste persone, al fine di far prevalere il principio secondo cui la legge è
uguale per tutti.
Infine l’arretratezza culturale, in spregio
alla considerazione della donna, è stata dimostrata dal PD al momento della
bocciatura della mozione della Lega Nord contro il burqua nei luoghi pubblici.
Anni di conquiste e di diritti conquistati
dalle donne sono andati in fumo, e la sinistra continua a calpestrarli in nome
di un finto buonismo che va a favore solo degli extracomunitari.
Dal consiglio di ieri si vendono tutte le
differenze tra la Lega Nord ed il PD:
-
per noi prima i reggiani e poi tutto il resto, per loro no;
-
per noi prima le donne, per loro è accettabile la tortura del velo;
-
per noi la legge è uguale per tutti, per loro la legge per qualcuno
è “più uguale” che per altri.
lunedì 9 luglio 2012
venerdì 6 luglio 2012
DOPPIO BLOCCO DEL TRAFFICO SETTIMANALE: UN’INGIUSTA VESSAZIONE NEI CONFRONTI DEI CITTADINI EMILIANI
Dalle cronache degli ultimi
giorni, emerge l’intenzione della Regione, avallata dal Comune di Reggio
Emilia, di estendere a due giornate il blocco del traffico.
Una proposta ideologica e
di propaganda, che dimentica quali sono le cause dell’elevato tasso di
inquinamento della nostra aria.
Dato assodato è che
l’Emilia Romagna, per conformazione geografica, è un bacino dove è più facile
il ristagno dell’aria, quindi aria più inquinata.
Inoltre è risaputo che
l’inquinamento atmosferico è prodotto da circa 1/3 dal traffico veicolare, 1/3
dal riscaldamento delle abitazioni, ed 1/3 dalle attività produttive.
Cercare di incidere
solamente su “quel terzo” derivante dal traffico veicolare è miope e non
risolve alla radice il problema.
Per quanto riguarda il
traffico e la mobilità, orrerebbe studiare una rete di mobilità che impedisse
le lunghe code (fonti di inquinamento) e di materiali che assorbissero le
sostanze inquinanti.
La politica della
(im)mobilità di Gandolfi al contrario fa aumentare le code e i periodi di
percorrenza dei tragitti, quindi anche dal punto di vista ecologico è
totalmente fallimentare.
Sii dovrebbe verificare
l’adeguatezza dei sistemi di riscaldamento e della messa a norma di caldaie e
impianti produttivi.
Un’operazione che purtroppo
non è mai stata fatta, mancando ogni intenzione politica di percorrere questa
strada.
Invece che vessare i
cittadini con i blocchi del traffico, Gandolfi faccia un mea culpa, vada a
casa, e lasci il posto a chi sa affrontare i temi dell’ambiente.
mercoledì 4 luglio 2012
martedì 3 luglio 2012
CON LA MOZIONE SULL’ANAGRAFE IL CONSIGLIO COMUNALE BASTONA LA GIUNTA
Ieri pomeriggio il Consiglio Comunale di Reggio
Emilia, all’unanimità, ha dato una bastonata alla Giunta.
Questo l’effetto della mozione d’urgenza
presentata dai consiglieri del PD Gigliola Venturini e Valeria Montanari sugli
orari degli uffici dell’anagrafe.
Da parte dell’assessore De Scicio una difesa
patetica, che sposta le responsabilità ancora una volta verso il ministro
Tremonti, e che non riesce a vedere il disastro organizzativo che il secondo
mandato Delrio sta facendo a Reggio.
L’assessore De Sciscio si è detta contraria alla
giusta razionalizzazione imposta da Tremonti, ed a difesa del proprio operato
si è più volte contraddetta.
D’altra parte un Comune con più di 1.500
dipendenti fa fatica a reperire le risorse umane per tenere aperto uno
sportello.
La verità è che questa Giunta è morosa nel
organizzare in modo più razionale i dipendenti del Comune.
Il dato politico è che la
maggioranza del PD non si fida più della propria Giunta.
Infatti alla richiesta di
sospensione del voto e di passaggio in commissione fatta dall’assessore De
Scisio, il capogruppo del PD ha risposto con un secco “procediamo con il voto”.
Una giunta che non gode
della fiducia del gruppo di maggioranza che la sostiene, dovrebbe trarne le
legittime considerazioni e, se un briciolo di dignità gli è rimasta, si
dimettano.
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