Premessa la doverosa
solidarietà al sindaco Delrio per il furto subito nella sua abitazione, la
domanda che vorrei fargli è se conferma o meno la sua posizione in merito al
problema della sicurezza a Reggio Emilia.
Il 21 agosto il Sindaco si
“lodava” per le statistiche sulla criminalità, mentre oggi si “imbroda” facendo
i conti di una realtà che non guarda in faccia a nessuno.
Non dobbiamo dimenticare
che le statistiche del Ministero non tengono conto del cd. “numero oscuro”,
ovvero di quei reati che non vengono nemmeno denunciati, a causa della mancanza
di una copertura assicurativa o di un obbligo di denuncia, condito da una forte
sfiducia nelle istituzioni.
Le zone di Canali, la
Baragalla, Buco del Signore ed altre di Reggio, in questa torrida estate sono
state prese di mira dai topi di appartamento. Così come in forte aumento i
furti all’interno di automobili.
Purtroppo gran parte di
questi reati rimangono nell’ombra.
I reggiani sfiduciati
denunciano i fatti solo quando è strettamente necessario, altrimenti per loro è
solo tempo perso.
Vorrei chiedere come si
sentirebbe il nostro Sindaco se, all’indomani dell’odioso furto che ha subito,
qualche rappresentante delle Istituzioni liquidasse il tutto con un “sono tutte
balle”.
Credo un senso di abbandono
insopportabile e non degno di un paese civile.
Noi della Lega Nord
conosciamo benissimo quali sono gli strumenti e le misure che un Sindaco può e
deve mettere in campo per risolvere il problema della sicurezza e del degrado
della nostra Città.
Iniziamo con un segnale
forte, ovvero dalla calendarizzazione in tempi rapidi della bozza sul
“regolamento di polizia locale” licenziato dalla Circoscrizione Città Storica,
affrontando il tema in modo laico, mettendo da parte le contrapposizioni
ideologiche che ci separano.
Questi anni di
amministrazione Delrio hanno dimostrato che il Sindaco ha poche idee e ben
confuse in tema di sicurezza e lotta al degrado.
Speriamo che questa estate
torrida dal punto di vista dell’escalation della criminalità, faccia cambiare
l’approccio al tema di questa maggioranza, e che si passi da un approccio
sostanzialmente “psicologico”, ad un approccio basato sul presidio del
territorio, alla prevenzione e, come estrema ratio, alla repressione.
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