Di questi giorni l’amara
consolazione di poter dire: te l’avevo detto….
Così si può sintetizzare
quanto accaduto alle primare del PD a Reggio Emilia, considerando il fatto che
sin dal 2011 (ho fatto una breve ricerca d’archivio) denunciavamo i rischi
legati all’apertura del diritto di voto alle persone straniere residenti in
Italia.
Il dato politico di oggi
è che la proposta di estendere il voto agli stranieri residenti è una proposta
pericolosa per i meccanismi democratici, e che mal si concilia con i sistemi di
democrazia diretta come le elezioni.
Durante le primarie
abbiamo visto quanto di peggio si possa immaginare, dal voto di scambio con la
restituzione del “gettone” alla presenza di cd. capibastone il cui compito è
quello di portare quanti più voti, anche se chi si reca alle urne non comprende
nemmeno l’italiano.
Pensate se non ci fosse
stata la nostra ferma opposizione e la proposta del PD e di Delrio di estendere
il diritto di voto fosse diventata legge.
Correremmo il rischio di
vedere nascere nelle nostre Città una squallida “tratta dei voti”, con la
conseguente distorsione del risultato elettorale.
Queste primarie
dimostrano come il desiderio del centro sinistra di vincere le elezioni “barando”,
facendo leva su meccanismi squallidi e riprovevoli, compensando in tal modo l’emoragia
di consensi dovuta alla cattiva amministrazione della nostra Città da oltre 60
anni.
Se fossimo stati alle
elezioni reali e non alla farsa delle primarie, questi fatti avrebbero
certamente configurato gravissimi reati.
Non ci resta che dire “ve
l’avevamo detto”, auspicando che la sinistra buonista e demagoga abbandoni
definitivamente l’idea di estendere il diritto di voto agli stranieri
residenti.
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