Nell’ultimo consiglio
comunale della consigliatura, il PD ha effettuato le “prove tecniche di
dittatura” che lasciano pesanti interrogativi sulle intenzioni di mandato del
candidato Sindaco Luca Vecchi.
Non era mai successo
nella storia del Comune che il partito di maggioranza annullasse in blocco, senza nemmeno leggerli, 117 ordini del
giorno presentati da me, che avevano come unico scopo quello di migliorare un
documento di bilancio fortemente negativo e non rispettante i bisogni della
Città.
Questo vero e proprio
golpe è stato fatto dal PD in spregio alle norme ed ai regolamenti vigenti, e
costituisce un precedente pericolosissimo per la democrazia nella nostra Città.
A queste regole a quando
la proposta di chiudere i Consigli Comunali e sostituirli con un Podestà??
La storia recente
insegna.
Fatto ancor più grave è
che nella giornata nera per la democrazia reggiana, il PD ha bocciato
separatamente un emendamento al bilancio che seguiva una mozione approvata dal
Consiglio, con il quale si prevedeva uno stanziamento di € 40.000,00 in favore
di inoccupati ed esodati, in cambio del lavoro di questi ultimi in favore della
collettività.
Nella giornata nera del
Consiglio Comunale di Reggio Emilia, che ha visto consumarsi in Sala del
Tricolore un vero e proprio delitto contro la democrazia, è emersa in tutta la
sua negatività la vera anima del PD e dei suoi esponenti.
Cosa aspettarsi da un
partito ipocrita che il 25 aprile partecipa al “teatrino” delle feste della
liberazione e ne fa occasione per affettare del salume e gnocco fritto, ed il
giorno dopo “fa pezza da piedi” delle regole democratiche di un consesso
democraticamente eletto??
Quale credibilità ha un
partito che va in piazza il 1 maggio e poi volta le spalle agli esodati ed
inoccupati in cerca di un lavoro??
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