Il Sindaco di Reggio Emilia ed il
PD sono in piena crisi di identità, questo emerge dal loro comportamento
schizofrenico sui documenti da votare in Consiglio Comunale di Reggio.
In seguito alla mozione
presentata da Matteo Riva, il gruppo della Lega Nord ha presentato 4 ordini del
giorno al fine di riempire di contenuti quell’atto che appariva molto una cambiale
in bianco.
Gli ordini del giorno
riguardavano il patto di stabilità e l’imu, l’obbligo di servirsi della
tesoreria della Banca d’Italia, le liberalizzazioni degli orari degli esercizi
commerciali e le liberalizzazioni dei taxi.
Di particolare importanza il
primo, dove si chiedeva al Sindaco (anche quale presidente dell’ANCI) ed alla
giunta di intensificare le azioni per la modifica del patto di stabilità e
chiedeva altresì, nel caso in cui il patto non venisse cambiato, di procedere
ugualmente al pagamento dei fornitori e delle spese di investimento.
Un gesto politico molto forte e
determinato.
Nelle sue dichiarazioni il
Sindaco si è dimostrato d’accordo sull’agire per cambiare il patto di stabilità
e, nel caso, di violare le regole del patto stesso per il pagamento dei
fornitori, ma in ogni caso la sua maggioranza ha votato contro questo
documento.
La ciliegina sulla torta è data
dal fatto che nel predisporre il nostro ordine del giorno, ho preso il testo
delle dichiarazioni del Sindaco agli organi di stampa.
Il paradosso pertanto si completa
con il voto negativo dato ad un documento che riporta le dichiarazioni del
Sindaco. D’altra parte questa maggioranza non ha mai dimostrato di brillare per
la coerenza.
Il voto finale sulla mozione di
Riva non c’è stato, a causa del fatto che questa sgangherata maggioranza non ha
garantito il numero legale.
Politicamente il fatto assume
connotati di estrema gravità, considerato il fatto che questo gesto di
disinteresse da parte della maggioranza è avvenuto nei confronti di un
consigliere (e di un gruppo) che l’ha sempre sostenuta.
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