Ogni giorno leggendo i
giornali si prende atto di un vero e proprio bollettino di guerra dato dai
numerosi episodi di cronaca.
Quello accaduto domenica
in via Largo Alpini è solo la punta dell’iceberg, sotto ci sono numerose
situazioni di degrado e di criminalità diffusa che ormai non fanno più notizia,
e che purtroppo non sfociano più nelle doverose segnalazioni alle forze di
polizia.
Largo Alpini, e altre
zone della Città, sono diventati veri e propri porti franchi della sicurezza,
dove ci sono persone che si sentono in diritto di molestare i residenti,
danneggiare i loro beni e di commettere altri reati.
Il tutto nel silenzio
della politica locale.
L’assessore Corradini
insiste nella sua politica fallimentare dei “patti” e degli accordi
territoriali, che non hanno dato alcun risutato di pregio per i cittadini.
Il Sindaco Del Rio (che
ha mantenuto la delega alla Polizia Municipale) totalmente assente, troppo
impegnato con primarie e Anci a trovarsi una prosecuzione politica dopo il suo
mandato.
Il risultato è evidente e
sotto gli occhi di tutti.
Cinque anni fa il
problema sicurezza era delimitato alla zona della Stazione e di via Adua, ed il
risultato di questa Giunta è stato quello di far allargare le “zone oscure
della Città” a via Olimpia/Melato, via Pansa, via Largo Alpini, via Dimitrov.
Complice la crisi
economica, oggi Reggio Emilia è una città insicura, e la sicurezza rappresenta
il primo problema che occorre affrontare.
Basta con i “patti di
zona”, basta con il permissimismo e il finto buonismo della sinistra, occorre
ripristinare l’ordine pubblico tramite il presidio del territorio e tramite la
repressione dei reati (molestie, danneggiamenti e droga lo sono).
Per questo ho inviato
questa mattina una richiesta alla Presidente Terenziani (commissione IV) di
indire una seduta della Commissione alla presenza del Sindaco e dell’assessore
Corradini, al fine di chiedere loro un deciso cambio delle politiche sociali e
della sicurezza.
E pensare che a Roma,
questo Governo Tecnico abusivo della sovranità popolare, pensa seriamente di
tagliare sui costi della sicurezza e di togliere a Reggio la questura.
La situazione oggi è
insostenibile ed occorre un vero e proprio “cambio di marcia”. Le regole per la
convivenza ci sono, e sono scritte nei codici civile e penale, occorre
applicarle con fermezza, mettendo in campo tutte le forze necessarie.
Utilizziamo meglio la
risorsa della Polizia Municipale, solo così si può utilizzare il pugno duro
contro la criminalità ed il degrado, al fine di riconsegnare la Città, oggi in
mano a delinquenti e sbandati, ai cittadini per bene
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