Sul contrasto al degrado urbano e sulla sicurezza,
durante la discussione del bilancio appena conclusa il PD, dimostra la propria
posizione di disinteresse su questo tema.
L’ordine del giorno n. 77 presentato da Progetto
Reggio, con il quale si chiedeva di “abbandonare il sistema dei patti per la
convivenza prevedendo l’applicazione più stringente di leggi e regolamenti [..]
oltre all’inasprimento del regolamento di polizia locale”, è stato infatti
respinto dal PD.
Basta prendere la cronaca degli ultimi giorni per
capire come sul fronte della sicurezza, Reggio Emilia necessita di una sterzata
nelle politiche di lotta al degrado.
Evidentemente sul punto il PD getta fumo negli occhi
dei reggiani e dei propri iscritti, tant’è che anche esponenti delle circoscrizioni
appartenenti allo stesso partito, sollecitano sulla stampa azioni più incisive
per contrastare il degrado.
È giusto che i reggiani ed il consigliere Ghiretti
sappiano che il PD ha appena bocciato un ordine del giorno che impegnava la
Giunta ad intraprendere azioni più incisive nel contrasto al degrado.
Basti pensare che 10 anni fa, quando Delrio assumeva
le redini della Città, il degrado era circoscritto alla zona della Stazione di
via Turri e via Paradisi.
Questa zona d’ombra, complice la mancanza di
politiche di contrasto al degrado, si è allargata dapprima a via Melato – via
Olimpia, per poi allargarsi a via Adua e zona Santa Croce, via Pansa, via Largo
Alpini ed il centro storico della Città.
Un fallimento incontrovertibile dei “patti per la sicurezza”
che ha reso Reggio Emilia una città non vissuta dalle persone oneste e più
brutta.
Sul tema della sicurezza
e della lotta al degrado il PD continua a fare orecchie da mercante, ma ancor
più grave getta fumo negli occhi dei reggiani con le uscite improvvide di
alcuni suoi esponenti.
La coerenza, anche in
politica è un valore da preservare, un valore che il PD reggiano non conosce.
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