I manifesti contro la
criminalità organizzata si sprecano a Reggio Emilia, ma purtroppo sono tutte
iniziative che sono fini a loro stesse e non producono quell’auspicato
risultato che è l’allontanamento della criminalità organizzata dalla nostra
Città.
I roghi di auto sono
verosimilmente segnale della presenza della criminalità organizzata nella
nostra Città, ed occorre che il Sindaco facente funzioni e l’assessore
Corradini finalmente “si sveglino” ed affrontino il tema in modo efficace.
Contrastare la
criminalità organizzata non vuol dire girare mezz’Italia per inutili convegni
per la legalità oppure organizzando visioni di film, ma si combatte con azioni
sul territorio efficaci, maggior controllo degli appalti, dei cantieri, delle
concessioni edilizie, e di tutto quanto nella possibilità di un Comune.
Il problema della
criminalità organizzata è ancora preso sotto gamba dalla Città di Reggio
Emilia, dove troppo spesso accadono fatti di cronaca che rappresentano veri e
propri avvertimenti, e che conquistano le luci della ribalta per un giorno
prima di sparire nel cassetto del dimenticatoio.
Occorre rendere più
efficace il raccordo tra gli operatori della sicurezza, quelli della giustizia,
il Comune, gli operatori economici, per rendere effettivo il contrasto a questi
fenomeni.
Da questo punto di vista
il bilancio della Giunta e dell’assessore Corradini su questi temi è stato
ampiamente insufficiente, e questo a discapito del tessuto sano della nostra
Città.
In questi pochi mesi,
assessore Corradini, provi a dare un segnale di concretezza, un salto di
qualità del suo assessorato per rendere un servizio migliore a Reggio Emilia.
La valutazione negativa
del suo operato è chiaro a tutta la Città, è giunto il tempo che i reggiani
traggano le loro conseguenze.
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