Sul tema della prostituzione
urge una nuova legge nazionale?? Ormai il fatto si da per assodato, ma con
l’aria che tira nei palazzi romani credo che sia difficile che il Parlamento
utilizzi il proprio tempo per parlare di questa vera e propria piaga sociale.
E dir che ci sarebbe anche un
indiscusso beneficio economico legato a questa auspicata legge.
Tramite la regolarizzazione
“della professione” lo Stato, con la tassazione dei guadagni delle prostitute,
introiterebbe molti denari.
Ci sono studi che
ipotizzerebbero addirittura un gettito fiscale che permetterebbe di eliminare
l’odiata IMU sulla prima casa.
Austria e Germania, ad
esempio, hanno risolto il problema legalizzando eros center e bordelli.
Non meno importante il tema
dell’igiene e dell’ordine pubblico.
L’esercizio della
prostituzione, che dovrà essere vietata lungo la pubblica via, dovrebbe essere
consentita all’interno di “centri”, “quartieri” o “zone”, in modo da poter
controllare meglio il fenomeno e non recare problemi di ordine pubblico.
Infine vorrei ricordare e
denunciare lo sfruttamento delle donne che si cela dietro la prostituzione “per
strada”.
Un fenomeno abietto e grave,
che tramite la regolarizzazione della prostituzione può essere debellato.
Fatta una doverosa panoramica
del tema, occorre che a Reggio Emilia non si attenda inermi allo sblocco della
“palude romana”, ma si cerchino risposte efficaci da dare ai cittadini di Pieve
Modolena e di quelle zone dove si esercita la prostituzione per strada.
Il sistema delle ordinanze
abbiamo visto non funziona assolutamente, pertanto occorre che l’assessore
Corradini cerchi di risolvere il problema affrontandolo da un altro punto di
vista.
Se non riusciamo ad
eliminarlo, dobbiamo fare il modo di “gestire” il più possibile l’esercizio
della prostituzione su strada, e per fare questo occorrono provvedimenti
concreti che vadano oltre le contrapposizioni ideologiche
Oggi ho chiesto la riunione
della commissione competente per trattare questo delicato tema, auspicando in
commissione anche la presenza dell’assessore Corradini.
Mi auguro che venga ascoltato
il “grido di dolore dei cittadini” che non vogliono far diventare la pubblica
via un grande eros center dove viene esercitato senza controllo la
prostituzione.
Nessun commento:
Posta un commento