In tema di pubblicità
stradale, a Reggio è accaduto un fatto a dir poco agghiacciante.
A San Maurizio, dov’è
stato localizzato il servizio del SERT (servizio contro le tossicodipendenze),
a ridosso dello stabile che lo ospita vi è un cartellone pubblicitario molto
grande che pubblicizza una sala giochi VLT.
La ludopatia è a tutti
gli effetti una dipendenza che, anche il Comune di Reggio Emilia, dovrebbe
combattere.
Stride il fatto che a
ridosso di un centro che si occupa di curare un tipo di dipendenza (quella
legata all’utilizzo di sostanze stupefacenti), venga pubblicizzata un’attività
commerciale che può creare una nuova dipendenza.
Il Comune in questi anni
si è dato da fare per combattere le discriminazioni di genere derivanti dalla
pubblicità, ma purtroppo gli assessori Ferrari e Maramotti poco hanno fatto per
regolamentare le pubblicità di esercizi che possono creare dipendenze.
E dire che, in relazione
alla pubblicità stradale, il Comune di Reggio è dotato di un Piano Generale
della Pubblicità.
Un piano evidentemente
farlocco, che permette situazioni inopportune e dannose.
Il messaggio
pubblicitario a ridosso dello stabile dov’è ospitato il SERT è, tra gli altri,
rivolto ad un’utenza già in grave disagio, che potrebbe unire la dipendenza a
cui soffre già a quella del gioco.
A tal fine presenterò
un’interpellanza in Consiglio Comunale per poter trattare l’argomento.
Di più i Consiglieri
Comunali non possono fare, considerato il fatto che la proposizione di mozioni
è di fatto inutile, visto l’enorme tempo che passa dalla presentazione alla
discussione.
Nonostante questo fatto
che limita l’esercizio delle funzioni del Consigliere Comunale, il Presidente
del Consiglio decide, tra l’altro, di non fare il Consiglio per mancanza di
delibere di Giunta, dimenticandosi il fatto che anche le mozioni hanno diritto,
prima o poi, di essere discusse.
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