L'abrogazione del reato di clandestinità è un errore clamoroso, soprattutto se fatto sull'onda emozionale dei fatti di Lampedusa.
Di questo gli stessi Grillo e Casaleggio se ne sono accorti, reputando sbagliato il tentativo di sorpasso "a sinistra" dell'ala estremista di sinistra.
Provare del deterrente della sanzione penale per chi si trova in stato di clandestinità nel nostro Paese è un errore colossale, soprattutto perché si corre il rischio di dare un'immagine distorta e sbagliata del nostro Paese.
Ma soprattutto perchè si legano ulteriormente le mani a questo Stato che, ormai, ha una struttura elefantiaca e che spesso e volentieri non riesce più nemmeno a muoversi.
Invece che perdere tempo volendo stravolgere la legge Bossi Fini sull'immigrazione, sarebbe meglio che il Parlamento ed il Governo si occupino dei temi relativi alla crisi economica che sta strozzando il Paese.
Soprattutto occorre un'unità nazionale verso l'Europa al fine di andare a Bruxelles e Strasburgo per "battere i pugni sul tavolo" e chiedere un allentamento dei vincoli di bilancio, quei vincoli di bilancio che stanno uccidendo il nostro Paese.
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