Dall’assemblea relativa
alla casetta del Campo di Marte tenutasi ieri, emerge un dato inquietante: la
volontà di Bizzarri di consentire l’accesso alla struttura esclusivamente ai
tesserati Arci.
Stiamo parlando di una
follia pura, considerata la portata pubblica del Campo di Marte e della casetta,
alla quale mi auguro che dalla Circoscrizione alla Giunta si oppongano
fermamente.
Chiedo alla Presidentessa
Pavarini se è d’accordo con questo principio fondamentale, ovvero che a casetta
del Campo di Marte debba essere accessibile a tutti.
Molto ci sarebbe da
obiettare circa il percorso partecipativo relativo al Campo di Marte, dove
ricordo come a “vincere” fosse proprio la sistemazione delle attrezzature
sportive, ma poi ad essere realizzate sono state altre opere decise dalla
solita oligarghia, ovvero l’ampiamento della casetta.
Sarebbe interessante che
Bizzarri comunicasse alla Città, ad esempio, quanto è stato incassato per la
vendita del gnocco fritto durante l’estate 2013.
Un dato semplice da
riferire, tramite la somma matematica degli scontrini fiscali emessi.
Così come profondamente
sbagliata la scelta della Giunta di concedere la gestione della casetta del
Campo di Marte senza fare nessuna procedura di interesse pubblico, scengliendo
tra gli amici i soggetti che poi hanno visto assegnarsi la gestione della
struttura.
Adesso la folle proposta
di Bizzarri di consentire l’accesso alla casetta solamente a chi ha in tasca
una tessera Arci, diciamo un modo poco elegante di appropriarsi di un bene
pubblico.
Per lasciare “pubblica”
la casetta del Campo di Marte occorre che in quello spazio venga fatto un
regolare “bar” al quale possono accedere tutti, e non un circolo privato.
La situazione al Campo di
Marte è quantomai esplosiva, e rischia di sfociare in contrasti che fanno poco
onore a quella che viene detta “la città delle persone”.
A meno che non si voglia
intendere “le persone” come gli iscritti ad associazioni amiche, in tal caso
richiama scuole di penseiro che sono lontante anni luce.
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