In una normale
azienda privata, quando un’amministratore o un manager compiono gravi errori
gestionali questi vengono accompagnati alla porta, specie se la rilevanza di
tali errori conduce all’espulsione dell’azienda dal mercato causa fallimento.
In politica
purtroppo non funziona allo stesso modo e se al centro della discussione vi è
la classe dirigente frutto del matrimonio incestuoso che ha portato al PD
diventa quasi impossibile, a meno che i contribuenti non prendano coscienza di
come vengono spesi i denari raccolti con le loro tasse.
Quanto già
avvenuto nei Comuni di Vetto, Castellarano e Correggio lo testimonia.
In una terra
come la nostra, così attenta alle sorti della cosa pubblica, è utile occuparsi
anche della gestione delle società partecipate dalle Istituzioni pubbliche
locali.
Il PD
giustifica ogni situazione di difficoltà attuale con la crisi economica, ma a
ben vedere in molti casi la crisi nulla c’entra con determinati risultati gestionali
o peggio con la dilapidazione del patrimonio pubblico costruito da generazioni
di reggiani da Prampolini in poi.
Se analizziamo
i dati dei bilanci delle principali società partecipate, risulta lampante come
negli ultimi anni le scelte politiche della maggioranza di governo hanno
influito negativamente sui risultati delle stesse.
Ciò rappresenta
una vera e propria tassa occulta fatta pagare ai contribuenti reggiani.
Se aggiungiamo
che molte situazioni erano note nelle “segrete stanze” senza che la città ne
fosse informata, specie all’approssimarsi delle scadenze elettorali, si capisce
meglio l’ipocrisia dello slogan “città delle persone”.
Nelle ultime
due consiliature il Comune di Reggio partecipa a nove nuovi soggetti:
4 Aziende
Servizi alla Persona (Osea, Rete, SS Pietro e Matteo, Opus Civium);
4 Fondazioni
(Sport, Scuola Polizia, Mondinsieme, Reggio Children);
1 società
strumentale (Campus).
Nello stesso
periodo si sono avute le seguenti trasformazioni societarie:
fusione di Agac
(Re)-Amps (Pr)-Tesa (Pc) in Enìa e successiva fusione tra questa ed Iride
(Ge-To) in Iren;
fusione ramo
gomma Act (Re)-Atcm (Mo)–Tempi (Pc) in Seta;
fusione Sofiser
- Siper in Fiere di Reggio Emilia;
fusione Campus
– Fincasa - Mapre in Campus;
fusione ASP
Osea - SS Pietro e Matteo.
Le principali
fusioni, al contrario di quanto propagandato, non hanno avuto una motivazione
esclusivamente ascrivibile alla razionalizzazione del numero delle società
partecipate ed al contenimento dei costi generali ovvero al conseguimento di
economie di scala che in effetti non si sono conseguite.
IREN
Il matrimonio
confezionato dall’ex Sindaco Delrio tra Enìa ed Iride, finalizzato
principalmente a soddisfare la propria ambizione di carriera oltre che a
soccorrere la disastrata situazione debitoria dei liguro-piemontesi, non ha
fatto altro che allontanare l’azienda dal territorio, marginalizzare Reggio e
l’Emilia, compromettere il patrimonio conferito da Enìa, ridurre gli
investimenti sul territorio. Il disavanzo di 57 milioni patito nel 2011 è solo un pallido riflesso della pesante
situazione debitoria della società ammontante a circa 5 miliardi di
euro.
Investimenti
Area Reggio Emilia
Intanto le famiglie sono sottoposte ad una tariffa
base per le utenze domestiche di acqua che è aumentata tra il 2006 ed il 2012
del 30,5% e la quota fissa addirittura del 64,7%.
Il costo del servizio di raccolta rifiuti solidi
urbani, per una famiglia di 3 persone in un’abitazione di 100 metri è invece
aumentato del 32,6%, mentre sui costi per il teleriscaldamento non sono vengono
offerte informazioni in merito.
ACT
L’operazione di
fusione con Modena e Piacenza ha trasferito su Seta l’onere strutturale delle
perdite gestionali in un settore cronicamente in deficit, rappresentando
politicamente una forma di salvataggio molto discussa a Modena per via del
monte debitorio conferito da Act.
Vi è da
ricordare per altro che Act è stata oggetto di un aumento di capitale approvato
nel 2008 che il Comune ha recentemente cominciato ad onorare per un valore di 4,6
milioni di euro oltre ad avere goduto di vantaggi immobiliari dalla
delocalizzazione di ben 8.500 metri di volumetrie che da via Talami sono
atterrate in aree ben pregiate.
Nel 2012 il
disavanzo di Seta si è attestato su 3,5 milioni di euro ed è ritenuto un
risultato migliore delle attese, attendendo entro due esercizi il “mitico”
pareggio di bilancio.
FIERE
La scelta di
non fare i conti con la disastrosa e pazzesca gestione di Sofiser, di
trascinare nel baratro Siper in una fusione alla cieca fatta senza piano
industriale e senza una reale volontà di sostenere gli investimenti necessari
per il rilancio dell’attività fieristica, ha condotto alla procedura
concorsuale non senza contare circa 8,5
milioni di disavanzo degli ultimi tre esercizi.
L’ultimo
passaggio sulla valutazione del patrimonio ha infine bloccato il reale rischio
di svendita dello stesso.
CAMPUS
I geni del PD hanno deciso nel 2011 che il Comune
avrebbe dovuto fare l’immobiliarista nel momento peggiore del mercato
immobiliare: in un sol colpo hanno fatto comprare ad una società partecipata
costituita ad hoc un immobile ad un valore che si è rivelato in un solo anno
non in linea con quelli attuali (comportando un disavanzo nel 2012 di 1,4 milioni), hanno aggiudicato un
bando senza avere la copertura finanziaria, hanno drenato risorse al
Comune per 1,2 milioni per sostenere
i maggiori costi e garantire almeno la conclusione del primo stralcio,
consegneranno ai posteri il pagamento del resto dell’immobile lasciato a
metà cantiere mettendo infine in gioco l’area di Mapre per dare garanzia di
continuità alla società.
Se aggiungiamo i circa 400 mila euro di liquidità bruciata in due anni da Fincasa, si
comprende meglio a che razza di fusione, ancora una volta senza piano
industriale, ma solo con un piano di duplice salvataggio siamo di fronte.
Altre
partecipate hanno scontato scelte che hanno determinato importanti perdite di
gestione.
FCR
La folle idea
di “mungere” all’infinito le Farmacie staticizzando le spese per servizi
assistenziali (oltre 12 milioni), ha condotto la società a dovere sostenere,
per la prima volta nella sua storia centenaria, delle perdite per ben 3,3 milioni comprimendone la capacità
d’investimento.
Se teniamo
presente che l’esercizio 2012 si è chiuso in attivo solo grazie ad una entrata
straordinaria e che si prevede una progressiva erosione del fatturato e quindi
dei margini di profitto, non è peregrina l’ipotesi sostenuta dall’Azienda che a
partire dal 2014 potranno registrarsi importanti perdite.
Fortunosamente
l’idea dell’Assessore Spadoni di fare acquisire 10 milioni di euro di
azioni Iren del Comune alla società non si è concretizzata: oggi Fcr
sconterebbe una svalutazione del titolo di circa il 20%...
Onere netto dei Servizi Socio Assistenziali (euro/1.000)
RETE
La gestione
poco trasparente del PD sulle partecipate ha trovato nei risultati di Rete un
esempio lampante: il disavanzo 2008 venne tenuto nascosto per l’imminente
celebrazione delle elezioni comunali dopo le quali si accertò un buco presunto
di oltre un milione.
A consuntivo le
perdite conseguite si sono attestate a 2,7
milioni di euro coperte dal Comune e con la cessione di patrimonio.
Una curiosità:
l’ultimo esercizio si è chiuso con un utile di 16mila euro, stessa cifra delle
donazioni conferite a Rete da privati.
AEROPORTO
Prima il
tentativo di chiudere la società, poi il coinvolgimento dei privati nella
gestione impedendo però loro di
sviluppare il proprio piano d’investimento ed infine la reinternalizzaizone
onerosa (90 mila euro) ed il
parziale prosieguo del piano dei privati che ha ridotto le perdite storiche
della società.
Il PD ha
castrato le potenzialità di struttura complementare al sistema aeroportuale
interregionale dell’Aeroporto reggiano (bene pubblico) per non ostacolare il
piano speculativo sulle ex Reggiane e gli interessi del partito sull’area
(festa unità): la crisi sta spazzando via entrambi e l’aeroporto resta un bene
strategico da sviluppare alla luce degli investimenti milionari (circa 9
milioni) sostenuti negli ultimi 20 anni.
TREND RISULTATI DI GESTIONE SOCIETA’ PARTECIPATE COMUNE DI
REGGIO EMILIA
SOCIETA’
|
% PART.
|
2005
|
2006
|
2007
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
2012
|
ACER
|
25,50
|
651.645
|
204.891
|
9.183
|
10.316
|
3.737
|
9.688
|
2.184
|
3.593
|
FINCASA
|
100
|
9.084
|
35.072
|
52.310
|
103.030
|
64.503
|
47.892
|
9.335
|
1.001
|
CAMPUS REGGIO
|
100
|
|
|
|
|
|
|
3.644
|
1.369.482
|
MAPRE
|
100
|
9.858
|
22.359
|
21.694
|
48.096
|
130.031
|
2.862
|
9.439
|
13.309
|
ACT
|
38,55
|
1.092.760
|
934.206
|
2.935.262
|
4.233.186
|
4.693549
|
2.784.435
|
1.683.391
|
154.970
|
AEROPORTO
|
42
|
295.569
|
308.305
|
343.780
|
283.090
|
287.930
|
175.676
|
130.884
|
16.701
|
ASP OSEA
|
73
|
|
|
|
|
30.228
|
105.051
|
26.278
|
37.538
|
ASP RETE
|
97
|
|
|
|
260.431
|
1.453.242
|
1.007.371
|
13.471
|
16.205
|
ASP SS P. E M.
|
74
|
|
|
|
|
456
|
645
|
516
|
582
|
FOND DANZA
|
14,10
|
68.597
|
159.790
|
286.341
|
266.964
|
122.402
|
141.203
|
10.459
|
7.357
|
FOND MONDINS.
|
100
|
|
|
|
|
|
22.304
|
37.082
|
6.491
|
FOND SPORT
|
100
|
|
|
447
|
360.680
|
13.824
|
298.345
|
85.644
|
56.517
|
FOND TEATRI
|
90
|
|
112
|
1.248
|
13.153
|
2.695
|
2.924
|
4.552
|
9.340
|
CRPA
|
24,77
|
16.638
|
23.629
|
18.951
|
18.272
|
29.385
|
17.896
|
20.290
|
60.254
|
ENIA / IREN
|
7,77
|
|
23.958.436
|
27.624.791
|
28.425.100
|
40.436.054
|
102.689.657
|
57.042.700
|
57.975.638
|
AGAC INFRASTR.
|
55,32
|
1.554.211
|
2.072.041
|
2.119.254
|
2.417.110
|
2.334.622
|
2.254.715
|
2.047.717
|
1.804.189
|
PC INFRASTR.
|
22,10
|
|
336.191
|
343.686
|
339.744
|
179.194
|
499.881
|
402.002
|
268.403
|
FCR
|
100
|
680.577
|
730.472
|
920.043
|
807.118
|
468.407
|
900.620
|
2.366.142
|
347.433
|
ISTITUZIONE NIDI
|
100
|
|
35.899
|
2.052
|
86
|
2.254
|
30.466
|
17.060
|
44.411
|
RE. CHILDREN
|
51
|
12.729
|
7.809
|
142.348
|
195.929
|
194.546
|
7.325
|
89.558
|
1.682
|
RE. INNOVAZIONE
|
18,60
|
394.774
|
486.636
|
380.707
|
18.097
|
1.365
|
5.892
|
1.930
|
13.506
|
SIPER
|
26,49
|
246.196
|
174.150
|
310.620
|
377.481
|
131.716
|
343.100
|
432.158
|
7.784.441
|
SOFISER
|
400.036
|
329.398
|
338.747
|
9.685
|
248.634
|
45.746
|
NB:
utili e perdite (in rosso) vanno commisurate alla quota di partecipazione.
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