Come gli alberi, le
comunità muoiono quando vengono tagliate le loro radici.
Nel silenzio generale della
Città, della politica e dei sindacati le Reggiane, un patrimonio storico e
culturale di Reggio, stanno andando definitivamente al loro declino.
Già nelle mani dell’on.
Alessandri la questione relativa a quei lavoratori che sono stati “accompagnati
alla pensione” e che la riforma Monti lascia “alla guazza” senza né pensione né
ammortizzatori sociali.
Ma fatto ancor più grave è
che nel disinteresse di tutti le Reggiane proprio in questi giorni continuano a
licenziare, a lasciare senza lavoro persone.
Vengono tagliate le nostre
radici, ed altre famiglie si trovano a fare i conti con un grave problema
occupazionale.
E dire che proprio in un
momento di crisi, le Reggiane avrebbero potuto rappresentare un punto di forza
per uscire da una situazione difficile.
In passato, anche in quello
recente, il brand Reggiane è stato spesso sinonimo di eccellenza, senza aver
avuto i meritati riconoscimenti nella Città che hanno reso famosa in tutto il
mondo.
Mentre suona il de profundis per una delle aziende più
rappresentative della Città, la politica
fa orecchie da mercante, e non se ne interessa.
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