martedì 27 maggio 2014

QUELLO CHE REGGIO MERITA

Il voto di domenica è nei numeri di per sé difficilmente spiegabile.

Ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno riposto in noi la loro fiducia, anche se rispetto alle attese sono stati pochi, anzi pochissimi.

Alle elezioni per il Comune di Reggio il PD ha ottenuto una performance elettorale strabiliante, da molti non prevista.

Facendo un bilancio di fine mandato credo che il giudizio da trarre non possa prescindere dall'attività fatta negli ultimi 5 anni.

Ho incontrato moltissime persone non contente della viabilità, dei disagi nelle scuole, delle politiche di urbanizzazione, di quelle legate alla sicurezza ed al degrado urbano.

Ho consumato le suole delle scarpe per verificare le situazioni che via via mi venivano rappresentate, e quello che ho potuto vedere è una Città in costante declino.

Evidentemente i reggiani hanno scelto ed hanno premiato chi, trattandoli come sudditi, ha imposto loro i posteggi a pagamento, chi ha voluto insistere per un parcheggio discutibile e chiacchierato come quello di piazza della Vittoria, per chi ha reso le loro strade insicure, per chi ha ucciso il centro storico e le attività economiche che ci sono.

Ai reggiani non interessa della trasparenza e dell'onestà, hanno premiato chi si faceva week end a spese loro, e sempre a spese loro mangiava, beveva, ed andava a vedere le partite di pallone.

Se non ci fossimo stati noi gli accessi agli asili si sarebbero ancora gestiti con foglietti scritti a matita, rimborsopoli non sarebbe nemmeno iniziata, il regolamento di polizia locale sarebbe ancora in alto mare.

E' stata premiata una classe politica che ha dal primo dopoguerra gestito il Comune come un circolo privato, assumendo mogli, mariti, amanti e parenti vari.

Evidentemente ai reggiani questo non interessa, e questo lo dico con un po' di rammarico.

Nonostante il voto di domenica, credo che le battaglie iniziate debbano essere proseguite, chiaramente con gli strumenti spuntati che il risultato delle urne mi ha lasciato.

I reggiani hanno scelto per una politica all'insegna delle incrostazioni di potere, di metodi non trasparenti che non garantiscono tutti i partecipanti, di un continuo abbandono del centro storico, e questo credo rappresenti il dato politico più preoccupante.

Dalle urne esce un premio a chi ha banchettato a spese nostre, e che visto il risultato (senza reali oppositori che cercano di evitare i loro "pocci") continueranno a gozzovigliare sulle nostre spalle, sorseggiando a fine pasto un costoso whisky (sempre offerto da noi chiaramente).

Purtroppo per Reggio questo è..... con grande dispiacere.

domenica 25 maggio 2014

LA RICCHEZZA DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE

Ho osservato scrupolosamente il "silenzio pre elettorale", il rispetto delle regole parte dai piccoli gesti e ritengo che sia imprescindibile per chi, come noi, ha intrapreso una strada nuova creando un nuovo soggetto politico italiano.

Regole che in questa campagna elettorale non sono state rispettate.
Noi di IO CAMBIO siamo stati palesemente vittime del mancato rispetto delle regole sulla par condicio, di un silenzio colpevole e inaccettabile da parte dei media nazionali.

Prescindendo da questo volevo condividere con voi la magia di questa campagna elettorale.
Un periodo duro, forse la più complicata che ho mai affrontato, ma sicuramente quella che dal punto di vista umano e politico mi ha fatto crescere di più.

Sono orgoglioso di aver intrapreso questo cammino di cambiamento con Angelo Alessandri e Agostino D'Antuoni e tutta la classe dirigente di IO CAMBIO.
Orgoglioso di aver partecipato a battaglie per il diritto alla vita, per il diritto al lavoro, per combattere la mala amministrazione.

Dopo 5 anni spesi duramente in Consiglio Comunale a Reggio Emilia abbiamo intrapreso un cammino riformatore, onesto e competente per cambiare il destino di questa città che dal 1945 non ha mai conosciuto la parola alternanza.

A prescindere dal risultato, da domani si riprende per continuare le nostre battaglie, indipendentemente dalle elezioni e dai successi elettorali.

La nostra forza è la gente, quelle persone che mi fermano per strada e che mi chiedono aiuto nel risolvere i problemi della vita comune.

IO CAMBIO oggi è nata ed ha una prima pesatura, IO CAMBIO sarà un'avventura avvincente che ha come obiettivo quello di tornare a dare dignità al nostro Paese, dalle piccole-medie imprese, ai professionisti, agli inoccupati, a chi oggi  combatte una battaglia per il diritto alla vita.

giovedì 22 maggio 2014

IO CAMBIO A FIANCO DEGLI ESODATI

In seguito alla conferenza stampa tenutasi oggi sul temaLe criticità sul lavoro, dagli esodati alla disoccupazione giovanile. Le proposte di IO CAMBIO”, si trasmette un estratto degli interventi dei relatori.
on. Angelo Alessandri
Con la riforma Fornero lo Stato si è piegato ai diktat imposti dall’Europa facendo una vera e propria carneficina sociale.
Fin da subito ho lottato a fianco di queste persone per fare in modo che possano percepire i frutti della pensione, ovvero di un diritto acquisito e maturato.
Proprio da un ministro donna arriva una riforma che introduce una gravissima disparità di genere. Infatti se per gli uomini il periodo in attesa della pensione può durare fino a 7 anni, ci sono numerosi casi in cui le donne esodate, devono attendere fino a 12 anni prima di poter godere della pensione.
Una disparità di genere insopportabile, al di la dei proclama dei membri del Governo.
Matteo Iotti
Il dramma degli esodati è divenuto ormai insopportabile.
Sono anni che cerchiamo soluzione al dramma degli esodati, e stiamo valutando in questi mesi la possibilità di adire la Corte di Giustizia Europea al fine di rendere giustizia a queste vittime dei tecno.burocrati europei e della Fornero.
Elide Alboni
Come rappresentante di un comitato nazionale che combatte ormai da 29 mesi contro la riforma Fornero e contro quello che ha causato a circa 300.000 persone e famiglie, sto attendendo che il tavolo istituito il 7 maggio tra Governo/INPS/ragioneria dello Stato arrivi ad una soluzione definitiva e strutturale del tema legato agli esodati, ovvero coloro che al 31.12.2011 erano in condizione di “non lavoro” ed in attesa di una pensione frutto del lavoro di una vita.

La riforma Fornero ha creato un vero e proprio dramma sociale, lasciando queste persone e queste famiglie senza reddito.

mercoledì 14 maggio 2014

OPERAZIONE MARE NOSTRUM: LA MISURA E' COLMA

L’operazione Mare Nostrum è dannosa per il nostro Paese, e costituisce il modo sbagliato di dare aiuto alle persone che vengono e di gestire i flussi di immigrati.

In una nazione in forte crisi economica e con una grave “emergenza lavoro” in corso, si utilizzano fondi che dovrebbero essere utilizzati per aiutare gli italiani in difficoltà, che oggi purtroppo sono veramente tanti.

Oltre al danno anche la beffa, quando le associazioni che ricevono fondi per l’accoglienza dei profughi chiedono, oltre ai dovuti beni di prima necessità, anche telefoni cellulari.

Credo che si rasenti la follia pura.

Da qui a poco ci saranno italiani che chiederanno lo status di profugo, visto che gli aiuti dati a questi ultimi sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli destinati a chi, in passato, ha contribuito a costruire il nostro sistema di welfare.

Un’ingiustizia sociale che di questi tempi grida vendetta.

Prima di accogliere persone da altri Paesi occorre che lo Stato garantisca condizioni di vita accettabili ai nostri connazionali, per poi pensare agli altri.

Urge una politica estera di controllo dei flussi Comunitaria, all’interno della quale ogni Stato membro faccia la propria parte.
Non è possibile che vengano lasciati gli Stati frontalieri da soli nell’affrontare il problema.
Serve un’armonizzazione nella gestione della politica migratoria. Stride fortemente la differenza di politiche sull’immigrazione di Spagna e Malta rispetto a quella Italiana.

Non possiamo continuare ad essere la “falla” d’Europa, non ce lo possiamo più permettere.
Serve qualcuno che in Europa faccia comprendere agli altri Stati qual è la reale situazione del nostro Paese, e che li convinca ad adottare politiche comuni dell’accoglienza.

Questo è quello che voglio fare in Europa, ovvero battersi a Bruxelles per i diritti delle fasce più deboli del nostro Paese, che vengono gravemente pregiudicate da operazioni quali Mare Nostrum e da una politica scellerata sull’immigrazione.

sabato 3 maggio 2014

LOCALI EX POSTE: OCCORRE LO SGOMBERO IMMEDIATO E LA CESSAZIONE DELL’OCCUPAZIONE ABUSIVA


Non è possibile che la Città di Reggio Emilia sia perennemente tenuta in scacco dai centri sociali che, con azioni violente ed antidemocratiche, fanno quello che vogliono all’interno della nostra Città.

Già questi “signori” godono dei favori fatti loro dal PD e dall’Amministrazione Comunale, che ha tollerato le loro inadempienze e gli ha “regalato” i locali pubblici del Foro Boario.
Mentre ai cittadini aumentavano le tasse, ai signori di AQ 16 è stato permesso di impossessarsi di un immobile che avrebbe potuto fruttare all’amministrazione comunale parecchie decine di migliaia di euro.
Gli imprenditori pagano canoni di locazione di oltre € 100.000 per locali simili, mentre questi nullafacenti li ricevono in uso grautitamente.

Adesso quest’atto violento dell’occupazione delle ex Poste centrali, un’occupazione che deve cessare immediatamente ed i cui responsabili devono essere perseguiti a norma di legge.

Non è ammissibile che nella nostra Città ci siano persone che sfuggono perennemente alle norme e che si arrogino il diritto di tenere in scacco una Città intera.

La mia candidatura è per continuare quello fatto nella consiliatura scorsa, ovvero fare in modo che queste persone siano trattate alla stregua degli altri cittadini, e che smettano di ricevere tutte le regalie ed i favori che il PD ha fatto nel recente passato.


Reggio Emilia non può più tollerare realtà come AQ 16, o al pari degli altri cittadini rispettano le regole, oppure la loro esperienza reggiana deve finire.