martedì 10 luglio 2012

ASILO E INTEGRAZIONE: IL PD DIMOSTRA DI CONTINUARE A NON CAPIRCI NULLA: DA PARTE LORO SOLO PROPAGANDA


Durante il Consiglio Comunale di ieri pomeriggio il PD ha espresso il peggio di se, manifestando la propria indole improntata al falso buonismo.

Dapprima il voto sulla mozione PD per chiedere alle istituzioni competenti di fornire un titolo di soggiorno agli extracomunitari giunti nel nostro Paese a gennaio dell’anno scorso, durante l’emergenza umanitaria in Libia e Tunisia.

Il PD evidentemente non conosce la differenza tra azione umanitaria (all’epoca la decisione di ospitare queste persone fu presa dal Ministro Maroni) e bieca speculazione politica, dimostrata dalla proposizione della mozione discussa.

D’altra parte i canali per entrare nel nostro Paese legittimamente sono ben chiari, e non è corretta la posizione di chi cerca di sfruttare una situazione di pericolo cessata per evitare i passaggi necessari.

A quel punto ho presentato un ordine del giorno, poi respinto, per chiedere delle operazioni efficaci di rimpatrio per queste persone, al fine di far prevalere il principio secondo cui la legge è uguale per tutti.

Infine l’arretratezza culturale, in spregio alla considerazione della donna, è stata dimostrata dal PD al momento della bocciatura della mozione della Lega Nord contro il burqua nei luoghi pubblici.

Anni di conquiste e di diritti conquistati dalle donne sono andati in fumo, e la sinistra continua a calpestrarli in nome di un finto buonismo che va a favore solo degli extracomunitari.

Dal consiglio di ieri si vendono tutte le differenze tra la Lega Nord ed il PD:
-       per noi prima i reggiani e poi tutto il resto, per loro no;
-       per noi prima le donne, per loro è accettabile la tortura del velo;
-       per noi la legge è uguale per tutti, per loro la legge per qualcuno è “più uguale” che per altri.

venerdì 6 luglio 2012

DOPPIO BLOCCO DEL TRAFFICO SETTIMANALE: UN’INGIUSTA VESSAZIONE NEI CONFRONTI DEI CITTADINI EMILIANI


Dalle cronache degli ultimi giorni, emerge l’intenzione della Regione, avallata dal Comune di Reggio Emilia, di estendere a due giornate il blocco del traffico.

Una proposta ideologica e di propaganda, che dimentica quali sono le cause dell’elevato tasso di inquinamento della nostra aria.

Dato assodato è che l’Emilia Romagna, per conformazione geografica, è un bacino dove è più facile il ristagno dell’aria, quindi aria più inquinata.

Inoltre è risaputo che l’inquinamento atmosferico è prodotto da circa 1/3 dal traffico veicolare, 1/3 dal riscaldamento delle abitazioni, ed 1/3 dalle attività produttive.

Cercare di incidere solamente su “quel terzo” derivante dal traffico veicolare è miope e non risolve alla radice il problema.

Per quanto riguarda il traffico e la mobilità, orrerebbe studiare una rete di mobilità che impedisse le lunghe code (fonti di inquinamento) e di materiali che assorbissero le sostanze inquinanti.

La politica della (im)mobilità di Gandolfi al contrario fa aumentare le code e i periodi di percorrenza dei tragitti, quindi anche dal punto di vista ecologico è totalmente fallimentare.

Sii dovrebbe verificare l’adeguatezza dei sistemi di riscaldamento e della messa a norma di caldaie e impianti produttivi.

Un’operazione che purtroppo non è mai stata fatta, mancando ogni intenzione politica di percorrere questa strada.

Invece che vessare i cittadini con i blocchi del traffico, Gandolfi faccia un mea culpa, vada a casa, e lasci il posto a chi sa affrontare i temi dell’ambiente.

martedì 3 luglio 2012

CON LA MOZIONE SULL’ANAGRAFE IL CONSIGLIO COMUNALE BASTONA LA GIUNTA


Ieri pomeriggio il Consiglio Comunale di Reggio Emilia, all’unanimità, ha dato una bastonata alla Giunta.

Questo l’effetto della mozione d’urgenza presentata dai consiglieri del PD Gigliola Venturini e Valeria Montanari sugli orari degli uffici dell’anagrafe.

Da parte dell’assessore De Scicio una difesa patetica, che sposta le responsabilità ancora una volta verso il ministro Tremonti, e che non riesce a vedere il disastro organizzativo che il secondo mandato Delrio sta facendo a Reggio.

L’assessore De Sciscio si è detta contraria alla giusta razionalizzazione imposta da Tremonti, ed a difesa del proprio operato si è più volte contraddetta.
D’altra parte un Comune con più di 1.500 dipendenti fa fatica a reperire le risorse umane per tenere aperto uno sportello.

La verità è che questa Giunta è morosa nel organizzare in modo più razionale i dipendenti del Comune.

Il dato politico è che la maggioranza del PD non si fida più della propria Giunta.
Infatti alla richiesta di sospensione del voto e di passaggio in commissione fatta dall’assessore De Scisio, il capogruppo del PD ha risposto con un secco “procediamo con il voto”.

Una giunta che non gode della fiducia del gruppo di maggioranza che la sostiene, dovrebbe trarne le legittime considerazioni e, se un briciolo di dignità gli è rimasta, si dimettano.