domenica 30 dicembre 2012

LOTTA ALLA CRIMINALITA’: IL COMUNE CONTINUA A SPRECARE DENARO PUBBLICO.


L’assessore Corradini sbandiera orgoglioso i 2 progetti contro la criminalità per il 2012, ma in realtà queste sono risorse pubbliche spese in maniera pessima.

Circa € 550.000,00 spesi dal Comune di Reggio Emilia, al netto dei contributi ricevuti dalla Regione Emilia Romagna.
Questa la cifra che costa al contribuente la realizzazione dell’atelier di quartiere ed il recupero urbano (ovvero l’ennesimo rifacimento di marciapiedi con la scusa della sicurezza).

Delrio, Corradini e la Giunta, non hanno ancora compreso il fatto che per rendere sicuri i territori dellla nostra Città, anche quelli più degradati, occorre la volontà politica di mettere in campo le forze necessarie.

La sicurezza non ppuò prescindere da un presidio ed un controllo capillare delle forze dell’ordine e della Polizia Municipale.

A nulla sono valsi i “patti, accordi  o convenzioni” stipulate zona per zona dall’assessore Corradini.

I patti e le norme per la convivenza sono stati già fatti ed hanno efficacia erga omnes, e sono racchiusi nelle norme del condice civile, del codice penale e nelle leggi.

Finchè la Giunta non capisce che occorre fare rispettare quelle, a Reggio non ci sarà mai una vera lotta al degrado ed alla criminalità, ma solo paliativi per situazioni locali.

Non è un caso che la situazione della criminalità e del degrado nella nostra Città sia peggiorata da quando la delega alla Polizia Municipale è stata trattenuta nelle mani del Sindaco.

Nonostante i proclami elettorali di Delrio e Corradini, Reggio Emilia è una città che ha bisogno di una bella ripulita, occorre ripristinare l’ordine ed il decoro di numerose parti di città.

Il pesce puzza dalla testa, e finchè non si fa un radicale cambio di marcia nelle politiche sulla sicurezza, Reggio è  destinata a sprofondare nel degrado.

Per rimediare a questo Delrio e Corradini non sanno cosa fare, noi si.

venerdì 28 dicembre 2012

Strisce blu, allargamento è nuova tassa Gandolfi-PD.


L’assessore Gandolfi ha pensato di fare un bel regalo di Natale ai reggiani con il “piano sosta”, estendendo a dismisura fuori dall’esagono le cosiddette “strisce blu” e mettendo quindi a pagamento la sosta in novantatre nuove strade della prima periferia.

Ufficialmente da Gandolfi viene affermato che l’operazione non viene fatta per fini di bilancio, affermazione politicamente falsa e contestabile, dal momento che se il Comune avesse voluto solamente regolamentare la sosta, avrebbe potuto tranquillamente farlo con l’istituzione dell’obbligo del disco orario.

I residenti pagheranno circa 25 euro per avere il permesso triennale della prima auto ed altrettanti per la seconda auto (dimostrando di non avere aree private a disposizione).

Di fatto una nuova ingiustificata tassa che il PD mette sulla testa delle famiglie reggiane, poiché moltissime delle strade oggetto della nuova estensione (come già avvenne per l’area compresa tra il Gattaglio e via Emilia all’Angelo) sono frequentate solo dai residenti

Una scelta frutto della politica ideologica di una Giunta ed una maggioranza che crea anche disparità di trattamento e cittadini di serie “A” e di serie “B”: a differenza delle altre zone in tutta l’area di via Passo Buole il posteggio sarà a pagamento 7 giorni su 7 per 24 ore.
Per altro in una zona della città priva di parcheggi scambiatori o non regolati.

Senza contare le spese sostenute per dipingere gli stalli di sosta ed installare gli apparecchi di emissione dei biglietti per la sosta.

Una regolamentazione della sosta scellerata, che mette a pagamento decine di kilometri, non solo quelli posti su area pubblica, ma anche quelli che sorgono in zona privata ad uso pubblico, per cui invitiamo i proprietari e gli amministratori condominiali delle aree private ad uso pubblico, recentemente pitturate di blu, ad inviare all’Assessore Gandolfi ed al Comune una dichiarazione con la quale si chiede che la sosta, nelle aree di loro proprietà, torni ad essere gratuita.

venerdì 21 dicembre 2012

SALE VLT: A POCHE SETTIMANE DALL’APPROVAZIONE DEL RUE, CONTINUANO LE APERTURE DI SALE VLT


A circa un mese dall’approvazione delle modifiche al RUE che doveva, a dir del Comune, limitare fortemente l’apertura di sale VLT e kebab nella nostra Città, come per magia nella centralissima viale dei Mille sta aprendo proprio una sala VLT.

Sul tema delle ludopatie, e più specificatamente delle sale VLT, il Comune ha “dormito beatamente” per un lungo periodo, salvo poi rendersi conto all’improvviso della situazione grave che si è venuta a creare in via Olimpia/via Emilia Ospizio.

Da allora si è cercato di correre ai ripari, ma la risposta del Comune, almeno a giudicare dai fatti, non è stata molto efficace.

Il passaggio in Consiglio Comunale della modifica delle norme dei RUE non è stato sufficiente a scoraggiare la nascita di nuove VLT, e l’esempio di viale dei Mille ne è la triste risposta.

Vero che queste sale abbisognano, per la loro apertura, dell’autorizzazione della Questura, ma l’apertura di nuovi centri VLT dimostra come le norme di RUE all’uopo modificate non rappresentano una risposta efficace e ferma contro il problema.

Già da tempo ho chiesto alla Presidente Terenziani la convocazione di una seduta della commissione sul tema delle sale VLT, commissione che non si è ancora potuta fare a causa dei continui impedimenti dell’assessora Maramotti.

Vorrei ricordare a quest’ultima che ogni amministratore pubblico, sia esso consigliere o assessore, dovrebbe porre al centro della sua attività il ruolo istituzionale che è stato chiamato a svolgere, anteponendolo agli impegni di partito.

Auspico che l’assessore Maramotti venga rapidamente in commissione al fine di relazionare sul punto, per far si che si riesca a mettere in campo un’azione di contrasto efficace al proliferare di queste sale.

Da ultimo un commento su quanto fatto da questo Governo di tecnocrati, che nonostante la sbandierata lotta alle ludopatie, non ha saputo rinunciare alla facile tentazione del denaro facile, e non ha emanato provvedimenti che rendessero più stringenti le norme sulle sale da gioco.

venerdì 14 dicembre 2012

Il Centro Storico di Reggio, come un vecchio abbandonato che si spegne giorno dopo giorno

Il Centro Storico di Reggio, come un vecchio abbandonato che si spegne giorno dopo giorno

RECORD PER IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

Nonostante questo governo di "tecnici" commissari venuti dall'Europa, il debito pubblico italiano raggiunge ad ottobre la cifra record di € 2.000 miliardi.

Non credo più possibile, per le tasche degli italiani, rincorrere il debito pubblico con l'imposizione di nuovi balzelli e nuove tasse.

La ricetta è quella secondo cui lo Stato deve ricominciare a fare lo Stato punto e basta.

Ci sono un sacco di attività non strettamente legate all'attività statuale che l'Italia fa, e guarda caso sono tutte attività che comportano spese per l'apparato centrale e che portano all'aumento del debito.

Si deve lavorare per tagliare questo imponente debito pubblico, che se volessimo misurare in khilometri ci permetterebbe di fare per 5 volte il tragitto dalla terra alla luna.

GAZZETTA DI REGGIO


giovedì 13 dicembre 2012

Reggionline | il quotidiano di Reggio Emilia - Iotti (Progetto Reggio): "Il centro di Reggio Emilia va difeso"

Reggionline | il quotidiano di Reggio Emilia - Iotti (Progetto Reggio): "Il centro di Reggio Emilia va difeso"

IL CENTRO STORICO DI REGGIO COME UN VECCHIO ABBANDONATO, CHE SI SPEGNE GIORNO DOPO GIORNO


Il Centro storico di Reggio è come un vecchio abbandonato, che si spegne giorno dopo giorno, nell’immobilismo della Giunta comunale di questa Città.

E dire che il centro storico di Reggio ne ha passate di tutti i colori, dalle machiavelliche politiche sulla mobilità, che di fatto rendono impossibile percorrere le strade, alle folli politiche sui parcheggi, all’immobilismo sulla sicurezza.

Questi sono problemi atavici ed irrisolti che attanagliano sia i residenti che i commercianti che decidono di investire per far vivere l’esagono della Città.

Abbiamo una residenza di “amatori del centro”, e che decidono di risiedervi più perche l’amore per la città è più forte dei numerosi disservizi e della mancanza di sicurezza delle loro abitazioni.

Dal punto di vista degli esercizi commerciali sicuramente la crisi amplifica le problematiche croniche degli spazi commerciali all’interno dell’esagono.

Numerosi negozi, anche storici, chiudono a ritmo serrante, mentre questa Giunta scollegata alla Città rimane inerme alle finestre del “palazzo d’inverno” di piazza Prampolini.

E dir che i temi da affrontare sarebbero numerosi, dal tema del costo degli affitti, ad una nuova mobilità, ad un piano parcheggi dignitoso, al ripristino della sicurezza per le vie del centro.

Un centro storico vivo diventa un centro storico sicuro, creando un circolo virtuoso di benessere e di qualità della vita.

Non è sufficiente che il Comune pensi ad un paio di iniziative ed al periodo estivo, mentre il rigore invernale e la crisi mordente rischiano di stroncare molte risorse della Città.

Occorre che il Comune metta in campo iniziative e politiche urgenti per una riqualificazione della Città, mettendo il rete tutti i soggetti coinvolti, al fine di iniziare a risolvere uno per uno tutti i problemi del centro storico.