martedì 31 agosto 2010

OCCORRE MUOVERSI PER NON FARE DI VIA PANSA UNA NUOVA VIA TURRI

Nella notte appena trascorsa registriamo purtroppo l’ennesimo episodio criminale nella zona di via Pansa.
Sono state forzate infatti le porte di un bar al fine di rubare quanto di interesse e quanto possibile.

Non è il primo episodio che si verifica nella zona dall’auto data alle fiamme, ai vari furti negli esercizi commerciali, a fenomeni di degrado che fino ad oggi sono stati arginati tramite l’azione di chi risiede e lavora nella zona.

Fino ad oggi il Comune non ha fatto nulla, tranne che mandare veri e propri eserciti di agenti della Polizia Municipale (6 o addirittura 8 agenti) nelle ore diurne al solo fine di sanzionare il mancato rispetto del disco orario fissato per la sosta.

Per il resto il vuoto assoluto, e pensare che proprio in via Pansa c’è un importante servizio alla città quale la farmacia notturna.

Le donne che lavorano nella zona spesso hanno paura ad arrivare nel parcheggio o nei garages sotterranei, un senso di insicurezza che non è possibile tollerare soprattutto in una zona strategica per il collegamento con il tribunale e dove ci sono molti uffici.

E’ ora che Delrio e Corradini prendano coscienza del problema e che si attivino per migliorare l’illuminazione pubblica e per creare un efficace presidio del territorio.

Altroché estendere “l’effetto città”, qua se non si interviene celermente si esende solamente il degrado e le “zone d’ombra” di Reggio.

Speriamo che il Sindaco e l’assessore alla sicurezza si sveglino e lo capiscano in fretta, per evitare che il degrado avanzi e che un’altra zona strategica per la città (dopo via Turri e via Melato) finisca nelle mani della criminalità.

giovedì 5 agosto 2010

SULLA PROSTITUZIONE RISPOSTE DA BAR DELLO SPORT DELL'ASSESSORE SASSI

La risposta data dall’assessore Sassi sul tema della prostituzione di questi giorni, è la prova provata che la Giunta non ha idee sul come affrontare il problema.

La prostituzione è un fenomeno che puoi controllare ma che non puoi eliminare.

Per questo credo che riaprire le “case di tolleranza” sia un’ottima risposta al tema della prostituzione.

Ma su questo tema il Comune e la sua Giunta non hanno alcun potere, non potrà essere fatta un’ordinanza per aprire un “casino”, ed il Consiglio Comunale non potrà adottare un “regolamento per le case chiuse”.

Sassi avrebbe dovuto spiegarci invece cosa intende fare lui e la Giunta che rappresenta per garantire l’applicazione all’ordinanza anti prostituzione che Delrio ha emanato.

Su questo punto il silenzio, il vuoto, solo un generico “dovremmo legalizzare la prostituzione”.

Considerato che purtroppo le “case chiuse” non le possiamo riaprire e che, purtroppo, centinaia di ragazze vengono sfruttate, ridotte in schiavitù e buttate sui marciapiedi, mi permetto di suggerire all’assessore Sassi un’azione concreta che potrebbe fare il Comune per dare una risposta a queste ragazze.

Perché non concordare con l’assessore Corradini e il comandante della polizia municipale Russo un presidio costante del territorio, al fine di disincentivare il fenomeno.

Questo rappresenta un inizio, sperando che dal Parlamento si abroghi presto la legge Merlin.

lunedì 2 agosto 2010

CONTRASTO ALLA PROSTITUZIONE: DELRIO E CORRADINI FANNO CILECCA

Arrivare a Reggio da Parma lungo la via Emilia, non si direbbe proprio che la nostra Cittá abbia adottato ordinanze contro la prostituzione.

Mi chiedo con che faccia si possa ignorare il problema, o dichiarare che non esiste, quando percorrendo la via Emilia o le vie dietro il Meridiana, ci sono decine di “belle di notte” alla ricerca di clienti.

Ed allora se sono cosí tante le “lucciole” nella zona oves della cittá, vuol dire che il tandem Delrio - Corradini ancora una volta ha fatto cilecca... non ha risolto il problema.

Il primo passo per risolvere un problema é riconoscerlo, e purtroppo il PD reggiano non vuole vedere (o vede e tace) della presenza di questo fenomeno in una zona della Cittá.

Non ci sono scuse, non occorre disturbare carabinieri o forze dell´ordine per irrompere in qualche appartamento.... basta prendere l´auto (o per fare un piacere a Gandolfi la bicicletta) e recarsi in zona.

Spesso e volentieri la prostituzione per strada nasconde fenomeni di sfruttamento e riduzione in schiavitú delle ragazze, per questo deve essere contrastato fortemente.

Il Comune ha tutti gli strumenti per far rispettare l´ordinanza anti prostituzione, é ora che Delrio e Corradini aprano gli occhi e facciano finalmente applicare l´ordinanza.