lunedì 28 dicembre 2009

INTERPELLANZA QUARTIERE OSPIZIO

INTERPELLANZA
Premesso che
Lungo la via Emilia, nel quartiere di Ospizio, ci sono edifici storici che fuoriescono dai piani di riqualificazione del San Lazzaro e del PRU di Ospizio
Considerato che
Occorre prestare particolare attenzione e adottare tutte le misure del caso affinchè questi edifici e i quartieri circostanti non crollino verso un preoccupante degrado
Rilevato che
Anche la pista ciclopedonale che collega la via Emilia al Campo di Marte 2 versa in un pericoloso stato di abbandono, costituendo un posto degradato soprattutto nelle ore notturne
Visto che
Occorre limitare sempre più posti abbandonati e lasciati alla mercè di senzatetto, sbandati e delinquenti
con la presente
INTERPELLA LA GIUNTA
Per sapere dal Sindaco e dalla Giunta:
1. A che punto è l’iter amministrativo per la realizzazione del PRU di Ospizio e quali sono i tempi di realizzazione dello stesso;
2. Se sono previsti interventi per contrastare il degrado dei luoghi derivante dai lavori in corso;
3. Se sono previsti interventi di salvaguardia contro il degrado e della messa in sicurezza della pista ciclopedonale che collega la via Emilia al Campo di Marte 2;
4. Se sono previsti interventi di salvaguardia della vecchia sede della ditta Marzi

INTERPELLANZA MUSEO DEL TRICOLORE


INTERPELLANZA
Premesso che
Presso la sede comunale è istituito il “museo del tricolore”
Considerato che
Detto museo può e deve ricoprire un ruolo centrale per quanto riguarda la formazione e l’istruzione delle giovani generazioni
Rilevato che
E’ opportuno che vengano intraprese azioni per aumentare il numero di visite del museo, anche da parte di chiunque voglia viristarlo
con la presente
INTERPELLA LA GIUNTA
Per sapere se è intenzione del Sindaco e della Giunta procedere a campagne di informazione e di promozione della struttura mussale, e se sono previste campagne di informazione per dare maggior risalto alla struttura anche al di fuori della città.

sabato 19 dicembre 2009

SUL MANCATO ACCESSO AGLI ATTI DEI CONSIGLIERI BARBIERI, IRALI E PARENTI

La mancata consegna di documenti richiesta dai Consiglieri Irali, Parenti e Barbieri sarà trattata nella prima seduta del prossimo anno della commissione controllo e garanzia.

Occorre far chiarezza sulle prerogative e sui diritti dei consiglieri, e fare in modo che a questi non vengano negati diritti indispensabili allo svolgimento del loro mandato.

Alla commissione inviterò anche il segretario generale e la Presidente dell’Istituzione Nidi.

L’intento è quello di contribuire a creare un clima di serena collaborazione che consenta a tutti i soggetti interessati di poter svolgere il proprio lavoro nella più assoluta tranquillità.

Questo infatti è il motivo per cui, la commissione che presiedo ha analizzato il tema, ed ha proposto una modifica al regolamento di accesso agli atti che ora è al vaglio della commissione IV°.

Ricordo come il diritto di accesso e di copia degli atti, anche contenenti dati sensibili, è stabilito già dalla normativa nazionale. La modifica regolamentaria che come commissione abbiamo richiesto và nella direzione di fare maggiore chiarezza e di rendere più agevole il compito dei dirigenti che devono consentire l’accesso agli atti.

mercoledì 16 dicembre 2009

INTERVENTO SULLA RIGENERAZIONE DEL MIRABELLO - CON GIACOMO GIOVANNINI -

Sulla filosofia siamo d’accordo.
Riqualificare il quartiere Mirabello è utile per due motivi: il primo è porre un argine all’espansione del degrado proveniente dall’area stazione, il secondo è prevenire il disagio sociale e migliorare la convivenza in un ambito in cui il numero di persone anziane e stranieri è significativamente sopra la media.

Non basta però fermarsi al rifacimento di quattro vialetti, dei parchi o dell’illuminazione, è indispensabile dare nuove funzioni ai principali “contenitori” esistenti, a partire dal vecchio stadio passando per la ex polveriera.
Su questi ambiti è anche necessario, viste le poche risorse pubbliche, coinvolgere i privati in progetti di qualità che possano meglio integrare il quartiere anche con il resto del centro cittadino.
L’area dello stadio potrebbe tranquillamente essere valorizzata per ospitare un mix funzionale direzionale, commerciale e residenziale, gli stabili pubblici della ex polveriera potrebbero diventare la “casa delle associazioni” mentre quello privato della Curia, che è al centro di una importante zona verde, potrebbe diventare un centro di socializzazione ed aggregazione.

Bisognerebbe inoltre agire per modificare la mobilità per integrare tutte le aree sportive poste tra via Melato e via del Partigiano rivedendo ad esempio la funzionalità di questa ultima strada per sgravarla dell’imponente traffico che sopporta, certamente non compatibile con una cittadella sportiva, magari anche arrivando ad eliminare il cavalcavia sulla via Emilia e spostando il traffico di attraversamento sulle tangenziali esterne.

Per questi motivi abbiamo già depositato un documento in Consiglio comunale per puntualizzare tutte le proposte relative ai diversi ambiti del quartiere e superare così la fase fumosa dei principi generali.

Lunedì prossimo si aprirà la discussione in merito, resta tuttavia incomprensibile la posizione della Giunta che alla faccia dei bei discorsi sui percorsi partecipati e sul decentramento, ha bellamente ignorato le Circoscrizioni nel percorso politico di redazione degli indirizzi per la rigenerazione urbana del quartiere.

ODG SULLA RIQUAFICAZIONE AREA MIRABELLO





O.D.G.

Letta la proposta di delibera di indirizzo relativa alla riqualificazione dell’area del cd. Quartiere Mirabello, il Consiglio Comunale impegna la giunta ad intervenire nei singoli ambiti come segue:

PARCO DI VIA MATTEOTTI
Occorre procedere ad una rivisitazione del parco di via Matteotti per renderlo più vivibile e per rendere l’area a misura di famiglia e di bambini:
- Ridisegnando l’area verde, unendo le due aree verdi che attualmente sono divise da via Zucchi;
- Lasciando a via Zucchi un solo accesso, ovvero quello che attualmente si trova di fronte al Mirabello;
- Progettando un percorso pedonale per il collegamento rapido al centro storico;
- Progettando un percorso per le famiglie, con panchine, ed adeguata area giochi /svago per i bambini.
- Adeguando il sistema di parcamento per servire meglio i negozi posti su via Terrachini;



VIA TERRACHINI
- Realizzazione della rotonda tra via Terrachini e via Matteotti;
- Interventi di moderazione del traffico in prossimità della scuola elementare, per diminuire la velocità e metterla in sicurezza


AREA POLVERIERA
Occorre:
- Migliorare l’area di parcheggio a servizio del centro storico, aumentare i posti auto garantendo la gratuità della sosta;
- Percorso ciclopedonale che unisca la polveriera all’area di via Tondelli, che garantisce inoltre un ingresso sicuro e su sede propria alla scuola elementare e all’asilo;
- Riqualificazione dell’area privata della polveriera in accordo con la proprietà (Curia Vescovile) e dell’area circostante, principalmente per fini socio - aggregativi;
- Riqualificare l’area pubblica della Polveriera in accordo pubblico/privato creando “la casa delle associazioni”;
- Delocalizzare l’isola ecologica in un ambito più adeguato e meglio accessibile, togliendola da una zona residenziale densamente abitata,



ZONA SPORTIVA
Occorre:
- Procedere alla riqualificazione della zona sportiva, creando un unico ambito, anche con gestioni diverse, per i campi da tennis, pista di atletica, piscina, centro di medicina dello sport, e campi da calcio;
- Accesso unico da via Melato, eliminando il parcheggio stretto e pericoloso di via Terrachini;
- Incrementare e razionalizzare i parcheggi di via Melato;
- Ridisegnare l’accesso di via Melato da via Terrachini, in modo da evitare il parcheggio selvaggio lungo la via;
- In via Tondelli, oltre alla pista ciclopedonale che collega la “Città dello Sport” alla Polveriera, creare un parco con attrazioni per i bambini, valutare la possibilità di un chioschetto;
- Eliminare la bretella che da via del Partigiano arriva in via Melato;
- Creare un ambiente in continuità con il campo da calcio in gestione attualmente alla FIDES
- Potenziare ed ampliare il servizio “Palestra”;
- Potenziare il centro di medicina dello sport


VIA MELATO – VIA OLIMPIA – VIALE DEL PARTIGIANO
Occorre:
- Riqualificare l’area commerciale posta sotto i portici di via Melato, dando incentivi per esercizi commerciali che trattano articoli sportivi;
- Incentivare l’apertura di centri di aggregazione per i giovani (es. ludoteca)
- Riqualificare l’area degradata di via Olimpia, in particolar modo l’area ricompresa tra via Luca da Reggio e via Melato;
- Valutare la conguità del sistema viabilistico in via Olimpia;
- Riqualificare viale del Partigiano, in concomitanza con l’integrazione tra le tangenziali nord e sud est, riconferendole le caratteristiche di strada di quartiere, valutando all’uopo il possibile abbattimento del cavalcavia di via Emilia Ospizio.


MIRABELLO
Occorre:
- Ripensare alla funzione di questo ambito per restituirlo alla cittadinanza, nell’ottica di un’area in collegamento con il centro storico, da valorizzare e rifunzionalizzare, attraverso il partnerariato pubblico/privato;

venerdì 11 dicembre 2009

IL PD REGGIANO E' PRONTO PER FARE L'OPPOSIZIONE A REGGIO EMILIA


Il PD a Reggio Emilia è pronto per fare l’opposizione in Consiglio Comunale, e continuando di questo passo è una circostanza che accadrà presto.
Non hanno idee e navigano a vista, e rimangono ancorati a piccoli trucchi e stratagemmi per dare dimostrazioni fini a se stesse facendo leva sulla sola forza dei numeri.
Non è raro che in Consiglio Comunale la forza propositiva del gruppo di maggioranza sia prossima allo zero, da qui l’escamotage che ormai di scuola adottano.
Presentano ordini del giorno speculari a quelli proposti dalla Lega Nord (esempio sul risparmio termico o sul crocefisso), modificano leggermente parti indifferenti del documento ed infine se lo votano tutti contenti.
Uno stratagemma per mal celare il vuoto che sta dietro la loro azione di governo della Città e per tentare di nascondere le loro fratture interne.
D’altra parte un partito che è reduce da un congresso che ha spaccato invece che unire, e le varie anime del partito sono la principale causa del loro immobilismo amministrativo.
L’unica cosa che gli riesce ancora bene è quella di “abbaiare alla luna” contro il Governo e ogni provvedimento che questo intraprende.
Dopo 64 anni di gestione della città sono entrati stabilmente nella mentalità dell’eterna opposizione.
Alla fine di questo mandato amministrativo i reggiani non daranno più cambiali in bianco a chi per così tanto tempo non si è occupato dei loro problemi, dando fiducia a chi ha ben in mente cosa fare e che, attualmente, dai banchi dell’opposizione, fa in modo che le istanze dei reggiani ricevano ascolto.

venerdì 4 dicembre 2009

COMUNICATO COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA

Nella seduta della commissione di garanzia odierna, ho messo all’ordine del giorno per la discussione due importanti punti.
Il primo relativo ad un progetto di informazione delle Circoscrizioni circa l’attività e l’operato della commissione stessa, che può essere convocata anche per discutere e risolvere problemi di rilevanza circoscrizionale.
Il secondo è il report mensile delle interrogazioni del mese di novembre, uno strumento efficace per tenere monitorate le interrogazioni e la solerzia degli assessori nella risposta.
Ricordo come la risposta alle interrogazioni rappresenta un diritto fondamentale dei consiglieri comunali, che in questo modo possono esercitare quell’attività di controllo dell’operato della giunta che gli è proprio.
Risulta evidente come è ancora alto il numero delle interrogazioni scadute e prive di risposta.
Fatto da stigmatizzare politicamente è che ci sono interrogazioni di agosto e settembre che ancora non sono state evase.
Il rapporto tra la giunta e i consiglieri dovrebbe essere più trasparente e improntato al massimo rispetto dei regolamenti. Una forma di rispetto che è dovuta non tanto ai consiglieri in quanto persone, ma quali rappresentanti dei cittadini che li hanno eletti.

giovedì 3 dicembre 2009

CODICE DELLE AUTONOMIE - REPLICA ALL'ASSESSORE BARBATI

Come suo solito l’assessore Barbati si straccia le vesti per ogni provvedimento fatto dal Governo.
Nel mirino del vicesindaco oggi il codice delle autonomie, una valida iniziativa del Governo che taglia del 20% i costi della politica locale.
Verranno ridotti i consigli provinciali e comunali, ridotto il numero degli assessori, e verranno eliminati molti enti inutili.
La Barbati lamenta il fatto che “si continua a tagliare sugli enti locali e non si tagliano le spese a Roma […] riducendo il numero degli onorevoli”.
Mi chiedo dov’era la Barbati quando si votò il referendum confermativo della cd. Devolution, riforma voluta fortemente dalla Lega Nord e che conteneva, tra le altre cose, la riduzione del numero dei parlamentari.
Da quel giorno sono passati pochi anni, e ricordo con precisione che il partito del vice sindaco e i suoi alleati fecero una forte campagna elettorale per non confermare il provvedimento.
Ma d’altra parte difficilmente il centro sinistra, quantomeno a Reggio Emilia, può essere d’accordo con un provvedimento che taglia circa 50.000 poltrone di enti sovrabbondanti o inutili, considerati anche gli ultimi assestamenti di bilancio che sono stati fatti più per dare quattrini a ACT, Teatri e ISTORECO piuttosto che investire per dare servizi ai cittadini.
Giusta anche l’abolizione del difensore civico comunale, una figura che percepiva lo stipendio mensile di un assessore (e gli veniva dato un ufficio con segreteria), per trattare solamente circa 100 pratiche all’anno.
Sarebbe meglio che l’assessore Barbati quindi pensasse al bilancio del Comune, pensare a come tagliare significativamente le spese per le consulenze inutili che abbondano.
Il fulcro della politica di sinistra sono gli apparati e non i cittadini, questo si traspare dalla loro incoerenza, questo traspare dal modo in cui amministrano Reggio.

INTERROGAZIONE CODICE SULLE VIOLENZE SESSUALI

PREMESSO CHE
Il Comune di Reggio Emilia, con delibera di Giunta del 15/10/1996 ha deliberato un “codice contro le molestie sessuali”;
In detto codice è prevista la figura del “consulente di fiducia”, nominato dal Sindaco
C H I E D E
al Sindaco e la Giunta:
1. Quali sono le funzioni ed i ruoli del Consulente di fiducia;
2. Chi ricopre tale incarico;
3. Come sono state selezionati gli eventuali candidati, e qual è il curriculum del consulente di fiducia in carica;
4. Qual è la remunerazione del consulente di fiducia;
5. Quanti sono i casi trattati dal consulente di fiducia, sia con la procedura formale che con quella informale.

mercoledì 18 novembre 2009

RISPOSTA AL PD SULLA SICUREZZA

I vani attacchi del PD sulla sicurezza dimostrano la loro totale mancanza di idee in materia.
Una propaganda di basso livello che ha come unico fine quello di coprire la totale ineguatezza di questa maggioranza ad occuparsi di sicurezza.
Sono il partito delle ordinanze fatte ma non rispettate, degli intenti assunti ma mai concretizzati, come la vistosa marcia indietro rispetto all’ordinanza anti prostituzione.
Un’ordinanza emessa e dimezzata nei suoi effetti a causa della pusillanimità politica del Sindaco.
Una maggioranza senza idee che comprende solo dopo le sollecitazioni del Presidente della I Circoscrizione Fossa che il regolamento di “polizia locale” va’ cambiato e che occorre aggiornarlo.
Un PD che non sa fare altro che rincorrere la Lega sui temi della sicurezza e che non perde occasione per mostrare che nonostante tutto non riesce a tenere il passo. Come con la questione relativa ai controlli delle residenze, altra battaglia storica della Lega.
La mozione popolare non riguarda temi di competenza del Consiglio Comunale, tutt’al più sono indirizzi, quelli relativi all’istituzione delle ronde, che sono di competenza della Giunta.
Il PD, inoltre, dimostra che non sa nemmeno cosa promette in campagna elettorale e non conosce gli impegni programmatici del Sindaco che sostiene.
Negli impegni di legislatura Delrio parla di “progetti di assistenza civica lontana dalle ronde”. Non fidandosi del proprio Sindaco, Vecchi vuole strumentalmente impegnare l’aula del consiglio per votare una cosa che noi non condiviamo, ma che è già stata votata.
Emerge in modo chiaro quindi che questo è un modo artificiale e strumentale per fare esclusivamente della propaganda politica di basso profilo.

martedì 17 novembre 2009

PRESENTATA MOZIONE SUL CROCEFISSO

La Lega Nord mantiene i patti che ha assunto in piazza con i reggiani.
Dopo aver raccolto a Reggio Emilia, nella sola giornata di sabato, 480 firme in favore del crocefisso, oggi, grazie alla collaborazione e la firma dell’UDC, è stato presentato un ODG che sul crocefisso.
L’atto depositato impone al consiglio comunale di Reggio Emilia di discutere la mozione entro 20 giorni.
Un passo in avanti nella tutela del crocefisso e delle tradizioni dei reggiani, che impegna il consiglio comunale ad esprimersi

sabato 14 novembre 2009

I REGGIANI AMANO IL CROCEFISSO


Grande successo dell’iniziativa della Lega Nord che, in tutta la provincia di Reggio Emilia, ha organizzato banchetti per la raccolta di firme in difesa del crocefisso nelle scuole.

In tutta la provincia reggiana l’affluenza dei cittadini per firmare è stata altissima.
Nel solo banchetto fatto a Reggio Emilia in piazza del Monte da me, da Gabriele Fossa e da alcuni militanti e giovani della Lega, abbiamo raccolto nella mattinata di sabato più di 200 firme.

E’ indubbiamente una risposta dei reggiani in difesa delle loro tradizioni dagli attacchi della corte europea dei diritti dell’uomo e dalla maggioranza del consiglio comunale di Reggio Emilia che, nella seduta di lunedì scorso ha bocciato la richiesta di odg urgente ex art 20 proposta da me quale primo firmatario e da esponenti di PDL e UDC.

Un popolo che perde le proprie radici è un popolo senza futuro. Da qui il nostro impegno per dare un futuro alla città di Reggio Emilia.

venerdì 13 novembre 2009

COMMENTO SUL RAPPORTO ANNUALE DELLA CARITAS

Preoccupanti i dati emersi dal rapporto annuale Caritas sull’immigrazione.
Una forte immigrazione regolare porta con se anche un alto numero di clandestini.
Non può passare inosservato il fatto che, secondo quanto riferito dal direttore di Caritas Marzocchini, il 60% degli stranieri che si rivolgono all’istituto è clandestino.
Da quando la clandestinità è di per sé un reato, dopo la prima assistenza per le persone in stato di bisogno, occorre che queste associazioni provvedano alla denuncia ed alla segnalazione dei clandestini.
Gli sforzi fatti dal Governo per regolamentare l’immigrazione altrimenti vengono resi vani da chi favorisce e facilita la permanenza in Italia di persone prive di permesso di soggiorno.
Nessun percorso di integrazione per i clandestini, chi non è in regola con le norme sull’immigrazione non ha alcun diritto di stare sul nostro territorio.
Questa Giunta deve cambiare posizione circa il coinvolgimento degli stranieri residenti nelle Circoscrizioni.
L’elettorato attivo e passivo deve rimanere solamente ad appannaggio dei cittadini italiani, occorre opporsi con fermezza ai tentativi di allargamento dell’elettorato attivo e passivo nelle Circoscrizioni così come indicato quale obiettivo dal Patto per la Stazione.

COMMENTO SUL RAPPORTO ANNUALE DELLA CARITAS DELL'ON. ANGELO ALESSANDRI

L’illusione di venire e trovare il modo di sopravvivere, è la molla che fa partire questa gente in cerca di un lavoro che poi non troverà, finendo sempre più spesso in mano alle mafie o dovendosi arrangiare con espedienti pericolosi e spesso criminali: ma farli venire senza avvisarli non è forse sbagliato?
Con la norma Maroni dei passati 19000 sbarcati l’anno scorso, ora se ne sono avuti solo 1900 di cui la stragrande maggioranza è tornata indietro.
Integrazione nella legalità, sennò non sarà mai integrazione ma altre cose: con buona pace di chi al contrario va sempre in maniera diversa, anche e soprattutto a Reggio Emilia.

On. Angelo Alessandri

martedì 10 novembre 2009

ODG EX ARTICOLO 20 SUL CROCEFISSO

CONSIGLIO COMUNALE
Gruppo Lega Nord
ODG EX ARTICOLO 20 REG CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
- da notizie di stampa si apprende che in alcuni istituti scolastici le autorità
preposte stanno tacitamente acconsentendo alla progressiva rimozione del
crocifisso dalle aule, in accoglimento delle richieste formulate da qualche
genitore, addirittura anche con ricorso all’autorità giudiziaria;
- le presenza obbligatoria del crocefisso nelle aule scolastiche è prevista e
contemplata dall’articolo 118 del Regio decreto del 30 aprile 1924 n° 965, nonché
dal Regio decreto del 26 aprile 1928 n° 1297;
- la direttiva del Ministero dell’Istruzione n° 2666, del 3 ottobre 2002, dispone che
ogni dirigente scolastico assicuri la presenza del crocifisso presso le aule
scolastiche di propria competenza;
- il Consiglio di Stato, con parere n° 63 del 24 luglio 1988, ha stabilito che le norme
regolanti l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche non possono essere
considerate implicitamente abrogate dalla nuova regolamentazione concordataria
sull’insegnamento della religione cattolica, sul rilievo che “la croce, a parte il
significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura
cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da
specifica confessione religiosa”;
- il Consiglio di Stato, con sentenza n° 556 del 13 febbraio 2006, ha ribadito che il
crocifisso deve restare nelle aule scolastiche perché non è un simbolo meramente
religioso, ma esprime tutti i valori civili di tolleranza, rispetto reciproco,
valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti e solidarietà, principi
che “delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato”;
- la civiltà occidentale, di cui il nostro Paese è una delle culle, scaturisce dal
sistema di valori di cui la cultura cristiana si è resa interprete nel corso dei secoli;
- in questa dimensione il crocifisso è diventato il simbolo stesso della nostra
identità culturale, di fratellanza, di pace e di giustizia; questi valori assumono
una rilevanza ancora più rilevante in presenza di fenomeni migratori di massa,
che mettono a confronto culture e religioni diverse;
- nei giorni scorsi la Corte europea dei Diritti dell’uomo di Strasburgo, nella
sentenza relativa ad un ricorso presentato da una cittadina italiana originaria
della Finlandia, ha sentenziato che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche
costituisce una violazione del “diritto dei genitori ad educare i figli secondo le
proprie convinzioni” ed una violazione alla “libertà di religione degli alunni”;
- la forma di governo del nostro Paese è la democrazia rappresentativa
parlamentare, con la quale gli aventi diritto eleggono, mediante voto, i propri
rappresentanti per essere da loro governati. Il Parlamento è dunque pienamente
rappresentativo della cittadinanza e, di conseguenza, la maggioranza
parlamentare rappresenta la maggioranza dei cittadini. La sentenza della Corte
europea dei diritti dell’uomo rappresenta una pericolosa intromissione nel nostro
sistema democratico, poiché, di fatto, lede l’interesse di un popolo con il
pretesto di tutelare i diritti umani e civili di un singolo, diritto che in questo caso
non sono assolutamente stati prevaricati; non risulta infatti che i bambini,
oggetto del ricorso, siano stati maltrattati, né in alcuna maniera discriminati, né
che sia stato loro impedito l’accesso alle aule scolastiche.
Questa sentenza sembra dunque volere legittimare una “dittatura delle
minoranze”, secondo cui il pensiero del singolo individuo obbliga la collettività ad
uniformarsi ad esso;
- il Governo italiano ha immediatamente preannunciato la volontà di ricorrere
contro la sentenza della Corte europea dei Diritti dell’uomo, ritenendo tale
sentenza l’inizio di un pericoloso attacco nei confronti della storia e della cultura
del nostro Paese.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta
- a farsi interprete delle esigenze del nostro tempo e a coinvolgere i rappresentanti
locali dell’Amministrazione scolastica per assicurare la presenza dei crocifissi in
ogni aula scolastica e al loro ripristino ove siano stati rimossi, nonché una
riflessione da svolgere in ambito scolastico sui valori sopra richiamati, insiti nella
nostra storia e nella nostra tradizione;
- a schierarsi a fianco del Governo italiano nel ricorso contro la sentenza della
Corte europea dei Diritti dell’uomo, che costituisce una pericolosa minaccia nei
confronti della storia e delle tradizioni dei popoli, nonché una grave intromissione
nei confronti del sistema democratico del nostro Paese.
Matteo Iotti
Consigliere comunale Lega Nord Padania

lunedì 9 novembre 2009

RESPINTA L'ODG EX ART. 20 SUL CROCEFISSO

Questa mattina ho presentato quale primo firmatario un odg ex art. 20 per discutere con urgenza del tema della sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo che condanna l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche.

Nella mozione, firmata anche da esponenti della PDL e UDC, si chiedeva che il Consiglio Comunale impegnasse la Giunta a:

1) farsi interprete delle esigenze del nostro tempo e a coinvolgere i rappresentanti locali dell'amministrazione scolastica per assicurare la presnza dei crocefissi in ogni aula scolastica e al loro ripristino ove siano stati rimossi, nonchè ad una riflessione ad svolgere in ambito scolastico sui calori rappresentati dal crocefisso, insiti nella nostra storia e nella nostra tradizione;

2) schierarsi a fianco del Governo Italiano nel ricorso contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che costituisce una pericolosa minaccia nei confronti della storia e delle tradizioni dei popoli nonchè una grave intromissione nel sistema democratico del nostro Paese.

Superato il vaglio di idoneità tecnica dell'odg da parte della Presidenza del Consiglio, la maggioranza dello stesso ha votato contro la discussione del documento presentato nella seduta di oggi.

Il PD ha deciso di non difendere le nostre tradizioni e quei valori di pace, fratellanza e giustizia rappresentati dal crocefisso.

Non vorrei che fosse il primo passo per abilire ogni simbolo che rappresenta una croce, come ad esempio quello della croce rossa (che nei paesi islamici è rappresentata da una mezza luna) oppure come lo stemma dello stesso Comune di Reggio Emilia.

Un Paese senza radici è un Paese senza futuro. Con questo voto il PD reggiano ha contribuito a cancellare le nostre radici, probabilmente a causa di frazioni interne.

Si tratta di un voto di cui occorre rendere conto ai reggiani, un voto che contrasta con le tradizioni ed i simboli della nostra comunità.

sabato 7 novembre 2009

ACCESSO AI DATI SENSIBILI, RISULTATO DELLA COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA

E’ la legge che garantisce ai consiglieri comunali di poter accedere agli atti del Comune e delle partecipate, questo per consentire di esercitare quel potere di controllo sull’operato dell’amministrazione che è il fulcro del proprio mandato.
La legge disciplina altresì che i dati sensibili non sono “opponibili” ai consiglieri, pertanto questi ultimi hanno un totale diritto di accesso agli atti.
Purtroppo l’Italia è il paese del “diritto e del rovescio” e ci sono alcune sentenze di tribunali amministrativi, peraltro minoritarie, che hanno escluso il diritto di accesso ai dati sensibili.
La legge però parla chiaro,ed è diritto di tutti i consiglieri accedere ad ogni tipo di atto, compresi quelli riguardanti dati sensibili.
Per questa ragione ho convocato la riunione della commissione di controllo e garanzia, dalla quale unanimemente è sorto il mandato al segretario generale di rivedere la formulazione dell’art. 28 del regolamento comunale di accesso agli atti.
Un importante risultato della commissione da me presieduta, che mira da un lato al pieno godimento dei diritti dei consiglieri comunali, e dall’altro sciogliere ogni dubbio e sollevare di ogni responsabilità i dirigenti e impiegati comunali che hanno l’obbligo di fornire le indicazioni richieste.
Sarà mio impegno quello di portare alla discussione in Consiglio Comunale per l’approvazione il testo dell’art. 28 novellato il prima possibile.
Una piccola modifica che aumenterà la trasparenza e l’efficienza dell’amministrazione comunale di Reggio Emilia

giovedì 5 novembre 2009

STATISTICHE INTERROGAZIONI

Nella riunione che si terrà stasera della commissione che presiedo, verrà fotografata la situazione delle interrogazioni al 29 ottobre.
Le interrogazioni sono uno strumento molto importante dei consiglieri, che permette loro di esercitare quella necessaria attività di controllo relativa al mandato elettorale.
Normalmente gli assessori interrogati hanno 20 giorni di tempo per rispondere alle interrogazioni, termine oltre il quale è facoltà degli interroganti trasformare l’interrogazione in interpellanza.
Mensilmente la commissione che presiedo aggiornerà la statistica relativa alle interrogazioni, suddividendole anche per assessori.
Nel mese di ottobre il dato che è significativo è che su 35 interrogazioni presentate, sono14 quelle scadute e 15 quelle a cui è stata data risposta.
Dalla presentazione della statistica ad oggi, alcuni assessori hanno provveduto a rispondere ad alcune interrogazioni. Credo che sia il riscontro migliore sulla validità dello strumento.
Ritengo che un obiettivo da raggiungere sia la drastica diminuzione delle interrogazioni scadute, questo per un fatto di rispetto e nei confronti dei consiglieri e dei cittadini che li hanno eletti.

mercoledì 4 novembre 2009

COMUNICATO STAMPA PATTO VIA MELATO

Dalla stampa locale si è appreso di questo incontro tra alcuni membri della Giunta (Corradini e Spadoni) con il comandante della Polizia Municipale ed il comitato di via Melato per procedere con l’ennesimo “patto” per una zona di Reggio.
Personalmente sono scettico circa questo modo di operare, gli unici “patti” esistenti e che devono essere rispettati sono quelli dettati dalle norme civili, penali e amministrative che regolano il nostro vivere comune.
Da quanto è trapelato, in quest’incontro finalmente si è parlato di riqualificazione della zona, dal Mirabello al campo di atletica.
Sono anni che si parla di progetti dell’amministrazione su questa zona, ma ancora di concreto non è stato fatto nulla.
Se ci sono idee o progetti, ritengo che questi debbano essere affrontati e discussi nelle sedi istitituzionali.
Consiglio Comunale e di Circoscrizione sono stati tenuti all’oscuro di questi progetti, nonostante ritengo possa essere fondamentale l’apporto di idee e di soluzioni che possano scaturire in queste sedi.
L’idea è che dalle sedi istituzionali sia previsto un passaggio di ratifica a decisioni prese, e questo credo che sia un modo di procedere certamente non corretto.
È giusto che ogni amministratore possa portare il suo contributo per far in modo da togliere la zona di via Melato dalle grinfie del degrado.
Credo altresì che la cittadinanza debba conoscere le intenzioni dell’amministrazione sul Mirabello, la zona di via Togliatti, il campo di atletica ed altro, e credo anche che è miope e sbagliato liquidare il dialogo con i cittadini solamente con quelli appartenenti al comitato.
Questa mattina ho presentato un’interpellanza per chiedere quali sono i dettagli oppure le idee di massima dell’amministrazione per contrastare il degrado in via Melato.
In questo modo dovrà passare dal Consiglio Comunale quantomeno una rapida informazione sullo stato delle cose.
Mi auguro che su questi temi la giunta non adotti una posizione preconcetta, ma sia aperta al dialogo ed alle idee e suggerimenti che vengono dalla società e dai consiglieri.

INTERPELLANZA PATTO DI VIA MELATO

INTERPELLANZA
Premesso che
Dai giornali locali si apprende di un incontro tra alcuni assessori del Comune di Reggio Emilia, tra cui gli assessori Corradini e Spadoni, la Polizia Municipale e il Comitato di via Melato per contrastare il degrado della zona
Considerato che
Da quanto riportato, è emerso nel corso dell’incontro la proposta di un progetto di riqualificazione della zona che va’ dallo stadio Mirabello al campo di atletica.
Rilevato che
Su progetti di riqualificazione di questa portata sarebbe meglio ci fosse un dibattito ampio, sia nelle sedi istituzionali che con i cittadini.
Precisato che
Nelle sedi istituzionali, Consiglio Comunale e di Circoscrizione, ancora non si è trattato di questo tema, con il timore che la discussione nelle predette sedi avvenga solamente “a giochi fatti”
con la presente
INTERPELLA LA GIUNTA
Per conoscere quali sono le intenzioni ed i progetti della Giunta, anche di massima, per giungere ad una riqualificazione della zona.

martedì 3 novembre 2009

INTERPELLANZA SCUOLA CARDUCCI

INTERPELLANZA
Premesso che
Il Comune di Reggio Emilia è proprietario dell’edificio scolastico della scuola elementare Carducci di via Samarotto
Considerato che
Da informazioni assunte, durante le prove di emergenza effettuate dal corpo docente, sono emerse notevoli difficoltà nell’evacuazione dell’edificio in caso di calamità, dovute principalmente alla mancanza di una scala esterna di sicurezza;
Rilevato che
L’unica scala presente (interna) non consente il rapido deflusso degli studenti e del personale scolastico
con la presente
INTERPELLA LA GIUNTA
Per sapere se è intenzione del Sindaco e della Giunta procedere alla messa in sicurezza della struttura, progettando e realizzando una scala esterna all’edificio che consenta un rapido deflusso in caso di calamità

mercoledì 28 ottobre 2009

LETTERA APERTA AL GIORNALE DI REGGIO

Gentile Direttore,

è con forte rammarico che leggo notizie confermanti "rumors" che da tempo girano in città, sull'imminente chiusura del giornale che dirige.

Non voglio entrare nelle vicende di carattere societario dell'azienda, in quanto argomento che non conosco e non mi compete.

Voglio comunque esprimere la mia solidarietà a Lei e ai collaboratori della Sua redazione, ragazzi in gamba e dei quali ho apprezzato prima di tutto le doti personali, e poi le eccellenti qualità professionali.

La storia del mio impegno in politica e quella del Suo giornale sono intrecciate da anni, e devo riconoscere che il Suo giornale è stato un valido supporto per la mia attività.

Con la chiusura del Giornale di Reggio credo che la nostra città diventi molto più povera, e che perda la voce importante di un quotidiano che rendeva l'informazione reggiana pluralista e completa.

Il motto leghista "mai mulàr.... tin dur" vuole essere un auspicio per una soluzione positiva della vicenda.

In virtù della profonda stima nei confronti Suoi e della Sua redazione, le preannuncio la mia più ampia disponibilità per qualsiasi cosa che possa garantire la sopravvivenza del Suo giornale.

Cordiali saluti

Matteo Iotti

TESTAMENTO BIOLOGICO

Sulla mozione popolare discussa lunedì in aula ho votato contro all'istituzione dell'Anagrafe Comunale dei Testamenti Biologici.
La vita umana è inviolabile, anche quando la vita in questione è la propria.
Non si può e non si deve morire perchè si da ordine ad un medico di spegnere le macchine che tengono in vita un malato, non si deve e non si può morire perchè viene deciso di interrompere idratazione e alimentazione.
Mi auguro che questi principi rimangano fermi nella legislazione nazionale....per fare in modo che il nostro rimanga un Paese civile.

lunedì 12 ottobre 2009

CITY ANGELS - LE PROMESSE RIMANGIATE DA CORRADINI

Tutte le questioni tra City Angel e Comune sono state trattate sottobanco dalla Giunta e da Corradini che, di fatto, ha evitato di far conoscere alla Città lo stato di fatto di trattative iniziate.
Un modo poco trasparente di gestire le cose che probabilmente ha indotto l’Associazione a forzare la mano per ottenere pubblicità e soprattutto apprezzamenti sociali.
È proprio per questo che il 31 agosto depositai un’interrogazione per sapere quali erano gli accordi Comune – City Angel riguardo all’individuazione di una nuova sede. [il cui testo si trova in un post nel mese di settembre]
Nonostante i 20 giorni di tempo, a tutt’oggi non ho ancora ricevuto risposta, e provvederò oggi stesso a trasformare l’interrogazione in interpellanza affinchè in Consiglio pubblicamente vengano illustrati gli intendimenti dell’Amministrazione.
Sempre riguardo alla “sede” trovo inaccettabili le vendette dell’Assessore Corradini, che oggi dichiara che “per i City Angel salta la possibilità di un accordo con l’associazione”, promessa per la quale lui stesso (e non solo il Sindaco) avevano speso parole.
Vendetta, vendetta, tremenda vendetta, questo il metodo di lavoro di una Giunta Comunale che sulla sicurezza non sa che pesce prendere e che, di fronte ai gravi problemi di degrado e di sicurezza della Città naviga a vista.
Certo che se i City Angels avessero seguito le norme previste per effettuare le ronde, verosimilmente non si sarebbe giunti a questa situazione.
D’altra parte sul tema della sicurezza la Giunta dimostra di avere poche idee e ben confuse. Sicuramente la risposta alla mia interrogazione cambierà di contenuto, e questa mancanza di programmazione sul tema della sicurezza è il dato più preoccupante che emerge dalla vicenda.

venerdì 9 ottobre 2009

INTERROGAZIONE SU STAZIONE FER MANCASALE

I N T E R R O G A Z I O N E
P R E M E S S O C H E
La stazione Fer di Mancasale versa in un palese stato di degrado, che si manifesta prevalentemente per la sporcizia dilagante;
C O N S I D E R A T O C H E
Detta situazione infonde nei fruitori del servizio, oltre ad un senso di mancanza di igiene, anche un senso di insicurezza;
P R E S O A T T O C H E
Considerata la mancanza di strutture, molti utenti del servizio attraversano quotidianamente i binari per recarsi sul luogo di lavoro o il centro commerciale;
R I L E V A T O C H E
Nel corso dell’ultima campagna elettorale era stata promessa ai cittadini, attraverso l’apposizione di cartelli, la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale
con la presente INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I N T E R R O G A
il Sindaco e la Giunta affinché riferisca:
- A chi è affidato il servizio di pulizia della stazione, e a quanto ammonta il compenso annuo;
- Se è intenzione realizzare il sottopasso pedonale, o comunque un collegamento sicuro che possa evitare agli utenti del servizio di attraversare i binari;
- In caso di risposta positiva al precedente punto, quali sono i progetti effettuati, il loro costo, i tempi di attuazione e lo stato del procedimento amministrativo di autorizzazione.

martedì 6 ottobre 2009

CONTRASTO ALLA DROGA E DEGRADO PUBBLICO - LE COLPE DELLA MAGGIORANZA

La maggioranza del PD, che nella seduta di ieri pomeriggio ha bocciato la mozione presentata dal gruppo Lega Nord con la quale si chiedeva di istituire una ulteriore sanzione amministrativa per chi spaccia o fa uso di droghe in spazi pubblici o aperti al pubblico, dovrebbe rispondere politicamente del proprio voto ai cittadini di Reggio Emilia.
Senza entrare nei discorsi relativo alle tossicodipendenze, che non sono di competenza comunale, quello che il Comune può fare è cercare di reprimere quei fenomeni legati al consumo ed allo spaccio di sostanze stupefacenti che destano un notevole allarme sociale.
Il consumo di droghe ha raggiunto livelli preoccupanti, ed il consumo avviene ormai alla luce del sole (anzi della luna) creando situazioni che contrastano con il decoro e l’ordine pubblico.
Nelle serate del week end sono numerosi gli episodi che vedono persone preparare e fumare spinelli seduti su gradini oppure in piazza, pubblicamente. Fenomeni che dimostrano inciviltà ed il disprezzo delle regole e che con la nostra proposta potevamo punire più incisivamente.
Questo ha portato il gruppo della Lega Nord ad individuare esperienze di altri Comuni che intendono salvaguardare la vivibilità della città che amministrano, portando a sanzionare amministrativamente il fatto di coloro che oltraggiano il decoro della città drogandosi o spacciando pubblicamente.
Con la mozione presentata si poteva dare una risposta concreta a quelle famiglie che, nel fine settimana, non possono affacciarsi dalla finestra senza vedere persone che si drogano o che sono alla ricerca dello sballo estremo.
D’altra parte vorrei vedere chi, consapevole di questi fatti, uscirebbe tranquillamente la sera con i propri figli, sapendo di essere spettatori inermi di fenomeni di consumo e di spaccio di sostanze stupefacenti.
Con le ordinanze anti prostituzione e anti accattonaggio pensavamo che questa maggioranza avesse preso a cuore le tematiche del degrado della città e del bisogno di sicurezza.
Il voto di ieri sera ha dimostrato il contrario, un’occasione persa per adottare provvedimenti che potrebbero rendere Reggio Emilia migliore e soprattutto fruibile da tutti i cittadini, comprese le famiglie.



IL TESTO DELLA MOZIONE PUBBLICO DECORO E' PUBBLICATA NEL BLOG NEL MESE DI AGOSTO

ODG SULL'UTILIZZO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Premesso che
Nella nostra città sempre più si verificano fenomeni di commercio abusivo

Preso atto che
Dietro a detti fenomeni vi è la regia occulta della criminalità organizzata, che sfrutta il lavoro di persone clandestine, in spregio ad ogni regola di civile convivenza e delle norme a garanzia dei lavoratori
Considerato che
Detti fenomeni rappresentano una vera e propria concorrenza sleale nei confronti dei commercianti regolari che operano nella città di Reggio Emilia

Considerato altresì
Che detto fenomeno contribuisce sensibilmente a creare una situazione di degrado urbano, minando la tranquillità dei cittadini nel godere gli spazi pubblici della Città

Premesso altresì
Che il fenomeno dell’abusivismo edilizio sta prendendo sempre più piede nella nostra città, con notevoli ripercussioni sull’utilizzo di manodopera clandestina e, soprattutto, in spregio alle più elementari norme sulla sicurezza del lavoro
tutto ciò premesso, questo Consiglio Comunale

I M P E G N A
il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per dare disposizione al Comandante della Polizia Municipale affinchè vengano istituite specifiche pattuglie dedite al contrasto dell’abusivismo commerciale
ALTRESI’
Impegna il Sindaco e la Giunta ad incrementare il “gruppo di coordinamento sui controlli edilizi” del Comune

giovedì 24 settembre 2009

ABUSO DI VIA ZANNONI - COMUNICATO STAMPA

Sono anni che l’abuso edilizio di via Zannoni è lì, senza che l’Amministrazione Comunale abbia fatto concretamente nulla per rimuoverlo.
Gli abitanti della zona sono preoccupati, e giorno dopo giorno vivono una discriminazione al contrario.
Per poter costruire o ampliare le costruzioni, oppure per collegarsi semplicemente alla rete fognaria, questi debbono intraprendere lunghe e costose trafile burocratiche autorizzative, mentre il loro “vicino di casa” può godere indisturbato dell’abuso edilizio sulla sua proprietà.
Una situazione divenuta ormai inaccettabile, che impone al Comune di accelerare quelle che sono le procedure di rimessione in pristino della zona.
Il procedimento sanzionatorio dell’abuso di via Zannoni ha inizio, ufficialmente, con il sopralluogo del tecnico comunale del 26 ottobre 2006.
A quasi 3 anni di distanza, tra ricorsi e lassismo da parte del Comune, la situazione di fatto è rimasta invariata. I proprietari continuano a godere degli abusi costruiti sulla loro proprietà.
Per far luce sui procedimenti amministrativi di rimessione in pristino ho presentato oggi una interpellanza, al fine di conoscere i dettagli di questi e soprattutto la volontà del Comune in merito a questa posizione.
Pensiero comune è che dietro questo lassismo da parte dell’Amministrazione si nasconda la realizzazione di una ulteriore “campina”, realizzata questa volta tramite sotterfugi che non permettano ai cittadini reggiani di essere informati preventivamente.
Personalmente ritengo che l’Amministrazione comunale debba dare una risposta pronta e ferma nella lotta degli abusi edilizi, senza se e senza ma, facendo rispettare alla lettera quella che è la normativa in materia.

INTERPELLANZA SU ABUSO DI VIA ZANNONI

Con la seguente INTERPELLANZA

PREMESSO CHE
Su terreno posto in Via Zannoni, identificato in catasto con il fg. 193 mapp. 420 di proprietà della sig.ra Esposti Maira, residente in Reggio Emilia via Torricelli n. 31 è stata contravvenzionata la realizzazione delle seguenti opere abusive:
- Avvenuto inghiaia mento di buona porzione del mappale 420 e completa recinzione dello stesso, sul quale sono stati depositati materiali e attrezzature edili;
- All’interno dell’aera così ottenuta, è stata realizzata una platea in cemento alla quale è stata ancorata una struttura prefabbricata delle dimensioni di 18 ml x 8 ml nella quale è attualmente domiciliato il sig. Prampolini Enrico che ha provveduto personalmente ai lavori di montaggio;
- Avvenuta posa di alcuni prefabbricati metallici ed alcuni container ad uso magazzini per materiali e attrezzature edili;
- La zona interessata è qualificata dal vigente PRG come “zona agricola normale” disciplinata dall’art. 62 delle relative NTA e quindi non edificabile ai fini civili.
CONSIDERATO CHE
Con determina dirigenziale n. 27828 depositata il 13 dicembre 2008 il dirigente competente, constatato l’accertamento dell’inottemperanza alla ingiunzione a demolire, procedeva a dare esecuzione all’immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari delle aree interessate dal provvedimento.
RILEVATO CHE
L’abuso di via Zannoni desta notevoli preoccupazioni negli abitanti della zona, che ormai da anni assistono al godimento pacifico delle opere abusivamente costruite da parte dei proprietari
Tutto ciò premesso
INTERPELLA LA GIUNTA
Per sapere se è intenzione del Sindaco e della Giunta procedere alla rimessione in pristino della zona, provvedendo a demolire le costruzioni abusivamente fatte.
In caso di risposta affermativa chiede quali sono i costi ed i tempi di detta procedura.

martedì 22 settembre 2009

EMENDAMENTO PIANO CASA - CONTRO MONETIZZAZIONE PARCHEGGI

Con il presente

E M E N D A M E N T O

Si propone di aggiungere a p. 7 della delibera PG 20573/09, dopo il punto n. 2, il seguente punto:
“3. Nel caso in cui gli ampliamenti vengano effettuati in un condominio, è fatto divieto assoluto di procedere alle procedure di monetizzazione dei parcheggi”

sabato 19 settembre 2009

INTERPELLANZA SULL'INTERRAMENTO DEI CAVI ALTA TENSIONE QUARTIERE OROLOGIO

Con la seguente INTERPELLANZA
PREMESSO CHE
Con mozione di iniziativa popolare dell’11 novembre 2005, 831 cittadini reggiani chiedevano la rimozione dei tralicci e l’interramento dei cavi dell’alta tensione che fiancheggiano numerosi edifici abitati del quartiere Orologio;
In detta mozione veniva chiesto di trasferire la centrale elettrica dell’ENEL, che allora come adesso è collocata tra le abitazioni.
CONSIDERATO CHE
La richiesta è stata fatta per eliminare l’inquinamento elettromagnetico della zona,
RILEVATO CHE
La richiesta di interramento ed il trasferimento della centrale elettrica dell’ENEL sono state oggetto delle promesse di gran parte degli assessori del tempo, tra cui anche l’assessore Pinuccia Montanari
RITENUTO CHE
Tale intervento è in grado di risolvere i problemi derivanti dall’inquinamento elettromagnetico della zona, con notevoli benefici alla salute dei cittadini
Tutto ciò premesso
INTERPELLA LA GIUNTA
Per sapere se è intenzione del Sindaco e della Giunta procedere all’interramento dei cavi dell’alta tensione e/o al trasferimento della centrale dell’ENEL.
In caso di risposta affermativa chiedo di avere precisi dettagli relativi ai progetti ed ai loro tempi di realizzazione.

martedì 15 settembre 2009

INTERVENTO IN CONSIGLIO SULLA MOZIONE DEL PD SULLA SCUOLA

Quello della scuola è un problema storico che ha radici lontane negli anni, e che questo Governo ha il compito di risolvere.
La scuola è stata utilizzata per troppi anni come moneta per consolidare il consenso e per una sorta di “assistenzialismo” che ha caratterizzato gli anni della prima repubblica.
Per anni, complici i sindacati, si è data la sensazione che ci fosse spazio per tutti quelli che volevano fare gli insegnanti, per poi lasciarli in graduatoria anni ed anni. Sono stati venduti sogni che poi si sono trasformati in disillusioni.
Con il periodo di crisi profonda che stiamo affrontando non possiamo permetterci di ignorare questo tema, tant’è che già dai governi di sinistra si era pensato ad un riordino del sistema scolastico.
Troppi insegnanti, mal pagati ed una formazione scolastica qualitativamente insufficiente. Queste sono le caratteristiche della scuola italiana che questo governo sta cercando di stravolgere.
Serve portare a termine un processo di riforma del sistema scolastico. Una necessità sentita da entrambi gli schieramenti tant’è che i ministri Berlinguer e Fioroni ne hanno cercato di impostare una che non sono riusciti a portare a termine.
A livello nazionale la razionalizzazione del sistema scolastico ha riguardato 42.000 persone e che pertanto, considerati i 32.000 insegnanti che sono andati in pensione, questo provvedimento riguarderà all’incirca 10.000 unità di personale.
Grazie all’introduzione del maestro unico e all’eliminazione delle compresenze è stato possibile attivare, a livello nazionale, 2.191 classi a “tempo pieno” rispetto all’anno scolastico precedente (+ 8% rispetto all’anno precedente + 2% in termini assoluti).
Il servizio scuola viene pertanto incrementato per l’utente finale, e saranno molti bambini che beneficeranno di questo modello orario (+ 35.000 nelle classi prime; + 15.000 nelle altre classi).
Questo dato è meno forte in Emilia Romagna e nella nostra Provincia, dove il “tempo pieno” è storicamente più richiesto.

Già da quest’anno sono stati stanziati finanziamenti ulteriori per l’edilizia scolastica. A disposizione 1 miliardo di € autorizzati da CIPE che si aggiungono a quelli previsti dal piano triennale per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

In Italia, il sistema di reclutamento degli insegnanti è fortemente centralizzato e rigido, non concede alcuna autonomia agli istituti scolastici, e presenta diversi elementi di inefficienza. Attualmente le assunzioni sono basate sull’anzianità piuttosto che sulla verifica dei necessari requisiti professionali. Tra gli iscritti alle predette graduatorie permanenti ad esaurimento si trova anche un numero elevato di personale che è già dipendente a tempo indeterminato della scuola.
Si tratta di oltre 103.500 unità che aspirano ad un cambiamento di sede. Personale che avendo un contratto di lavoro stabile nella scuola continua a far parte delle graduatorie, per cui una volta che si libera un posto di ruolo può essere spostato, creando così un altro vuoto e rendendo perpetuo il movimento di insegnanti. Questa mobilità è soprattutto frutto dell’eccessiva centralizzazione del sistema, che consente di concorrere nelle località dove è più facile l’accesso puntando poi ad un progressivo avvicinamento al luogo originario di residenza. Nel complesso delle scuole statali, i trasferimenti di personale (trasferimenti, passaggi di ruolo e di cattedra) effettuati negli ultimi anni scolastici, pur risultando in calo rispetto agli anni precedenti, ammontavano comunque a più di 60.000, pari all8% del personale di ruolo. Anche escludendo il personale già titolare di un rapporto a tempo indeterminato in attesa di trasferimento ad altra sede, restano circa 330.000 iscritti alle graduatorie (di cui 239.000, il 73%, senza alcun contratto con la scuola o con supplenze brevi). Si tratta di un imponente massa di persone, con un potere di pressione quindi notevole, che ha tutto l’interesse che il meccanismo permanga così com’è nella speranza di riuscire prima o poi a ottenere un posto stabile. Per i candidati all’insegnamento, la permanenza per lungo tempo nelle graduatorie è resa possibile dal reddito derivante dalle supplenze temporanee, ottenute anche attraverso le graduatorie d’istituto (utilizzate per le supplenze brevi).

La Lega Nord ha presentato una proposta di legge che istituisce distinti Albi regionali, i cui iscritti accedono al “concorso regionale”, riservando, in caso di esiguo numero di candidati a determinate classi di concorso ordinarie o relativamente a discipline di particolare specializzazione, “una quota di partecipazione interregionale” ai docenti iscritti negli Albi delle regioni limitrofe. La ratio del concorso risiede nella selezione per merito. Si prescinde dai “ voti ottenuti ai titoli”, dando l’idoneità al concorso sulla base del voto ottenuto alla prova orale d’esame. Si tratta di un meccanismo libero da condizionamenti.

Solo prescindendo dal valore legale dei titoli si riesce ad introdurre il principio della meritocrazia nella formazione degli insegnanti.
Si prevede lo status giuridico del docente e relativamente ai precari abbiamo anticipato il Ministro Gelmini, prevedendo per gli insegnati di ruolo che abbiano prestato almeno 365 giorni di servizio, la creazione di un pool di insegnanti di riserva, denominati “supplenti titolari”, residenti nell’ambito regionale, assunti a tempo determinato per la durata di un anno scolastico, in numero ritenuto sufficiente a coprire le esigenze che si prevede possano verificarsi a causa di assenze prolungate (per vari motivi, dalla malattia al congedo per aggiornamento professionale o altro) di insegnanti di ruolo o, in alternative, per attività educative o di sostegno. Il pool dovrebbe essere costituito a livello di istituzioni associate in rete, viciniore.

Gli insegnanti devono scegliere libri di testo che abbiano un prezzo inferiore ai tetti di spesa fissati dal Ministero.
I testi scelti non poteranno essere cambiati per almeno 5 anni nella scuola primaria e 6 anni nella scuola secondaria.
Possibilità di utilizzare e-book.

Nelle sedi istituzionali sono carenti i contributi costruttivi del PD, tenuto conto che l’inizio della razionalizzazione degli insegnanti è avvenuta con il Ministro Fioroni, espressione di quel partito.

Dirigenti scolastici ed insegnanti non devono fare politica a scuola. Questi hanno il dovere di applicare la riforma e le leggi dello Stato, anche se non le condividono.
Occorre fermare il fenomeno di strumentalizzazione dei bambini per fini di lotta politica, farli divenire una sorta di “scudi umani” a tutela di supposti diritti degli insegnanti.
La scuola non può essere il luogo della protesta della sinistra e della CGIL.
Se vogliono fare politica gli insegnanti smettano il loro ruolo e si facciano eleggere. Sono le assemblee elettive e non le cattedre il luogo deputato per fare politica.

sabato 12 settembre 2009

DISCORSO AL CONSIGLIO DI INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Consigliere Matteo Iotti
Per quanto riguarda la sicurezza ed il decentramento rispetto alle linee programmatiche che sono state illustrate oggi in aula dal Sindaco, noi abbiamo una visione che è completamente diversa. Anche se sappiamo perfettamente che il Sindaco non ha illustrato quelle che sono le deleghe dei rispettivi assessori, credo che la mancanza dell'indicazione della delega sul decentramento sia un dato che fa trasparire una sorta di disinteresse verso il decentramento e la partecipazione di questa Giunta, un disinteresse che è un filo continuo rispetto all'ultima consigliatura. Per quanto riguarda il tema del decentramento occorre dare nuova linfa e nuove forze alle circoscrizioni; nel corso dell'ultima consigliatura si è proceduto alla riduzione a 4 del numero delle circoscrizioni ed adesso occorre dare piena attuazione alle deleghe che sono state date con il nuovo regolamento delle circoscrizioni. Occorre rilanciare i quartieri come fulcro del decentramento e della partecipazione dei cittadini e per fare questo occorre che si investa in maniera più seria e più decisa sulle circoscrizioni lasciando da parte altre fonti di spesa sul decentramento , come ad esempio il bilancio partecipato , che in realtà non fanno altro che sostituirsi e moltiplicare i centri di spesa per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini. Venendo al tema della sicurezza, abbiamo assistito ad un degrado che si sta espandendo, che sta aumentando all'interno della città di Reggio Emilia. Siamo partiti dalla zona della Stazione, ci siamo allargati alla zona di via Melato, di viale Olimpia, di viale Ramazzini ed adesso anche la zona di via Pansa comincia a soffrire di quei problemi legati alla microcriminalità diffusa che occorre risolvere in tempo. Non basta ritinteggiare un portico per riqualificare un quartiere, soprattutto se in questo quartiere dopo le 21 è impossibile uscire di casa. Occorre riappropriarsi del Centro Storico perché il Centro Storico durante la settimana, nei mesi invernali, non è vissuto dalla gente, la gente non va in Centro Storico e soprattutto nelle sere del week-end assistiamo costantemente a scene che non sono degne di una città civile , soprattutto nella zona del Vescovado che diventa un vespasiano a cielo aperto e questo nell'assoluta impunità. Riguardo al Centro Storico occorre procedere velocemente ad adottare un piano di insonorizzazione del rumore e questo serve, oltre che a vincere alcune cause che hanno visto il Comune di Reggio soccombere al TAR, soprattutto perché con un piano di insonorizzazione del rumore fatto in modo partecipato e condiviso dalle forze sociali e dai cittadini si riesce ad ottemperare le esigenze di chi vive e risiede in Centro Storico come di chi in Centro Storico ci va per passare momenti piacevoli, di relax o a bere una birra con gli amici. Sul degrado e sull'accattonaggio sono state numerose nella passata consigliatura le interpellanze e le denunce della Lega nelle sedi istituzionali e c'è voluto lo schiaffo elettorale che ha fatto perdere più del 10% all'amministrazione uscente per fare aprire gli occhi e per fare adottare da questo Sindaco un'ordinanza che cerchi di contrastare l'accattonaggio nei parcheggi. Noi vigileremo ed avremo un occhio attento sulla trattazione di questa ordinanza anche perché occorre vedere nel tempo i frutti che questa produrrà. Registriamo la mancata attuazione dell'ordinanza contro la prostituzione annunciata negli ultimi giorni ma che ancora oggi non la vediamo perché questo è un temporeggiare su decisioni importanti, soprattutto per contrastare un degrado che altrimenti avanza ed avanza inesorabile. Tra le linee programmatiche che sono state illustrate dal Sindaco c'è anche la volontà di dare il diritto di voto agli stranieri ma su questo la Lega non transige perché il diritto di voto si conquista con la cittadinanza, non si regala, e regalare il diritto di voto prescindendo dalla cittadinanza è una cosa che va contro alle nostre radici e per questo noi ci opponiamo fermamente.

TUTTI A VENEZIA

Domenica 13 settembre a Venezia per una grande manifestazione dei popoli del Nord.... Orgoglio Padano

INTERPELLANZA RECINZIONE CAMPO DI MARTE

I sottoscritti consiglieri comunali
Da informazioni assunte il Parco degli Ippocastani, meglio conosciuto come Campo di Marte, nelle ore notturne è frequentato da senzatetto e da persone irregolari che dormono sulle panchine del parco;
Al fine di prevenire fenomeni di degrado e di illegalità, si rende necessario provvedere alla chiusura notturna del Campo di Marte;
Per poter chiudere nelle ore notturne, è necessario provvedere alla recinzione completa del parco;
con la presente
INTERPELLA LA GIUNTA
Per sapere se è intenzione del Sindaco e della Giunta procedere al completamento della recinzione del Campo di Marte, e successivamente chiudere detto parco pubblico durante le ore notturne.

venerdì 11 settembre 2009

DEGRADO VIA MELATO - LA RESPONSABILITA' DEL COMUNE

In questi ultimi tempi di degrado e criminalità nella zona via Melato / Olimpia se ne è parlato poco e si è fatto ancora meno.
Le politiche per il recupero della zona sono inesistenti. Da parte del Comune si è pensato solamente ad interventi tampone come la ritinteggiatura del portico e poco più.
I fatti, che sono elementi molto ostinati, ci dicono che come tutte le zone abbandonate al degrado queste muoiono e poi passano in mano all’illegalità.
In questa situazione il comitato di cittadini ha fatto la loro parte, ma l’amministrazione comunale ha preferito dedicare la propria attenzione verso altre questioni.
Occorre fare una valutazione della zona complessiva, che vada dallo stadio Mirabello ed includa l’ex Polveriera, il parco di via Tondelli, via Melato e via Olimpia, senza dimenticare la parte finale di quest’ultima che arriva fino a via Luca da Reggio.
In quella zona le ore serali e notturne rappresentano il momento del deserto.
La passeggiata notturna con il mio cane mi permette di constatare personalmente lo stato di abbandono in cui una parte importante della città versa.
Occorre che di provveda in tempi rapidi alla predisposizione ed alla realizzazione di un progetto di riqualificazione, sapendo che non è sufficiente la festa dei balconi fioriti o il mercatino della polveriera. Il Comune deve fare di più.
L’arresto di un ragazzo per spaccio di droga è un segnale d’allarme che non può e non deve rimanere inascoltato.
I reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, purtroppo, spesso e volentieri sono la cartina al tornasole del radicamento della criminalità organizzata nel territorio, quindi è opportuno mettere tutte le forze disponibili in campo per contrastarla efficacemente.
Sono fenomeni che destano un forte allarme sociale, e che proprio sotto quest’ultimo aspetto hanno degli effetti devastanti sulle persone oneste che in quella zona vivono.
Se non si interviene prontamente si rischia che gli unici detenuti saranno le persone oneste di via Melato le quali, per sentirsi più sicuri e sfuggire alla criminalità, man mano si chiudono dentro le loro abitazioni cercando lì riparo.
Occorre intervenire rapidamente, queste non sono…. Tutte balle.

lunedì 7 settembre 2009

VOTAZIONI CONSIGLIO DEL 7 SETTEMBRE 2009

Votazione Voto Esito
O.d.G. Lista Grillo Astenuto F. 1 C. 23 A. 15
Risparmio energetico degli enti locali

O.d.G. Lega Nord Favorevole F. 6 C. 8 A. 25
Modifica del patto di stabilità

O.d.G. comune Favorevole F. 37 C. 0 A. 1
Commissione sulla crisi

O.d.G. PD Astenuto F. 24 C. 5 A. 8
Modifica del patto di stabilità

O.d.G. PD Contrario F. 25 C. 11 A. 3
Proseguimento delle azioni a sostegno delle famiglie della Giunta

Mozione PDL Astenuto F. 6 C. 25 A. 8
Emissione di vaucher sociali

COMUNICATO SEGNALAZIONI ACCATTONAGGIO

E’ stato doveroso da parte del Sindaco di Reggio Emilia, dopo le numerose sollecitazioni della Lega Nord, emanare un’ordinanza che vieti l’accattonaggio, ma oggi occorrono due cose per rendere questo provvedimento operativo.
La prima l’abbiamo proposta con una mozione a firma mia, del capogruppo Lega Nord Giovannini e del vicepresidente del Consiglio Comunale Vinci, ovvero di estendere l’ambito di applicazione di questa ordinanza a tutto il territorio comunale.
La seconda è che il Comune e la Polizia Municipale mettano in campo tutte le risorse disponibili per far rispettare questa ordinanza.
Sono numerose le segnalazioni che ho ricevuto e che denunciano ancora persone che mendicano nell’incrocio via Simonazzi/viale Risorgimento e nel parcheggio del Centro Commerciale Le Querce di Reggio Emilia, nonostante l’ordinanza del Sindaco dell’11 giugno 2009 vieti anche in quest’ultima zona i fenomeni di accattonaggio.
Per questo motivo oggi ho inviato una segnalazione via mail alla Polizia Municipale ed al suo Comandante al fine di chiedere un più attento controllo nel rispetto dell’ordinanza del Sindaco.
Assicurare l’osservanza dell’ordinanza rappresenta un dovere per il Comune, il quale oltre alla sua credibilità, deve tutelare i cittadini da comportamenti che generano allarme sociale.
Per dare sicurezza ai reggiani occorre quindi estendere l’efficacia dell’ordinanza a tutta la città e osservare il pieno rispetto della stessa.
Passi decisivi per ridare Reggio Emilia ai reggiani.

COMUNICATO SEGNALAZIONI ACCATTONAGGIO

E’ stato doveroso da parte del Sindaco di Reggio Emilia, dopo le numerose sollecitazioni della Lega Nord, emanare un’ordinanza che vieti l’accattonaggio, ma oggi occorrono due cose per rendere questo provvedimento operativo.
La prima l’abbiamo proposta con una mozione a firma mia, del capogruppo Lega Nord Giovannini e del vicepresidente del Consiglio Comunale Vinci, ovvero di estendere l’ambito di applicazione di questa ordinanza a tutto il territorio comunale.
La seconda è che il Comune e la Polizia Municipale mettano in campo tutte le risorse disponibili per far rispettare questa ordinanza.
Sono numerose le segnalazioni che ho ricevuto e che denunciano ancora persone che mendicano nell’incrocio via Simonazzi/viale Risorgimento e nel parcheggio del Centro Commerciale Le Querce di Reggio Emilia, nonostante l’ordinanza del Sindaco dell’11 giugno 2009 vieti anche in quest’ultima zona i fenomeni di accattonaggio.
Per questo motivo oggi ho inviato una segnalazione via mail alla Polizia Municipale ed al suo Comandante al fine di chiedere un più attento controllo nel rispetto dell’ordinanza del Sindaco.
Assicurare l’osservanza dell’ordinanza rappresenta un dovere per il Comune, il quale oltre alla sua credibilità, deve tutelare i cittadini da comportamenti che generano allarme sociale.
Per dare sicurezza ai reggiani occorre quindi estendere l’efficacia dell’ordinanza a tutta la città e osservare il pieno rispetto della stessa.
Passi decisivi per ridare Reggio Emilia ai reggiani.

LETTERA DI SEGNALAZIONE ALLA POLIZIA MUNICIPALE

Al Comandante della Polizia Municipale di Reggio Emilia
Dott. Antonio Russo

Alla Polizia Municipale di Reggio Emilia



Oggetto: segnalazione fenomeni di accattonaggio


Con la presente sono a segnalare il fatto che in diverse zone della città quali l’incrocio viale Simonazzi/viale Risorgimento e nel parcheggio del centro commerciale le Querce di Reggio Emilia, a tutt’oggi si verifichino con quotidianità fenomeni di accattonaggio.

Questo fenomeno avviene talvolta con l’utilizzo di bambini, ed è stato ulteriormente sanzionato dall’ordinanza del Sindaco di Reggio dell’11 giugno 2009.

In osservanza alla recente normativa locale, sono con la presente a richiedere al Corpo della Polizia Municipale di intervenire al fine di contrastare efficacemente il fenomeno dell’accattonaggio.

Tanto dovevo

LETTERA DI SEGNALAZIONE ALLA POLIZIA MUNICIPALE

Al Comandante della Polizia Municipale di Reggio Emilia
Dott. Antonio Russo

Alla Polizia Municipale di Reggio Emilia



Oggetto: segnalazione fenomeni di accattonaggio


Con la presente sono a segnalare il fatto che in diverse zone della città quali l’incrocio viale Simonazzi/viale Risorgimento e nel parcheggio del centro commerciale le Querce di Reggio Emilia, a tutt’oggi si verifichino con quotidianità fenomeni di accattonaggio.

Questo fenomeno avviene talvolta con l’utilizzo di bambini, ed è stato ulteriormente sanzionato dall’ordinanza del Sindaco di Reggio dell’11 giugno 2009.

In osservanza alla recente normativa locale, sono con la presente a richiedere al Corpo della Polizia Municipale di intervenire al fine di contrastare efficacemente il fenomeno dell’accattonaggio.

Tanto dovevo

domenica 6 settembre 2009

COMUNICATO INVIATO ALLA PADANIA

La presente per comunicare che nella notte di venerdì 4 settembre la sede della Lega Nord di Reggio Emilia è stata vittima di atti vandalici.
Ignoti teppisti hanno scagliato un grosso sasso contro le finestre della sede, riuscendo a mandare in frantumi uno spesso doppio vetro della segreteria.
Considerati i danni che abbiamo trovato la mattina di sabato, probabilmente per scagliare la pietra (grande più di un pugno) è stata utilizzata una fionda.
Il fatto di grave intolleranza politica è avvenuto mentre, a poche centinaia di metri, si svolgeva Festa Reggio (ex festa dell’unità).
Nel PD probabilmente qualcuno fa fatica a digerire l’ottimo risultato della Lega alle ultime elezioni amministrative di giugno, e qualche “esagitato” scambia ancora il vandalismo con la lotta politica.
Sono capitati altri fenomeni di vandalismo alla sede della Lega Nord, ma mai con questa violenza.
Per il fatto è stata sporta regolare denuncia alle autorità di pubblica sicurezza ed alla DIGOS.

sabato 5 settembre 2009

ATTO VANDALICO ALLA SEDE DELLA LEGA NORD


Nella notte di venerdì 4 settembre, in concomitanza con la vicina Festa Reggio, la sede della Lega Nord è stata vittima di un atto vandalico.
Un sasso tirato dalla strada ha infranto un vetro.
Nonostante questo atto intimidatorio stupido, messo in atto da pavidi attentatori, noi continueremo con la solita fermezza a portare avanti le battaglie della Lega Nord.

CONFERENZA STAMPA SULLE GRADUATORIE NEGLI ASILI

La gestione delle graduatorie è affidata ad un dirigente che ci ha candidamente confessato di non aver mai effettuato contolli come quelli da noi eseguiti su personale che dirige.
Inoltre non facilita i controlli il fatto che le graduatorie siano pubvbliche ma prive di nomi e cognomi, a causa di una interpretazione della legge sulla Privacy molto rigida ed in questo caso alquanto discutibile.
In pratica, se un fenitore risulta "povero" e "mutilato", ma in realtà non è nessuno delle due, nessuno lo verrà mai a sapere.
Accedendo agli uffici abbiamo constatato che:
- I documenti iunterni contenenti le attrivuzioni dei punteggi, le note salienti, gli intervendi di assistenti sociali e le firme delle operatrici, vengono redatti a matita; alla nostra osservazione in merito ci è stato risposto che si tratta di una consuetudine.
- Non esiste in archivio una copia completa della domanda che riporti la sintesi dei dati della richiesta e la documentazione comprovante quanto dichiarato: certificati vari, scheda punteggi, ecc.
- Molte domande sono compilate in modo incompleto: genitori che dichiarano di essere operai e dipendenti, ma non scrivono i dati delle aziende dove prestano il loro lavoro.
- Le assistenti sociali posso fare attrivuire fino a 14 punti, ma spesso non esiste traccia di un verbael, fax, o semplice e-mail: i punti vengono attribuiti in base ad una semplice telefonata e il Dirigente si è giustificato dicendo che : "le assistenti sociali sono così impegnate, non si trovano mai, a volte non arrivano in tempo".

martedì 1 settembre 2009

INTERROGAZIONE ACCORDI COMUNE / CITY ANGEL

I sottoscritti consiglieri comunali
P R E M E S S O C H E
Dalla stampa locale si è appreso di un accordo tra il Comune di Reggio Emilia e l’associazione City Angel per quanto riguarda il trasferimento della sede di detta associazione presso i locali dell’ex Polveriera;
con la presente INTERROGAZIONEA RISPOSTA SCRITTA
INTERROGA
Il Sindaco e la Giunta per sapere se ci sono, e quali sono gli accordi con l’associazione City Angel relativi all’individuazione di una loro sede, ed in particolare riguardo al trasferimento della stessa presso l’area dell’ex Polveriera

INTERROGAZIONE COSTI DI GESTIONE STADIO BASEBALL

I sottoscritti consiglieri comunali
P R E M E S S O C H E
La struttura dello stadio da baseball è di proprietà comunale
con la presente INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I N T E R R O G A
il Sindaco e la Giunta affinché riferisca circa i costi di gestione di detta struttura e del modo in cui vengono reperite le risorse finanziarie per farne fronte.

INTERROGAZIONE COSTI DI GESTIONE MIRABELLO

I sottoscritti consiglieri comunali
P R E M E S S O C H E
La struttura dello stadio Mirabello è di proprietà comunale
con la presente INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I N T E R R O G A
il Sindaco e la Giunta affinché riferisca circa i costi di gestione di detta struttura e del modo in cui vengono reperite le risorse finanziarie per farne fronte.

INTERROGAZIONE ZOCCOLATURA SAN FRANCESCO

I sottoscritti consiglieri comunali
P R E M E S S O C H E
Con lettera del 18 marzo 2009 (PS 170/2009) l’arch. Massimo Magnani – dirigente udp Città storica – manifestava l’intenzione, da parte dell’Amministrazione Comunale, di rendersi “disponibile, a propria cura e spesa, al restauro complessivo della zoccolatura” della Chiesa di San Francesco;
con la presente INTERROGAZIONEA RISPOSTA SCRITTA
INTERROGA
Il Sindaco e la Giunta per sapere se detti lavori sono stati effettuati e, in caso negativo, quando è previsto l’inizio degli stessi, oltre all’indicazione circa lo stato delle procedure amministrative necessarie per l’autorizzazione ed i costi dell’intervento.

lunedì 31 agosto 2009

COMUNICATO MOZIONE ANTIACCATTONAGGIO - CON GIACOMO GIOVANNINI E GIANLUCA VINCI

E’ stato giusto dotare la Città di Reggio Emilia di una ordinanza che impedisca l’accattonaggio, ma per risolvere il problema occorre estendere la portata applicativa della norma a tutto il territorio comunale.
Questo è quello che abbiamo chiesto depositando questa mattina una mozione che impegni il Sindaco e la Giunta ad estendere gli effetti dell’ordinanza anti accattonaggio del 11 giugno 2009 a tutta la città.
E’ dal 2007 che come Lega Nord segnaliamo situazioni di questo tipo, e segnaliamo il fatto che chi aveva il compito di dover verificare queste informazioni non si è neppure premurato di prenderne atto.
Fenomeni di accattonaggio ci sono ancora in alcuni incroci cittadini, e soprattutto durante i giorni di mercato, nelle vie del centro storico.
Un fenomeno che non può e non deve lasciare indifferenti gli amministratori locali, soprattutto perché dietro a queste situazioni c’è spesso e volentieri un raket che sfrutta gli esseri umani.
Un finto buonismo che impedisce ogni forma di integrazione, e che emargina sempre di più dalla società chi mendica e, soprattutto, i loro figli che non sono colpevoli.
La tolleranza di questi problemi sociali non solo non ha risolto la situazione, ma ha fatto in modo che certe cose avvenissero alla luce del sole nella più assoluta indifferenza.
Strade pulite vuol dire meno spazio per criminalità organizzata e maggior tutela dei più deboli, occorre pertanto vigilare affinché venga dapprima estesa a tutta la città e poi rispettata l’ordinanza contro l’accattonaggio.

MOZIONE ESTENSIONE ORDINANZA ANTI ACCATTONAGGIO

Al Sindaco
Alla Giunta

I sottoscritti consiglieri comunali
PREMESSO CHE
Con l’ordinanza sindacale dell’11 giugno 2009 il Sindaco ha “fatto divieto a chiunque di accedere nei luoghi di cui all’elenco allegato alla presente ordinanza al fine di chiedere, per qualsivoglia ragione, denaro o altra utilità alle persone presenti in tali luoghi, precisando che rientrano in tale illecita condotta tutte le richieste di denaro, rivolte ai passanti, comunque siano motivate o si voglia giustificarle, nonché il rendersi disponibile a portare o scaricare merce, pacchi o borse in cambio di denaro” in determinate zone e parcheggi della città
RILEVATO
Che questo fenomeno ha rilevanza sull’intero territorio cittadino, soprattutto nel centro storico nei giorni e nei luoghi del mercato
CONSIDERATO
Che occorre prevenire detto fenomeno, soprattutto al fine di contrastare le organizzazioni malavitose che lo organizzano
con la presente
MOZIONE
il Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare i provvedimenti necessari affinché:
1. Venga esteso a tutto il territorio comunale l’effetto dell’ordinanza del Sindaco di Reggio Emilia dell’11 giugno 2009

venerdì 21 agosto 2009

DIRETTIVA MARONI AUTOVELOX - FIRMATO CON GIACOMO GIOVANNINI

Più volte nel recente passato abbiamo denunciato, anche a mezzo stampa, l’inopportunità da parte della Polizia Municipale di Reggio Emilia di effettuare i controlli con apparecchiature autovelox nascondendo agenti ed apparecchiature e senza essere preventivamente segnalati agli automobilisti.
Un comportamento che non tende a fare prevenzione degli illeciti stradali ma che, tramite vere e proprie “imboscate”, ha quale suo unico fine quello di fare cassa.
Finalmente con la direttiva del 14 agosto 2009, il Ministro degli Interni ha risolto in favore del cittadino anche questo problema introducendo novità importanti, riguardanti la gestione delle apparecchiature solo agli operatori di Polizia, stabilendo un controllo periodico della funzionalità degli apparecchi, stabilendo una modalità di segnalazione della presenza delle postazioni di controllo improntate alla massima trasparenza e tutela della riservatezza.
Una direttiva attesa e giusta, che oltre che ad eliminare il fenomeno dei controlli fatti come “imboscate”, impedisce ad operatori esterni alle forze di Polizia di poter gestire dette apparecchiature.
Per fortuna anche a Reggio dovrà cambiare il modo con cui la Municipale effettua i controlli sulle strade.
I nuovi controlli dovranno essere improntati alla massima trasparenza nel rapporto istituzione / cittadino, e soprattutto avranno finalmente una maggior effetto di prevenzione verso gli illeciti stradali.
Il Ministro Maroni ha messo fine ai “provvedimenti per fare cassa” utilizzati dai Comuni, provvedimenti iniqui che ponevano a carico dell’automobilista tasse occulte.

martedì 11 agosto 2009

PRECISAZIONE PIANO ZONIZZAZIONE DEL RUMORE

La richiesta avanzata di dotare Reggio Emilia di un “piano della zonizzazione del rumore” non si concretizza assolutamente in una mia “crociata” verso i locali pubblici del centro storico, così come rappresentato da alcuni organi di stampa.
Premesso che il piano richiesto avrebbe valenza comunale, anche oltre i confini della città storica, ripeto come detto piano da la possibilità di regolare meglio i rapporti tra le persone e le diverse attività.
Riguardo alla situazione del centro storico questa potrebbe risolvere molti problemi di conflitto che sono tutt’ora in corso.
Fissare regole chiare per quanto riguarda l’emissione dei rumori è una garanzia per tutti, sia gestori di esercizi pubblici che residenti.
In molte altre città questo tipo di piano c’è ed è adottato, ed il risultato è che gli esercenti del centro hanno notevolmente aumentato la loro clientela e la vivibilità del centro stesso.
Frequento regolarmente i locali del centro storico, ed il mio contributo vuole essere affinchè si eliminino le situazioni di conflittualità locali / residenti, permettendo a tutti quanti (residenti e gestori dei locali in primis) di poter godere liberamente dei propri diritti.

sabato 8 agosto 2009

CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE MOZIONI

Come tutte gli anni, in questo periodo, sono numerose le segnalazioni di residenti del centro storico che lamentano vociare e schiamazzi notturni.
Le politiche messe in campo dal Comune per limitare, tra le altre cose, il contrasto nel centro storico tra chi lo frequenta la sera nel tempo libero ed i residenti non hanno sortito effetto alcuno.
La campagna “mala educazion” non ha portato alcun tangibile risultato.
Serve pertanto un cambio di rotta nelle politiche del Comune, con provvedimenti che servano a regolamentare e sanzionare i comportamenti che destano allarme e preoccupazione sociale.
Alcuni consiglieri del gruppo Lega Nord (oltre al sottoscritto Giacomo Giovannini, Zefferino Irali) hanno presentato oggi due mozioni che vogliono rappresentare un cambio di rotta nel modo di affrontare l'argomento.
La prima riguarda la richiesta di dotare la città di Reggio di un “Piano della zonizzazione del rumore”, di un piano che in concreto serve per regolamentare ed armonizzare la convivenza tra i cittadini e le loro attività.
In particolare, nel centro storico, questo piano permetterebbe di facilitare la convivenza tra residenti e attività notturne, fissando in modo chiaro e preciso i limiti delle emissioni rumorose e rendendo più agevole il compito di chi deve far rispettare le regole.
Basti pensare che il Comune di Reggio Emilia ha perso almeno 2 ricorsi al TAR proprio a causa della mancanza di questo strumento di pianificazione.
Mentre la seconda mozione riguarda il consumo delle sostanze stupefacenti.
Ad intergazione della normativa statale che prevede la regola il tema del consumo e della cessione di sostanze stupefacenti, riteniamo che sia opportuno vietare con apposita ordinanza il consumo di queste sostanze in luoghi pubblici e/o in luoghi aperti al pubblico.
Questo anche in considerazione del fatto che gli effetti di queste sostanze portano facilmente i consumatori ad atteggiamenti aggressivi, contrari al pubblico decoro o comunque pericolosi sia per i consumatori stessi che per gli altri cittadini.
Inoltre il potenziale pericolo legato all'assunzione di sostanze stupefacenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico, può ingenerare negli altri cittadini situazioni psicologiche tali da turbare il libero utilizzo degli spazi fino a indurre minori o famiglie con bambini piccoli a rinunciare alla fruizione del bene comune.
Rispetto alle politiche adottate dal Comune fino ad oggi, si tratta di un radicale cambio di strategia, che può concretamente portare ad eliminare situazioni di conflitto e di degrado in tutte le zone della città, consentendo ai reggiani la possibilità di riappropriarsi della loro città.

MOZIONE ZONIZZAZIONE DEL RUMORE

I sottoscritti consiglieri comunali
P R E M E S S O C H E
Il Comune di Reggio Emilia non è dotato di un piano di “zonizzazione del rumore”;
Il piano di zonizzazione del rumore consente di regolamentare ed armonizzare la convivenza tra i cittadini e le loro attività;
Soprattutto nel centro storico, detto piano consente di regolamentare, tra l'altro, la convivenza tra i residenti e le attività notturne;
Il Comune di Reggio Emilia ha perso almeno due ricorsi al TAR a causa della mancata approvazione di un piano di zonizzazione del rumore;
con la presente
MOZIONE
il Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare il percorso che consenta di dotare, celermente, il Comune di Reggio Emilia di un piano di zonizzazione del rumore.

MOZIONE PUBBLICO DECORO

I sottoscritti consiglieri comunali
RILEVATO
Che l’utilizzo di sostanze stupefacenti non è più limitato solo alle situazioni di isolamento ed emarginazione sociale, ma è diffuso anche quale mezzo per intensificare sensazioni ed emozioni o migliorare, in generale, la performance produttiva;
che le nuove sostanze psicotrope e le semplificate modalità di assunzione delle precedenti hanno facilitato il consumo di droghe in luoghi pubblici o aperti al pubblico, in particolare parchi, viali e strade con aree verdi o di sosta;
che il consumo di sostanze stupefacenti è sempre più vissuto come momento di gruppo, per sperimentare e condividere esperienze trasgressive e sensazioni esasperate all’eccesso;
CONSIDERATO
Che il consumo di sostanze stupefacenti, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, per il suo valore altamente diseducativo appare quale comportamento idoneo ad offendere il pubblico decoro e favorisce situazioni di degrado urbano;
che gli effetti alienanti e stimolanti conseguenti all’assunzione di sostanze stupefacenti possono portare i consumatori ad atteggiamenti di eccitazione e di disinibizione contrari al pubblico decoro o indurre comportamenti aggressivi, gravemente pericolosi sia per i consumatori stessi sia per gli altri cittadini;
che il potenziale pericolo correlato all’assunzione di sostanze stupefacenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico, sia individualmente che in gruppo, può ingenerare negli altri soggetti, disagio ed ansia tali da turbare il libero utilizzo degli spazi o da indurre gli stessi, in particolare se minorenni, a rinunciare alla fruizione del bene comune;
che, inoltre, l’utilizzo di stupefacenti nei luoghi destinati alla ricreazione ed aggregazione sociale, ne facilita la diffusione tra i soggetti consumatori, la sperimentazione tra i non consumatori ed il relativo smercio;
RITENUTO
Indispensabile, quindi, prevenire e contrastare la diffusione della cessione e dell’uso di stupefacenti, salvaguardando sia la sensibilità dei genitori in particolare di minorenni, nonché il libero accesso agli spazi pubblici o aperti al pubblico;
con la presente
MOZIONE
il Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare i provvedimenti necessari affinché:
1. Venga fatto divieto di fare uso, individualmente o in gruppo, di sostanze stupefacenti, in luogo pubblico o spazi aperti al pubblico del territorio comunale;
2. Venga fatto divieto di cedere a qualsiasi titolo, sostanze stupefacenti in luogo pubblico, o spazi aperti al pubblico del territorio comunale;
3. Detti comportamenti vengano puniti con specifica sanzione amministrativa.

mercoledì 5 agosto 2009

LO SGOMBERO DEI SINTI

A Masone nessun sopruso!!! E' ora che i nomadi la finiscano di utilizzare minori o persone malate per giustificare l'inosservanza delle regole.
Che poi l'Assessore Sassi utilizzi il pugno duro con i nomadi è una novità politica interessante.
Auspichiamo che perseveri poichè nella città di Reggio ci sono altre realtà border line per quanto riguarda la legalità e che hanno come protagonisti le comunità nomadi.
Prima su tutte la questione irrisolta di via Zannoni, il timore fondato è che da una situazine di irregolarità amministrativa, il Comune voglia fare in quella zona un secondo micro campo dopo quello di via Felsino.
Non si spiega altrimenti il fatto che, nonostante l'area sia stata acquisita dal Comune a seguito delle violazioni urbanistiche, gli ex proprietari che hanno fatto l'abuso possono ancora godere della stessa.
Così come nell'altra area espropriata già nel 1990, quella di via Strozzi a San Rigo, dove nonostante i ripetuti richiami ai vari Assessori da parte del Servizio Patrimonio del Comune per fare pagare i canoni di occupazione dovuto, non si sarebbe ancora regolarizzata la situazione.
Senza contare poi i circa venti casi di aree private ove sono stati accertati gravi abusi edilizi.
Viene pertanto un ivito all'assessore Matteo Sassi a continuare sulla linea di fermezza e della legalità intrapresa con questa ordinanza, per fare in modo che nel territorio reggiano non ci siano zone d'ombra in cui le regole dei reggiani vengono disattese.

sabato 1 agosto 2009

INTERROGAZIONE TRASFERIMENTO VILLETTA SVIZZERA

Pubblico copia del testo dell'interrogazione che ho depositato oggi sul trasferimento della Villetta Svizzera all'area dell'ex Carrozzaio

*** *** ***


Al Sindaco

Alla Giunta

I sottoscritti consiglieri comunali

P R E M E S S O C H E

Nel corso della passata consigliatura, si è spesso parlato del trasferimento della Villetta Svizzera al di fuori delle mura del San Lazzaro;

L'edificio indivuduato per collocare il servizio è stato individuato, sempre lungo la via Emilia verso Modena, nell'edificio dell'ex Carrozzaio;

con la presente INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

I N T E R R O G A

il Sindaco e la Giunta affinché riferisca circa lo stato di avanzamento della procedura amministrativa, specificando la tempistica per il trasferimento di detto servizio.

mercoledì 29 luglio 2009

ORDINANZA ANTI ACCATTONAGGIO

E’ dal 2007 che come Lega Nord chiediamo al Sindaco di emettere un’ordinanza anti accattonaggio per la città di Reggio Emilia, c’è voluto lo schiaffo elettorale del giugno scorso per fare in modo che Delrio prendesse coscienza del problema e mettesse in atto soluzioni concrete.
Purtroppo l’ordinanza anti accattonaggio del Sindaco di Reggio ha un’effetto applicativo limitato ad alcune zone della Città. Ritengo sia opportuno estenderne l’efficacia a tutto il territorio comunale.
Consentire l’accattonaggio, spesso e volentieri utilizzando bambini, vuol dire alimentare e tollerare il raket che c’è dietro a questo vero e proprio sfruttamento di esseri umani.
Se genitori reggiani utilizzassero i loro figli per mendicare, giustamente, gli verrebbero immediatamente sottratti ed affidati ai servizi.
Un finto buonismo che impedisce ogni forma di integrazione, e che emargina sempre di più dalla società chi mendica e, soprattutto, i loro figli che non sono colpevoli.
Oltre all’accattonaggio occorre affrontare anche il problema dei venditori ambulanti abusivi e quello della prostituzione in strada.
Occorre fare in modo che a Reggio non ci sia più terreno fertile per questo raket, così come non deve esserci spazio per quei raket che riducono le persone come bestie.
Pare strano che proprio dalla Caritas arrivino critiche contro questa ordinanza e contro a quella che sanzioni la prostituzione in strada.
La tolleranza di questi problemi sociali non solo non ha risolto la situazione, ma ha fatto in modo che certe cose avvenissero alla luce del sole nella più assoluta indifferenza.
Strade pulite vuol dire meno spazio per criminalità organizzata e maggior tutela dei più deboli, occorre pertanto non solo vigilare affinché venga rispettata l’ordinanza appena emessa, ma che ne venga estesa l’applicazione.

martedì 28 luglio 2009

VIA CUTRO - NOME ESTETICAMENTE INADEGUATO

Di seguito pubblico la delibera di Giunta con la quale viene viene ritenuto "esteticamente inadeguato" il nome della strada di via Cutro, con relativo cambio di nome.

*** *** *** *** ***


Estratto del Verbale di Seduta
DELLA GIUNTA COMUNALE DI REGGIO EMILIA



I.D. n. 219
L'anno duemilanove addì 17-diciassette- del mese luglio alle ore 09:45 nella sede municipale, ritualmente convocata, si è riunita la Giunta Comunale, per la trattazione del seguente oggetto:
in data 17-07-2009

P.G. n. 17099


RETTIFICA DENOMINAZIONI AREE DI CIRCOLAZIONE E AGGIORNAMENTO DELL'ELENCO DEI TOPONIMI DI RISERVA A DISPOSIZIONE DELL'UFFICIO TOPONOMASTICA.

Alla discussione dell'oggetto sopraindicato, sono presenti:

DELRIO Graziano
Sindaco

BARBATI LIANA
Vice Sindaco

DEL BUE MAURO
Assessori

SASSI Iuna
Assessori

FERRARI Ugo
Assessori
No
CATELLANI Giovanni
Assessori

CORRADINI Franco
Assessori

SPADONI Uberto Mimmo
Assessori

GANDOLFI Paolo
Assessori
No
GRASSELLI GRAZIANO
Assessori

MARAMOTTI NATALIA
Assessori

SASSI MATTEO
Assessori


Presiede: DELRIO Graziano


Assiste il Segretario Generale: REBUTTATO Domenico




I.D. n. 219 IN DATA 17.07.2009



LA GIUNTA COMUNALE


- Vista la propria deliberazione n° 27331/374 del 21 Dicembre 2007 con la quale, tra l'altro, veniva inserito nell' elenco dei toponimi di riserva a disposizione dell' ufficio Toponomastica il nome "Cutro" (città della Calabria);

- constatata la inadeguatezza estetica del suddetto nome-strada;

- verificata l' esigenza di integrare il toponimo in oggetto con specifica dicitura;


Visto il parere favorevole formulato sulla presente proposta di provvedimento ai sensi dell’art. 49 del Dlgs 267/2000 di regolarità tecnica, espresso dal Responsabile del Servizio interessato;


Con voti unanimi, palesemente espressi


DELIBERA


1. di modificare quanto contenuto nella succitata deliberazione, limitatamente alla parte riguardante l' inserimento nell' elenco dei toponimi di riserva del nome "Cutro" ed utilizzare la seguente dicitura:



"CITTA' DI CUTRO"
(città della Calabria)


2. di dare mandato al Dirigente dell’Ufficio Toponomastica di richiedere al Ministero degli Interni tramite la locale Prefettura l’autorizzazione all’uso del nominativo di "città di Cutro" - (città della Calabria) giusta l’art. 1 della Legge 23/06/1927 n. 1188.


Letto, approvato e sottoscritto.



IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO GENERALE

lunedì 20 luglio 2009

VIALE CITTA' DI CUTRO

Senza dubbio il legame tra Reggio Emilia e la città di Cutro è molto stretto.
Dapprima alcuni candidati a sindaco di Reggio (escluso Angelo Alessandri) sono andati in campagna elettorale a fare proselitismi a Cutro, ed ora l’intitolazione della via alla città di Cutro.
I rapporti con la comunità cutrese devono essere chiari e basati sulla trasparenza ed il rispetto, ma non ritengo che con la mera intitolazione di una via si possano dare segnali chiari e precisi in questo indirizzo.
Non è mia intenzione mancare di rispetto alla comunità cutrese di Reggio Emilia, ma la scelta di dedicare quella via la trovo inopportuno.
Sicuramente sarebbe stato più opportuno intitolare la via che rappresenta uno degli accessi alla città provenendo dall’autostrada come via “dei reggiani”, anche per rivendicare le nostre origini ed i caratteri identificativi della nostra comunità.
Un’ottima occasione persa.

domenica 19 luglio 2009

INTERROGAZIONE SUL SAGRATO DELLA PARROCCHIA DI SAN FRANCESCO

Pubblico il testo dell'interrogazione firmata, oltre che da me, anche da Gianluca Vinci e Zefferino Irali.

I sottoscritti consiglieri comunali
P R E M E S S O C H E
Nel progetto di rifacimento di piazza Martiri del 7 luglio era stato preso l’impegno, dall’amministrazione comunale, di accollarsi gli oneri relativi alla sistemazione del sagrato della Parrocchia di San Francesco;
Da informazioni assunte risulta come detti lavori in realtà non sono ultimati
con la presente INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I N T E R R O G A
il Sindaco e la Giunta affinché riferisca:
- circa lo stato di avanzamento dei lavori di sistemazione del sagrato della Parrocchia di San Francesco;
- quando sarà la data di ultimazione dei lavori;
- quale sarà la spesa a carico del Comune di Reggio Emilia

lunedì 13 luglio 2009

VIOLENZA IN VIA TURRI

Mi chiedo se i fatti di cronaca di ieri facciano parte di quella che il Sindaco da definito una pericolosa caricatura della Lega Nord.
A Del Rio è andata bene, ma per Reggio non va’ bene, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza della città.
Nascondere la testa sotto la sabbia è certamente più pericoloso, soprattutto se a farlo è chi deve istituzionalmente amministrare una città.
E’ sbagliato catalogare l’episodio di violenza di via Turri accaduto ieri come un mero fatto di cronaca, non bisogna sottovalutare le ripercussioni di carattere sociale che questo ha.
Ci sono culture che hanno opinioni diverse rispetto ai diritti umani, a quelli delle donne, a quelli dei bambini.
Dopo anni si rivede il delitto d’onore, un delitto che come vittima non ha solo la persona in quanto tale, ma anche la visione della donna che viene vista come un oggetto da difendere a tutti i costi, anche a prezzo della vita.
Il rispetto della persona umana in quanto tale non appartiene a tutti, e chi viene in Italia e a Reggio Emilia deve sapere che la nostra comunità ha come primo punto il rispetto dell’uomo, altrimenti qua non c’è posto per lui.
I primi passi di questa Giunta non sono stati di certo felici, soprattutto per quanto riguarda il contrasto all’avanzo del degrado urbano e le politiche di gestione dell’immigrazione.
La volontà di supportare il diritto di voto degli stranieri, e politiche sociali insufficienti sono i due punti di principali critiche alle linee programmatiche di questa Giunta.
Mi auguro che Del Rio metta da parte l’orgoglio, accetti qualche buon consiglio dalla Lega Nord, e ripensi in fretta alle linee guida del suo mandato che, qualora venissero attuate, porterebbero Reggio ad inevitabili scontri sociali.