venerdì 30 settembre 2011

DELRIO VUOLE REGALARE LA CITTADINANZA ITALIANA

Delrio e la sinistra vogliono regalare non solo la cittadinanza, ma l'intero Paese agli extracomunitari, dandoglielo "chiavi in mano" omaggiandoli del diritto di voto. Una sinistra che a livello locale, quanto a quello nazionale, non sa più a che santo votarsi, e che non ha altra proposta se non quella ideologica e populista, di attribuire il diritto di voto a chi é residente in Italia. Dopo gli enormi danni fatti con la legge Turco-Napolitano, ci riprovano con due proposte di legge di iniziativa popolare i cui effetti, se approvata, sarebbero deleteri per la nostra democrazia. Un centro sinistra allo sbando che rievoca azioni politiche bocciati, oltre che dalla storia, anche e soprattutto da buon senso. É giusto che i cittadini sappiano che, firmando per le proposte di legge popolare della sinistra, rinunciano definitivamente ad essere padroni a casa loro, e che regalano all'invasore straniero quel Paese per cui i nostri padri ed i nostri nonni hanno combattuto e sono morti per rendere libero.

lunedì 26 settembre 2011

PIDOCCHI ALL’ASILO DIANA: INVECE CHE RAGIONARE DI FONDAZIONI E DI ASSETTI SOCIETARI, SAREBBE MEGLIO CHE IL PD PENSASSE ALLA SALUTE DEI BAMBINI

Invece che pensare a fondazioni ed assetti societari, sarebbe meglio che l’amministrazione comunale ed il PD che la regge pensasse di più alla salute dei bambini. Appena una settimana fa si parlava in Consiglio Comunale del modello reggiano di asili, visti come i migliori del mondo. Non so se tra il know how da esportare ci sia anche quello legato alla prevenzione ed all’igiene delle strutture. Pare evidente come l’uso promiscuo di lenzuola, coperte e cuscini sia un ottimo viatico per una epidemia di pediculosi, così come pare altrettanto ovvio come occorrano frequenti controlli per garantire la sicurezza dei bambini e delle strutture. Scarse procedure di controllo e pessime abitudini comportamentali sono la causa principale della diffusione dei pidocchi, e di queste mancanze il Comune ne è responsabile. D’altra parte sono decenni che prima di campi estivi e viaggi organizzati, i bambini vengono accuratamente visitati al fine di evitare casi di pidocchi. Siamo di fronte ad una carenza grave quanto grossolana, per questo motivo ho presentato un’interpellanza al fine di approfondire i temi legati a questa incresciosa vicenda. Occorre che il Comune e gli amministratori ritornino con i piedi per terra, e invece di andare alla ricerca di “sperimentazioni” e di modelli educativi strampalati, pensino all’abc dell’organizzazione di un asilo : prima di tutto la salute dei bambini e la pulizia dei locali.

INTERPELLANZA SUI CASI DI PIDOCCHI ALL'ASILO COMUNALE DIANA

PREMESSO CHE Da notizie di stampa si apprende come presso gli asili comunali, tra cui il Diana, si siano riscontrati alcuni casi (una decina) di pediculosi (pidocchi) RITENUTO CHE È obbligo del Comune quello di prevenire, prima ancora di combattere, il verificarsi di contagio di pidocchi Con la presente INTERPELLANZA Interpella il Sindaco e la Giunta per sapere: 1. Quanti casi di pediculosi si sono verificati all’interno degli asili comunali; 2. Quali sono le precauzioni prese per evitare il contagio; 3. Se sono previsti controlli periodici sui bambini al fine di evitare qualsiasi tipo di contagio; 4. Se sono previste azioni al fine di evitare un uso promiscuo di coperte, cuscini e lenzuola; 5. Quali sono le procedura per il lavaggio e l’igienizzazione di coperte, cuscini e lenzuola destinati ai bambini 6. Quali azioni sono previste al fine di arginare e combattere i casi di pediculosi. Avv. Matteo Iotti

giovedì 22 settembre 2011

REGGIO CHILDREN: NON C'è PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. In Consiglio Comunale si discuteva del numero dei componenti e del relativo emolumento del cda di Reggio Children, come Lega Nord proponevamo un numero massimo di tre con un emolumento che non superasse il valore del gettone dei consiglieri comunali, il PD ha votato contro. Lo strampalato intervento del consigliere Capelli rende la dovuta chiarezza sulla doppiezza politica del PD.   Infatti se si discute di ridurre i costi della politica locale, il PD sostiene che la democrazia ha un costo e che non si deve tornare al Podestà: se invece si tratta di società partecipate dal comune va bene invece che a guidarle sia un Amministratore Unico.  Eppure la questione politca relativa ai costi delle società partecipate, non è infatti legata all'esistenza di un consiglio di amministrazione ridotto di numero, ma possibilmente plurale, con un compenso alrettanto ridotto, la questione da affrontare e risolvere è la prolificazione di società ed enti pubblici inutili. Se poi come abbiamo fatto, si chiede di limitare gli emolumenti agli amministratori delle partecipate ad un valore che non superi quello del gettone dei consiglieri comunali, il PD è altrettanto in disaccordo perchè, dicono i "Democratici", gli amministratori di Reggio Children percepiscono 25 euro a presenza. Se da un lato i consiglieri del PD dimostrano di non avere nemmeno letto la nostra proposta che non aumentava assolutamente nulla, ma tendeva a porre un limite massimo, dall'altro dovrebbero spiegare se quanto percepiscono i consiglieri di amministrazione di Reggio Children è dignitoso o no. Infatti pochi giorni fa il capogruppo del PD si è scagliato contro la proposta di dimezzare per un anno il gettone dei consiglieri comunali ritenendola una proposta non dignitosa: il PD ha due metri per misurare la dignità del lavoro? Il fatto è che il PD reggiano presenta una concezione culturale da piccola casta: chi parla di guadagno, come ha fatto qualche consigliere del PD o chi non è disposto a partire da sè per dare un segnale anche provocatorio alla cittadinanza, come sta facendo quasi la totalità del gruppo PD, dimostra che dal pubblico vuole solo prendere.

mercoledì 21 settembre 2011

Reggio Children, Delrio e PD tirano a campare.

La concreta impressione politica che si ricava dietro tanta pomposa poesia da parte del Sindaco e del PD, sull’operazione di creazione della Fondazione Reggio Children e l’incorporazione di Reggio Nel Mondo srl nella società sempre del Comune Reggio Children srl, è che vi sia solo il tentativo di tirare a campare. Infatti la performance degli ultimi cinque anni tanto di Reggio Nel Mondo che di Reggio Children non è per nulla positiva, avendo registrato uno sproporzionato aumento dei costi per il personale e perdite, che negli ultimi cinque anni hanno toccato per Reggio Children srl la somma di quasi 520.000 euro. Per questo lo scorso anno anche Delrio sosteneva davanti al Consiglio di Amministrazione di Reggio Children srl che “è assolutamente necessario fare il possibile per sviluppare un piano industriale che permetta di aumentare i ricavi e per questo bisogna riuscire ad avere introiti indipendenti dalle attività” poiché “le attività in campo non sono sufficienti per coprire i costi”. Ecco allora la riduzione ad una delle due società e la creazione della Fondazione Reggio Children, ove i quattro soggetti internazionali garantiranno per i prossimi tre anni 180.000 euro di entrate. Del piano industriale auspicato dal Sindaco non vi è traccia e delle prospettive nemmeno. Restano invece diverse perplessità. In primo luogo per gli altri soci di Reggio Children srl che sono stati invitati ad aderire alla Fondazione conferendo le proprie quote: siamo sicuri che dalla Fondazione Manodori (che detiene il 21,25% della società) all’ultimo dei piccoli soci, siano tutti disposti a rinunciare al proprio patrimonio in seno alla società per aderire invece ad un soggetto, la Fondazione, in cui per altro sarebbero tenuti a conferimenti annuali? Per altro dopo che molti hanno aderito nel 2006 all’aumento di capitale della società? Risulta poi politicamente imbarazzante ed inspiegata la situazione creatasi con il disimpegno della Camera di Commercio, che non ha ritienuto strategico per le imprese una sua partecipazione alla società. Se come sostiene Delrio nel mondo c’è chi ci chiede asili chiavi in mano, tanto che Reggio Children srl dovrebbe essere lo strumento per aderire a bandi ed appalti di gestione e costruzione di asili, perché il nostro sistema imprenditoriale ne sta fuori? Non è all’altezza degli standard di Reggio Children? Non ritiene Reggio Children un veicolo di promozione del territorio e delle eccellenze reggiane, come invece riportato nella delibera approvata ieri? L’operazione politica del PD quindi appare come il tentativo di mettere in sicurezza il “carrozzone” politico-istituzionale creatosi attorno agli asili e a Reggio Children almeno fino al 2014. Ma in prospettiva se questo non riuscirà né a mantenersi né tanto meno a portare benefici economici al costoso sistema degli asili comunali a cosa serve? Non bisogna infatti dimenticare che gli “asili più belli del mondo” assorbono ben il 16,6% delle risorse del bilancio comunale (23 i milioni trasferiti dal Comune all’Istituzione con costi aumentati del 24,7% da quando Delrio è Sindaco), senza contare il peso delle rette sulle famiglie.

FONDAZIONE REGGIO CHILDREN: LA MAGGIORANZA NON VUOLE EVITARE GLI SPRECHI

venerdì 16 settembre 2011

PD IPOCRITA, LA LEGA NORD DA L'ESEMPIO

I cittadini che si sono recati ieri all’anagrafe non hanno mai visto tanti politici tutti assieme, solo che la patetica comparsata del Sindaco Delrio accompagnato dal codazzo dei suoi sodali non era finalizzata a verificare l’efficienza del servizio, ma ad una sterile propaganda antigovernativa. Con quale coraggio un Sindaco del PD che spreca 650mila euro per comprare fotografie, che ha creato un buco di 3 milioni in Rete, che spende annualmente quasi 400mila euro per i nomadi e circa 130mila per lo sportello immigrati, solo per fare pochi esempi, si erge a paladino dell’efficienza di una politica amministrativa che invece avrebbe bisogno di un’ulteriore analisi delle spese inutili e superflue ? Che credibilità può avere un Sindaco la cui preoccupazione è spendere i 90 milioni di euro in cassa, quando il Comune di Reggio ha 140 milioni di euro di debiti ? Un Sindaco che si sta progressivamente disinteressando della città per crearsi una carriera politica nazionale partendo proprio dall’Anci, per la cui presidenza Delrio sarebbe pronto ad avere l’appoggio anche dalla Lega Nord che tanto disprezza… Il PD è il partito della spesa pubblica e d’altronde è il degno erede di chi, PCI e DC, ha creato il gigantesco debito pubblico italiano. Il PD come al solito predica bene e razzola male. Persino il Presidente della Repubblica, carica che non dovrebbe essere retribuita specie per chi è stato in parlamento per 50 anni, ha sentito la necessità di rinunciare all’aumento dello stipendio: a Reggio il PD dice di no. Il Sindaco non vuole dimezzare la Giunta di fantasmi creata a sua immagine e somiglianza, mentre i Consiglieri del PD non vogliono dare nessun esempio ai cittadini. Eppure se, come sostiene il Segretario provinciale del PD, i consiglieri del suo partito vivono del proprio lavoro, per cui i 70 euro lordi di gettone non prefigurano una casta, allora a maggior ragione non dovrebbero avere problemi a compiere un gesto simbolico e volendo anche provocatorio, ossia quello di rinunciare per tutto il 2012 al 50% dei gettoni di presenza. Come il Presidente della Circoscrizione Città Storica, anche il nostro Gruppo, in coerenza con quanto sostenuto in Consiglio comunale, si rende quindi disponibile a dare seguito al contenuto della mozione bocciata lunedì dal PD, decurtando volontariamente del 50% i nostri gettoni di presenza: ci aspettiamo che il nostro esempio sia seguito dagli altri Gruppi a partire da chi come noi ha votato quella mozione.

domenica 4 settembre 2011

INFORMAZIONE DI REGGIO 04.09.2011