martedì 31 marzo 2009

AREA ANTISTANTE IL MAURIZIANO, IL DEGRADO AVANZA


Occorre procedere urgentemente ad una riqualificazione dell’area di fronte al Mauriziano.
I locali dell’ex “segnali di fumo”, chiusi da tempo, sono lasciati in stato di abbandono e sono diventati, verosimilmente, rifugio di senzatetto e sbandati.
La mattina non è difficile trovare, nell’aera industriale circostante, i resti dei bivacchi notturni e le siringhe lasciate da qualche tossicodipendente che, approfitta dell’isolamento della zona per fare le sue attività.
La vicinanza della Villetta Svizzera ed il fatto che la zona è abbastanza isolata, fanno in modo che tossicodipendenti e sbandati la scelgano per i loro traffici.
La recinzione che delimita il perimetro dell’edificio è stata forzata in modo da consentire il passaggio, e da informazioni assunte il locale è tornato teatro di attività anche illecite.
All’indomani dell’incendio doloso dell’ex “segnali di fumo” presentai una ordine del giorno, peraltro respinto dalla maggioranza, con il quale chiedevo di sollecitare il Sindaco al fine di adottare tutti gli strumenti per riqualificare l’area e mettere il locale in questione in sicurezza.
Adesso la situazione sta lentamente tornando come prima nell’indifferenza di questa amministrazione.
Riqualificare quella zona vuol dire contribuire a riqualificare anche il Mauriziano ed il suo parco.
E’ quantomeno un decennio che l’Amministrazione cerca, senza risultati, di restituire il Mauriziano ed il suo parco alla città.
Per fare questo occorre pensare, oltre ad attività culturali adeguate, a riqualificare la zona adiacente, per far sentire sicure le persone che decidono di frequentare questo importante sito storico.

lunedì 30 marzo 2009

ANCORA PERICOLOSE BUCHE IN VIA MATTEOTTI


Le vie della città diventano sempre di più simili ad una groviera.
Sono passati mesi dalle precipitazioni nevose e la situazione delle strade non è migliorata, ma anzi nuovi crateri si aprono per la città.
È il caso di quello di via Matteotti, di fronte allo stadio Mirabello.
Le dimensioni della buca rendono la strada veramente pericolosa, soprattutto per biciclette e ciclomotori.
La situazione di numerose strade è veramente critica, con notevoli problemi per la sicurezza stradale.
Credo che l’Amministrazione Comunale dovrebbe innanzitutto procedere celermente a “sistemare” le strade più critiche, ed in seconda battuta si dovrebbe controllare meglio circa la qualità dei lavori di asfaltatura.
Le buche per le strade sono un problema cronico della città di Reggio Emilia, forse occorrerebbe una maggiore attenzione nell’esecuzione dei lavori e, soprattutto, un effettivo controllo circa la qualità dei lavori eseguiti.
L’Amministrazione Delrio non è mai stata molto attenta nei controlli dell’esecuzione dei lavori pubblici, tanto alla fine i denari sono quelli dei reggiani.

domenica 29 marzo 2009

VIA SCARUFFI, GIUNTA PASTICCIONA (intervento fatto con il Consigliere Comunale LN Giacomo Giovannini)


L'apertura di via Scaruffi su via Gattalupa è un fatto che preoccupa molto i residenti.

Fino ad oggi l'unica uscita del quartiere di via Scaruffi è quella sulla via Emilia passando da via Pascarella, una strada stretta che avrebbe bisogno di interventi di manutenzone per miglorarne la percorribilità e soprattutto l'illuminazione.

Le scelte di piano fatte dal Comune hanno portato in via Scaruffi nuove abitazioni, con la conseguente previsione di saturazione del collegamento con la via Emilia una volta che i nuovi edifici saranno pronti.

Il timore dei residenti di via Scaruffi è quello che, una volta aperto il collegamento con via Gattalupa, molti automobilisti utilizzino la via nella quale risiedono e via Pascarella per raggiungere rapidamente la via Emilia, al contrario degli studi dell'Assessorato alla mobilità negherebbero tale possibilità.

Ciò nonostante per realizzare questo collegamento viario è stato anche "asfaltato" una parte del parco che con fatica gli abitanti della zona avevano ottenuto, con un costo di circa 80.000 euro ritenuto da molti abitanti eccessivo e non giustificato.

Questa scelta ha comportato inoltre lo spostamento dei giochi per i bambini in una zona già occupata da una ex cava di argilla che, ad ogni temporale, viene letteralmente allagata.

Ancora una volta la Giunta Delrio si dimostra sorda verso i cittadini e le loro esigenze.

giovedì 26 marzo 2009

VIA OLIMPIA - NONOSTANTE I CITY ANGELS, LA SITUAZIONE RIMANE INVARIATA -


Non basta una ritinteggiata ad un portico e la sistemazione di un’aiuola a risolvere il problema di via Melato e di via Olimpia.
Così come il mercatino dell’usato fatto una volta ogni tre mesi non presidia in modo sistematico la zona della polveriera.
Da quando si sono insediati nella zona, l’attività dei City Angels è stata impalpabile. Nei pressi della sede continua ad esserci lo sporco e le stesse attività di prima.
Le foto che invio nuovamente sono state scattate proprio sotto la sede dei City Angels, e sono la prova provata del fatto che la sera la zona diventa terra di nessuno.
Dal punto di vista dei controlli è stato fatto pochissimo, e lentamente la situazione sta tornando come prima.
D’altra parte questo è quello che succede se da parte dell’Amministrazione si è impegnati a tinteggiare un portico e fare le aiuole piuttosto che adottare i nuovi strumenti a disposizione dei sindaci per contrastare la criminalità.
Pochi giorni fa un esposto del comitato, corredato da fotografie simili a quelle scattate da me, denunciava la presenza di fenomeni in aumento legati allo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti.
Trascorsa una settimana da quell’esposto non si vedono segnali di miglioramento nella zona, ma nei commenti del comitato si legge una via Olimpia più vivibile coi City Angels.
La verità è che nulla è cambiato, e che la sede dei City Angels non è un intervento in grado di portare più sicurezza e meno degrado nella zona.
Occorre che la nuova amministrazione, contrariamente a quanto fatto da Delrio e Corradini, prenda coscienza dei problemi e che si decida ad utilizzare gli strumenti che il ministro Maroni e la Carta di Parma le hanno dato.

mercoledì 25 marzo 2009

PALESTRA SCUOLA CA' BIANCA - UN PROGETTO INSUFFICIENTE -


Nel Consiglio di Circoscrizione di stasera affronteremo il tema degli spogliatoi della palestra nel plesso scolastico di Cà Bianca.
Un intervento che aspettavamo da anni.
Il progetto, purtroppo, è assolutamente inadeguato alla struttura ed insufficiente, e pertanto troverà il mio voto contrario.
Le dimensioni degli spogliatoi sono molto ridotte, uno di 14 e l’altro di 16 mq. Dimensioni che possono essere accettabili per le società sportive ma che, per quanto riguarda le necessità di una classe, sono assolutamente insufficienti.
Considerato che gli spogliatoi verranno realizzati all’interno di una struttura che verrà fatta ex novo per l’occasione, ritengo che si possa costruire la nuova struttura in modo da rispondere in modo migliore alle necessità dei bambini e degli studenti.
Da un corridoio che fiancheggia la palestra è prevista la realizzazione di una tribuna dalle modeste dimensioni.
Le dimensioni ridotte non consentono un adeguato accesso per i disabili, che si troverebbero a doversi fermare su un pianerottolo (dietro ad una balaustra) invece che proseguire verso le tribune stesse.
Progettando le tribune in maniera leggermente diversa possono crearsi quegli spazi necessari per permettere anche ai disabili e a chi è in carrozzina di poter seguire le competizioni sportive che si svolgono in palestra.
Un progetto fatto su misura delle necessità della società sportiva che lo ha in gestione, e che dimentica i bisogni delle scuole.
Visto che la palestra è dentro ad un plesso scolastico, la precedenza nella progettazione doveva essere data ai bambini ed agli studenti.

martedì 24 marzo 2009

IN VIA OLIMPIA SOLO CHIACCHIERE... ED IL DEGRADO AUMENTA




La situazione in via Olimpia continua ad essere presa sotto gamba dall’amministrazione e, giorno dopo giorno, peggiora.
Dall’assessore Corradini sono state spese molte parole ma, dal punto di vista dei fatti, si è visto ben poco.
La zona nei pressi dell’ex palestra Winner versa in un abbandono preoccupante. Passando durante il giorno sono visibili in modo ben chiaro i segni dei bivacchi notturni e delle attività non sempre lecite che vengono fatte nella zona.
Capita spesso durante il giorno di vedere le aiuole utilizzate impropriamente come gabinetti.
La pulizia dell’aera non viene eseguita regolarmente né da parte dei proprietari dell’area né da parte di Enia.
La sede cittadina dei City Angel, che si è insediata proprio nei locali dell’ex palestra, non ha dato gli effetti sperati, ed il degrado continua progressivamente ad avanzare.
Lo stesso campo da calcio comunale, in gestione alla società Fides, si trova in un contesto border line, che sicuramente non è il luogo ideale dove far crescere i bambini.
Per riqualificare la zona e ridonarla ai reggiani, occorre che da parte del Comune vi sia un intervento strutturato che porti in tempi rapidi una maggior “vita” della zona.
Soprattutto il tratto di via Olimpia vicino al cavalcavia rappresenta una zona buia che nelle ore notturna diventa facilmente “terra di nessuno”.
Nelle vicinanze ci sono gelaterie, la parrocchia, il campo di marte. Occorre che venga studiato un progetto che metta in connessione sicura questi poli di attrazione delle persone, e che possa permettere alle famiglie di via Melato e via Olimpia di mandare i bambini in parrocchia ed in gelateria con percorsi sicuri.

sabato 21 marzo 2009

ANCHE NELLA VI° CIRCOSCRIZIONE MANCA IL NUMERO LEGALE SULLA NUOVA DELIMITAZIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI


Anche il Consiglio della VI° Circoscrizione per discutere la nuova delimitazione territoriale delle Circoscrizioni non si è tenuto per la mancanza del numero legale.
La Lega Nord e la Lista Baldi non hanno risposto all’appello per l’inizio della seduta, facendo in modo che non si arrivasse al quorum minimo di 10 consiglieri per l’inizio del consiglio.
Le numerose difficoltà in seno alla maggioranza hanno fatto si che anche il consiglio già fissato per stamattina (sabato) non si tenesse, sempre per lo stesso motivo.
Il motivo per l’urgenza era dato dal fatto che lunedì p.v. è prevista la discussione sul punto da parte del Consiglio Comunale di Reggio Emilia.
Il parere delle Circoscrizioni è obbligatorio ma non vincolante. Pare singolare che le Circoscrizioni interessate maggiormente dal questo progetto non abbiano avuto modo di discutere e di esprimere il necessario parere.
Mi auguro che il Consiglio Comunale soprassieda dall’esprimere il parere, in attesa che dalle Circoscrizioni venga legittimamente affrontata la discussione sul punto.
La vicenda mette a nudo le fratture in seno alla maggioranza. Frazioni legate sia a questioni correntizie interne che, probabilmente, a dubbi circa la bontà della divisione territoriale proposta dalla Giunta.
Sicuramente l’Amministrazione Delrio si sta dimostrando giorno dopo giorno sempre più inadeguata a guidare la città di Reggio Emilia.
Arroganza e inconcludenza sono le caratteristiche principali dell’atteggiamento tenuto dalla Giunta nell’affrontare il tema delle Circoscrizioni.
Per fortuna la fine della consigliatura si avvicina. Toccherà ai reggiani, dopo aver visto i pasticci della Giunta Delrio, a scegliere da chi farsi amministrare per i prossimi cinque anni.

giovedì 19 marzo 2009

LA VENDETTA DELLA GIUNTA - IL NUOVO ASSETTO DELLE CIRCOSCRIZIONI -


Puntualmente la vendetta della Giunta è arrivata. Hanno fatto male i conti, si sono sbagliati, ed adesso pretendono di “vendicarsi” con un’operazione che stravolge le decisioni che nel tempo i cittadini di Reggio Emilia hanno sempre assunto democraticamente.
La sinistra è minoranza nel centro storico, non riescono a conquistare la maggioranza dei voti alle elezioni e pur di vincere accorpano la Circoscrizione centro storico con la Circoscrizione Est.
Sono stati numerosi negli anni i tentativi di modificare i confini della Circoscrizione centro storico tendenti a stravolgere il risultato elettorale, ma questa manovra che manifesta il disprezzo per il voto degli elettori è stata respinta fino ad adesso.
Si tratta di una vera e propria manipolazione del voto degli elettori che non ammette giustificazioni.
Volendo andare oltre questo grave aspetto ed entrando nel merito della proposta della Giunta, ritengo che questa sia decisamente peggiore rispetto a quella presentata dalle opposizioni.
Accorpando il centro storico con la circoscrizione est si uniscono due realtà territoriali completamente diverse che hanno in comune ben poco.
Scelta decisamente migliore è quella di accorpare territori della zona nord con quelli della circoscrizione est. Nonostante la notevole estensione territoriale, la Circoscrizione così come delineata avrebbe un ambito omogeneo e con problematiche simili.
Un fattore che renderebbe migliore la gestione del territorio.
Una divisione in 4 Circoscrizioni provvisoria, da rivedere in seguito al prossimo censimento. Un modo di fare politica miope e che ha come unico obiettivo quello di modificare artificiosamente il voto dei reggiani.
Manca una politica di medio e lungo periodo, che tenda veramente a razionalizzare spese e servizi per un miglior funzionamento della “macchina pubblica”.
Basti pensare che in un momento di accorpamento delle Circoscrizioni invece che utilizzare le sedi esistenti, nell’ultimo bilancio vengono stanziati € 400.000 per l’immobile per gli uffici della IV Circoscrizione, spesa che poteva essere evitata utilizzando gli uffici presenti. Un evidente spreco di denaro pubblico!!!
Questo in spregio dell’intento di razionalizzare e ridurre i costi dell’ente pubblico nei suoi enti periferici contenuto del nuovo riordino e riduzione delle Circoscrizioni.
Sarebbe bastato sin dall’inizio rispettare le leggi esistenti ed il Testo Unico degli Enti Locali. L’arroganza di questa amministrazione ha trovato un limite naturale ed invalicabile nelle leggi e nel loro rispetto

martedì 17 marzo 2009

ACCOLTELLAMENTO IN VIA ERITREA


Oltre alle considerazioni legate alla mancata sicurezza della zona della stazione, i fatti di ieri pomeriggio rappresentano la prova provata dei fallimenti sotto il profilo della sicurezza e della socialità dell’attività di questa amministrazione.
Sabato in conferenza stampa abbiamo rilevato le false risposte date dall’amministrazione alle istanze di sicurezza e di integrazione dei cittadini, e puntualmente i fatti purtroppo ci danno ragione.
Lo testimonia l’omertà ed i silenzi legati all’accoltellamento.
La vittima restia a denunciare l’accaduto e a darne i dettagli. Un fatto avvenuto in pieno giorno in una zona frequentata da molte persone, anche di origine cinese, come ho potuto constatare personalmente dopo poco più di un’ora dallo svolgimento dei fatti.
Nessuno ha visto, nessuno parla. Un’omertà degna dei più malfamati rioni napoletani.
Occorre un cambio di direzione rispetto alle politiche sociali nella zona, riaffermando in primis le regole ed i precetti della costituzione e del codice penale.
Si deve partire dalla centralità della persona e dal diritto alla libertà e dell’incolumità personale.
Diritti che probabilmente non sono nemmeno conosciuti dalle numerose persone straniere che vivono nella nostra città.
Sono fatti che destano un notevole allarme sociale soprattutto quando accadono di giorno, alla luce del sole.
Mi auguro che l’impegno delle forze dell’ordine di assicurare i responsabili alla giustizia vada a buon fine.
Così come mi auguro che questi fatti facciano aprire gli occhi non solo a questa ma anche alla prossima amministrazione comunale, per fare in modo che vengano promossi più incisivi interventi sociali volti alla sicurezza ed all’integrazione, che abbiano come primo punto il rispetto delle regole.

sabato 14 marzo 2009

CONFERENZA STAMPA SICUREZZA - LA ZONA DELLA STAZIONE -

Grandi celebrazioni per l’anniversario del “patto per la convivenza, le regole, la responsabilità in zona stazione”. Un documento vuoto di effetti pratici e che è servito in un’ottica meramente elettoralistica.
Un “progetto” che parte da un approccio sbagliato al tema della convivenza e dell’integrazione in zona stazione che, invece che rivendicare le nostre radici, non ha saputo fare di meglio che prendere in prestito un proverbio africano come mission del patto.
Occorre ricordare che proprio il “patto per la convivenza, le regole, la responsabilità in zona stazione” prevede al suo interno l’obiettivo del Comune di “sostenere processi d’inclusione che prevedano la rappresentanza politica delle persone residenti di origine straniera cominciando dalla rappresentanza nelle Circoscrizioni […]”.
Un patto che se venisse realizzato completamente porterebbe alla perdita, da parte dei reggiani, della possibilità di decidere a casa loro. Sarebbe l’inizio della colonizzazione di Reggio Emilia.
Nel report di un’anno di vita del patto della stazione viene sottolineato il presidio costante da parte della Polizia Municipale nella zona della stazione durante le ore diurne.
Non ci sono dati specifici relativi ai controlli circa le identità personali, che è un’attività fondamentale per il controllo e la repressione del fenomeno delle situazioni di clandestinità.
La Polizia Municipale dovrebbe incrementare questo tipo di controlli, al fine di rendere presidiata meglio la zona della stazione.
Gli unici dati disponibili sono quelli relativi al “tavolo interforze”, che comunque ha proceduto a controllare 921 persone, meno di tre al giorno.
Si tratta di un’azione dai risultati insoddisfacenti, se consideriamo l’alto numero di immigrazione nella zona.
Viene presa a pretesto la sicurezza del quartiere per giustificare gli ennesimi make up estetici alla piazza della stazione e delle vie limitrofe. Questo non basta.
Anche dal punto di vista delle previsioni urbanistiche ci sono delle scelte totalmente sbagliate.
Nel PSC, per quanto riguarda l’ambito strategico di via Turri e della stazione ferroviaria le strategie del Comune non fanno altro che acuire i problemi.
In una zona densamente abitata viene prevista l’ulteriore possibilità di costruire invece che dare la priorità alla riqualificazione.
Il sistema SIT (sistema informatizzato per la raccolta dei dati), presentato alla Prefetture e forze dell’ordine il 22 ottobre 2008, non ha ancora prodotto risultati apprezzabili in materia di contrasto ai fenomeni di irregolarità all’interno delle abitazioni date in affitto.
Nei condomini di via Turri e non solo, sono sempre più frequenti le situazioni di chi non paga le spese condominiali e quelle relative all’acqua. Questo crea notevoli disagi alle famiglie oneste e che pagano regolarmente.
Mentre il Sindaco e la Giunta si lodano con risultati fittizi, ho ricevuto numerose segnalazioni di prostitute di origine cinese in via Sani, e numerosi segnali che indicano che il degrado e la delinquenza stanno mettendo radici sempre più profonde nella zona della stazione.

mercoledì 11 marzo 2009

DISASTRI URBANISTICI: L'APERTURA DI VIA SCARUFFI


L’apertura di via Scaruffi su via Gattalupa è un fatto che preoccupa molto i residenti.
Fino ad oggi l’unica uscita del quartiere di via Scaruffi è quella sulla via Emilia passando da via Pascarella, una strada stretta che avrebbe bisogno di interventi di manutenzione e per migliorarne la percorribilità e soprattutto l’illuminazione.
Le scelte di piano fatte dall’amministrazione comunale hanno portato in via Scaruffi nuove abitazioni, con la conseguente previsione di saturazione del collegamento con la via Emilia una volta che i nuovi edifici saranno pronti.
Il timore dei residenti di via Scaruffi è quello che, una volta aperto il collegamento (che già esiste) con via Gattalupa, molti automobilisti utilizzino la via nella quale risiedono e via Pascarella per raggiungere rapidamente la via Emilia.
Per fare questo collegamento viario è stato “asfaltato” una parte del parco che con fatica gli abitanti della zona hanno ottenuto.
I giochi per i bambini sono stati messi nella zona di una ex cava di argilla che, ad ogni temporale, vengono letteralmente allagati dall’acqua piovana.
L’apertura di via Scaruffi su via Gattalupa è già completamente realizzata, ed a interrompere la circolazione di sono delle reti da cantiere.
Per fare in modo che detto collegamento viario rappresenti un servizio ai residenti del quartiere, e per evitare che i timori degli stessi di un utilizzo della via come scorciatoia per la via Emilia, un suggerimento è quello di aprirla istituendo un senso unico che vieti, alle auto che vengono da via Gattalupa, di entrare nel quartiere.
Questa soluzione rappresenta sicuramente una “pezza” ad un errore di programmazione urbanistica dell’amministrazione comunale, che in questi anni ha dato saggio di una gestione del territorio che ha creato notevoli problemi viabilistici e di convivenza tra le persone.

lunedì 9 marzo 2009

PRESIDENTI DI CIRCOSCRIZIONE E PSC - DOCUMENTO INOPPORTUNO -

Presidenti di Circoscrizione e responsabili delle commissioni territorio firmano un documento con il quale chiedono l’adozione immediata del PSC nonostante anche all’ultimo Consiglio, dai banchi della maggioranza è venuta la richiesta di portare il nuovo strumento urbanistico nelle ville e nei quartieri.
è opportuno che questa fase di divulgazione del piano venga fatta prima dell’adozione del PSC, onde consentire un adeguato momento di studio e comprensione del piano.
Ricordo come in fase di espressione di parere, nella sesta Circoscrizione, in molti avevamo più di una perplessità sulle previsioni di piano in zona stazione, di via Melato e dell’ex polveriera, ma alla fine si è scelto di non procedere a contestazioni formali per aspettare il momento delle “osservazioni”.
In questa situazione, quantomeno per il Presidente e per il responsabile della commissione territorio della 6 Circoscrizione, trovo incoerente la firma di un documento volto ad accelerare i tempi di adozione del nuovo piano urbanistico senza le relative correzioni.
I livelli di partecipazione alla formazione del PSC, giudicati dalla Giunta come “alti”, si sostanziano in una media di 3 incontri per Circoscrizione, includendo in questi le presentazione e l’espressione di parere.
E’ da ricordare come la partecipazione dei cittadini a questi incontri è stata pressoché nulla.
Da qui nasce pertanto la necessità di portare i contenuti del PSC in mezzo alla gente, e quindi l’opportunità di far slittare il momento dell’adozione alla nuova consigliatura.
Lo slittamento dell’adozione consentirebbe al nuovo Consiglio Comunale di prendersi totalmente la responsabilità politica delle scelte di PSC, senza dar la possibilità di scaricare le colpe a chi amministrava precedentemente.
Prima di firmare un documento politico di questi contenuti, i Presidenti ed i responsabili delle Commissioni territorio avrebbero dovuto sottoporre la questione ai Consigli di appartenenza.
L’adesione a questo documento senza una preventiva discussione, rappresenta l’ennesimo atto di arroganza dei Presidenti nei confronti dei Consigli di appartenenza.
Piuttosto che sottoscrivere documenti di dubbia efficacia, sarebbe meglio che i Presidenti di Circoscrizione si battessero per dare più peso e maggiore dignità agli enti che presiedono.

mercoledì 4 marzo 2009

IL DIAVOLO FA LE PENTOLE MA NON I COPERCHI

L’ultima finanziaria del Governo Prodi ha imposto di riparametrare il numero delle Circoscrizioni al numero degli abitanti.
Il Governo di centrosinistra riteneva che questa fosse la strada maestra per risolvere gli sprechi nell’amministrazione pubblica.
La questione del numero delle Circoscrizioni mette a nudo la tendenza di questa amministrazione a fare di testa propria con arroganza, ed avendo la pretesa di poter fare le cose al di sopra di tutto e di tutti.
La volontà del Comune di Reggio Emilia di “fare quello che gli pare” viene però ostacolata da una norma posta da una maggioranza del suo medesimo colore politico.
Delrio, Ferretti, Vecchi, non hanno saputo fare di meglio che addossare l’intera responsabilità al ministero dell’interno, ed al suo attuale responsabile, che non ha fatto altro che interpretare una norma fatta da altri.
Se Delrio e la sua Giunta non avessero dormito sul tema aspettando la fine della legislatura, forse avrebbero avuto il modo ed il tempo di leggere con più attenzione l’ultima finanziaria del Governo Prodi e le altre norme in materia, non arrivando così a questo punto.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Come l’Amministrazione Comunale di Reggio, la sinistra al Governo ha svolto il suo mandato con pressapochismo e spirito ideologico e populistico.
Sia il rischio di ricorsi al TAR che di eventuale annullamento delle elezioni rappresentano un costo che Delrio e la sua Giunta potevano tranquillamente risparmiarci.
Ed intanto il reggiano…. Paga!!