giovedì 22 dicembre 2011

PATTUGLIE DELLA POLIZIA MUNICIPALE UTILIZZATE PER ACCOMPAGNARE IL COMANDANTE DEL CORPO PIUTTOSTO CHE PRESIDIARE IL TERRITORIO


Il giorno 14 dicembre u.s. chiamai la Polizia Municipale di Reggio Emilia in via Pansa perché stavano verificandosi fenomeni legati al consumo ed allo scambio di droga.
La risposta è stata che avrebbero mandato un’auto non appena liberatasi.
Nel frattempo le due persone che stavano svolgendo traffici illeciti hanno potuto dileguarsi impuniti.

La sera dello stesso giorno, alle ore 18,30 presenziavo alla Commissione IV del Comune, riunione alla quale era presente anche il Comandante della Polizia Municipale di Reggio Emilia.

Al termine della riunione, con i consiglieri Giovannini ed Irali, notammo una pattuglia della Polizia Municipale di Reggio sostare in via San Pietro Martire, in attesa di accompagnare il Comandante della Polizia Municipale.

Alla luce dei fatti ritengo giusto presentare un’interpellanza per conoscere innanzi tutto se sia legittimo e previsto che una pattuglia della Polizia Municipale venga utilizzata per un servizio di accompagnamento del Comandante, quando non ci risulta che nessun altro Dirigente goda di un simile trattamento.

Anche qualora fosse legittimo, si tratta di un fatto quantomeno inopportuno, considerato che vi è la cronica mancanza di pattuglie a presidio del territorio, soprattutto nelle ore serali e notturne.

INTERPELLANZA SUL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE RUSSO


PREMESSO CHE

Occorre avere una presenza costante e possibilmente capillare delle pattuglie della Polizia Municipale di Reggio Emilia, anche di quelle in auto e soprattutto nelle ore serali e notturne;

CONSIDERATO CHE

Il comandante della Polizia Municipale dott. Antonio Russo, veniva accompagnato da un’auto della Polizia Municipale di Reggio Emilia, con a bordo 2 agenti, alla riunione della commissione IV del Comune di Reggio Emilia del 14 dicembre u.s, incontro al quale era stato invitato;

RITENUTO CHE

Lo stesso 14 dicembre u.s. l’interpellante consigliere contattava la Polizia Municipale di Reggio Emilia al numero telefonico 0522.4000 al fine di chiedere un intervento in via Pansa, e che la risposta fu che avrebbero mandato un’auto più tardi non appena disponibile

Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto, con la presente

INTERPELLANZA

Si chiede di sapere:
  1. Se è prerogativa del Comandante della Polizia Municipale di Reggio Emila farsi accompagnare da un’auto appartenente al Corpo e da due agenti in servizio, al fine di poter partecipare ad una riunione della Commissione IV del Comune di Reggio Emilia;
  2. In caso di risposta positiva alla precedente domanda, se è opportuno distrarre una pattuglia della Polizia Municipale dal presidio del territorio durante le ore serali, per utilizzarla per servizi di accompagnamento del Comandante del corpo.

mercoledì 14 dicembre 2011

VIA PANSA: QUANDO LO SPACCIO ED IL CONSUMO DI DROGHE AVVIENE ALLA LUCE DEL SOLE


Circa una mezz’oretta fa (verso le ore 14,00), in via Pansa, l’ennesimo episodio degradante si è verificato alla luce del sole.

Due personaggi dal fare sospetto si recavano negli accessi delle uscite di sicurezza dei parcheggi, al riparo da sguardi indiscreti.
Dopo averli osservati per alcuni attimi, e dopo aver visto in modo inequivoco uno di essi “scaldare” qualcosa, chiesi loro cosa stessero facendo.
La risposta fu un classico “stiamo fumando una sigaretta”.

Subito dopo chiamavo la polizia municipale di Reggio, ma durante la chiamata questi due galantuomini, forse allarmati dalle mie domande, se ne andavano.

Pochi istanti dopo andavo a vedere cosa ci fosse in quel luogo, ed oltre ad essere accolti da un odore di urina inconfondibile, risulta evidente come quello sia diventato un rifugio abituale di chi consuma (e presumibilmente commercia) droghe di vario genere.
Occorrono pertanto azioni volte alla prevenzione ed alla repressione di questi fenomeni, in una zona come Via Pansa che dista a pochi passi dal centro scolastico di via Makallè.




Occorre agire subito e con fermezza, per evitare da un lato che il fenomeno di degrado della zona peggiori, e dall’altro per fare in modo che gli studenti che passano da quella zona, possano trovare così facilmente ed alla luce del sole sostanze stupefacenti.

martedì 6 dicembre 2011

PASSEGGIATA PADANA IN VIA TURRI: IL DEGRADO AVANZA, IL COMUNE HA FALLITO ANCORA


Nella serata di ieri sera, ultimato il Consiglio Comunale, ho fatto una passeggiata padana lungo le vie adiacente la stazione e via Turri.

L’esito della passeggiata padana certifica quello che sostengo da anni: le azioni messe in campo dal Comune di Reggio Emilia e dall’assessore Corradini si sono rivelate inutili e soldi buttati al vento.

Il degrado avanza inarrestabile, e gli ingenti investimenti fatti nella zona, dalla riqualificazione di via Turri, alla piazza del Lucchetto, non hanno dato i frutti sperati.


Come testimoniato dalle foto che trasmetto, sono numerosi i segni del degrado, a partire dai rifiuti abbandonati lungo la strada “modello Napoli”.





Dopo anni di letargo Delrio ha capito che il presidio serve, ed in via Secchi cerca di attuarlo, ma quello che alla Giunta Delrio (e all’assessore Corradini) non entra proprio in testa è che non servono “patti” o “ordinanze” relative a vie o zone ristrette della città, ma che serve una lotta al degrado a tutto campo senza giustificare zone d’ombra.

I residenti della zona stazione non meritano di vivere in una zona degradata e in un ghetto, e quando il tandem Delrio e Corradini smetteranno di considerarli cittadini di serie B, inizieranno a fare in modo che anche il quartiere dove vivono sia recuperato dal degrado e dalle dubbie frequentazioni.

INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE


lunedì 5 dicembre 2011

DIRETTA DEL CONSIGLIO COMUNALE VIA TWITTER

Dalle ore 16,00 è possibile seguire la diretta del Consiglio Comunale di Reggio Emilia via twitter e facebook seguendo #comuneRE #leganord #leganordRE

domenica 4 dicembre 2011

AUMENTARE LA SICUREZZA APPLICANDO I PACCHETTI SICUREZZA


Da diversi anni ci occupiamo del problema relativo ai controlli in materia di residenze ed abitabilità degli alloggi, presupposto indispensabile per contrastare per contrastare l’abusivismo ed il degrado causato dal sovraffollamento delle abitazioni.

A seguito di alcune nostre interpellanze consiliari, la Giunta nel 2007 approvò una direttiva in materia di controlli edilizi e tributari, ossia una specifica procedura operativa per l’attuazione di controlli congiunti tra diversi Servizi e Uffici dell’Ente finalizzata ad arginare il fenomeno delle residenze in immobili non classificati ad uso abitativo o privi della dichiarazione di fine lavori e/o del Certificato di conformità edilizia e agibilità, costituendo operativamente un Gruppo di controllo permanente cui compete lo svolgimento dei sopralluoghi e delle attività istruttorie necessarie all’accertamento delle eventuali violazioni e propedeutiche all’avvio delle conseguenti procedure sanzionatorie.

Successivamente, nell’aprile 2009, la Giunta approvò un nuovo protocollo operativo al fine di giungere al completo allineamento dei dati edilizi, toponomastici, tributari, anagrafici e catastali.
Parallelamente, ai fini del rilascio delle residenze, chiedevamo di applicare anche alle unità immobiliari private, i parametri minimi di idoneità degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica: per contro la Giunta sosteneva non esservi alcuna norma nazionale per l’utilizzo di parametri legati alla superficie degli immobili per stabilire il numero delle persone che possono richiedervi la residenza.

Prima nel luglio 2009, poi a fine 2010 il precedente Governo, grazie al lavoro del Ministro Maroni, ha introdotto importanti modifiche normative all’interno dei due Pacchetti sicurezza.

Con il primo Pacchetto sicurezza si introducevano in particolare:
  • la possibilità di dare luogo alla verifica delle condizioni igenico-sanitarie degli immobili in cui viene richiesta una residenza;
  • la riduzione da un anno a sei mesi la cancellazione dall’anagrafe degli stranieri che non ottemperassero alla comunicazione del rinnovo del permesso di soggiorno.
Con il secondo Pacchetto sicurezza sono introdotti in particolare:
  • la delega al Governo per affidare agli Enti locali le procedure di rinnovo dei permessi di soggiorno;
  • l’allontanamento coattivo, per motivi di ordine pubblico, dei cittadini comunitari che dopo tre mesi non abbiano un lavoro, un reddito ed un’idonea abitazione;
  • la possibile applicazione delle misure di prevenzione per chi esercita la prostituzione violando le ordinanze sindacali;
  • la confisca in presenza di violazioni gravi o reiterate, in materia di tutela del lavoro, di igiene sui luoghi di lavoro e di prevenzione degli infortuni sul lavoro, delle cose che servirono o furono destinate a commettere la violazione e delle cose che ne sono il prodotto, anche se non venga emessa l'ordinanza - ingiunzione di pagamento.

Alla luce di queste importanti novità normative, lunedì discuteremo una mozione per impegnare la Giunta Delrio:
  1. a proseguire l’attività di controllo svolta dal Gruppo di controllo permanente istituito nel 2007, potenziandola attraverso un significativo incremento del numero degli operatori dedicati e verificando le opportune azioni di contrasto al degrado causato dal sovraffollamento delle abitazioni ovvero dalla precarietà delle loro condizioni igenico-sanitarie e di sicurezza;
  2. a rendicontare annualmente alla competente Commissione consiliare, i risultati dell’attività del Gruppo di controllo permanente;
  3. a predisporre ed attuare i provvedimenti utili per porre in essere le verifiche delle condizioni igenico-sanitarie degli immobili in cui viene richiesta la residenza;
  4. a verificare con Prefettura e Questura di Reggio Emilia la possibilità di condividere uno o più atti d’intesa sull’attivazione delle norme previste dal secondo “Pacchetto sicurezza” per quanto attiene:
    • il contrasto alla prostituzione,
    • l’applicazione della Direttiva europea sulla libera circolazione dei comunitari,
    • la collaborazione sull’attuazione delle modifiche alla legge n. 689/81, in materia di confisca,
    • alla condivisione dei dati utili ad una più efficace applicazione delle norme sulla residenza degli stranieri, in attesa dell’attuazione della delega al Governo relativa alle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno;
    • alla definizione dei criteri di accertamento della dimora abituale al fine della concessione della residenza, con la finalità di colpire i fenomeni di sovraffollamento degrado e lucro sulle residenze negli alloggi.

Dopo l’ormai famoso “tutte balle” del Sindaco Delrio, vi sono ancora voci nel PD che tendono a minimizzare lo stato della sicurezza in città, qualcuno sostiene addirittura che non se ne dovrebbe parlare: noi riteniamo indispensabile smetterla con il buonismo ed aumentare i controlli sul territorio, dando così attuazione locale alle importanti norme introdotte dai provvedimenti governativi che hanno rafforzato il potere dei Sindaci in materia di sicurezza urbana: di gente che sta a Reggio Emilia senza vivere e lavorare onestamente non se ne sente il bisogno.