lunedì 2 giugno 2014

PREMIATI DALLE URNE, STANGATI DALL'UE

Una settimana fa la luna di miele tra Renzi ed il popolo italiano toccava probabilmente il suo apice, ma questo "sogno romantico" è stato interrotto bruscamente dalla "secchiate d'acqua gelida" data dai compiti a casa imposti dall'Unione Europea.

La prima domanda che mi viene spontanea è quella che cerca di capire dove vivano questi burocrati europei, perché i compiti assegnati paiono irrealizzabili vedendo lo stato reale del nostro Paese.

Mancano all'appello 9 miliardi di euro. Una bella cifra soprattutto pensando al fatto che le casse sono ormai vuote.

Dobbiamo intervenire sul mercato del lavoro, abbandonare gli ammortizzatori sociali, anche se non si tiene conto che non c'è richiesta di lavoro perché il mondo imprenditoriale italiano ormai è vittima di questo "Stato cravattaio".

La Commissione Europea dice che la tassazione deve passare dal lavoro ai consumi, frase pericolosissima soprattutto per come verrà declinata nel nostro Paese, ovvero: tassare sia il lavoro sia i consumi.

Nello scenario di medio periodo si intravede la necessità di manovre aggiuntive quest'autunno, con un pesante incremento della pressione fiscale su imprese e lavoratori autonomi.

Un disincentivo fortissimo per chi vuole fare impresa ed investire nel nostro Paese.

Ciò che servirebbe sono manovre anticicliche, che mettano in circolo denaro, che rendano il nostro Paese attrattivo per investimenti e libera impresa.

Sullo sfondo della luna di miele tra Renzi e gli italiani si stanno formando pesanti tempeste, ed a farne le spese è questo Paese ormai irrimediabilmente compromesso.