sabato 29 giugno 2013

BILANCIO 2013: SUL CONTASTO AL DEGRADO IL PD FA MARCIA INDIETRO


Sul contrasto al degrado urbano e sulla sicurezza, durante la discussione del bilancio appena conclusa il PD, dimostra la propria posizione di disinteresse su questo tema.

L’ordine del giorno n. 77 presentato da Progetto Reggio, con il quale si chiedeva di “abbandonare il sistema dei patti per la convivenza prevedendo l’applicazione più stringente di leggi e regolamenti [..] oltre all’inasprimento del regolamento di polizia locale”, è stato infatti respinto dal PD.

Basta prendere la cronaca degli ultimi giorni per capire come sul fronte della sicurezza, Reggio Emilia necessita di una sterzata nelle politiche di lotta al degrado.

Evidentemente sul punto il PD getta fumo negli occhi dei reggiani e dei propri iscritti, tant’è che anche esponenti delle circoscrizioni appartenenti allo stesso partito, sollecitano sulla stampa azioni più incisive per contrastare il degrado.

È giusto che i reggiani ed il consigliere Ghiretti sappiano che il PD ha appena bocciato un ordine del giorno che impegnava la Giunta ad intraprendere azioni più incisive nel contrasto al degrado.

Basti pensare che 10 anni fa, quando Delrio assumeva le redini della Città, il degrado era circoscritto alla zona della Stazione di via Turri e via Paradisi.
Questa zona d’ombra, complice la mancanza di politiche di contrasto al degrado, si è allargata dapprima a via Melato – via Olimpia, per poi allargarsi a via Adua e zona Santa Croce, via Pansa, via Largo Alpini ed il centro storico della Città.

Un fallimento incontrovertibile dei “patti per la sicurezza” che ha reso Reggio Emilia una città non vissuta dalle persone oneste e più brutta.


Sul tema della sicurezza e della lotta al degrado il PD continua a fare orecchie da mercante, ma ancor più grave getta fumo negli occhi dei reggiani con le uscite improvvide di alcuni suoi esponenti.

La coerenza, anche in politica è un valore da preservare, un valore che il PD reggiano non conosce.

martedì 25 giugno 2013

etg Reggio Emilia 25 06 2013

BILANCIO 2013: IL PD PRENDE IN GIRO I REGGIANI


Al termine della discussione del bilancio 2013, la sintesi che si può trarre in merito alle politiche di mobilità del PD è una sonora presa in giro i reggiani.

Non solo per i ridicoli obiettivi generali che si pone la Giunta di mantenere il medesimo livello di soddisfazione del 2012 (!!) su livello di traffico e manutenzione delle strade, ma anche per la ipocrisia tenuta nei confronti dei cittadini.

La “beffa” su 3 ordini del giorno presentati da Progetto Reggio e relativi alla situazione di via Settembrini e sulla gratuità di due parcheggi scambiatori.

Dopo gli esiti della sperimentazione dei sensi unici in via Settembrini, il primo ordine del giorno riguardava la previsione di un apposito finanziamento per la realizzazione della pista ciclopedonale, dando così seguito all’impegno che tutto il Consiglio comunale si era preso nel settembre scorso di fronte alla precisa richiesta popolare che venne votata all’unanimità.

Durante la votazione del nostro ordine del giorno il PD si è spaccato in tre: il consigliere D’Andrea ha espresso voto favorevole, i consiglieri Anceschi, Baccarini, Capelli, De Lucia, Olivo, Rinaldi, Scarpino e Nasuti (SEL) si sono astenuti, mentre il resto della maggioranza ha votato contro determinando il respingimento della nostra richiesta.

Questa votazione la dice lunga sulla compattezza del PD e sul grado di affidabilità di un partito che a distanza di pochi mesi si è rimangiato la parola data ai cittadini.

Sorte analoga anche i due ordini del giorno sul mantenimento della gratuità della sosta nei parcheggi scambiatori della ex Polveriera e di via Cecati, dove le medesime spaccature del PD non hanno evitato che da domani tali parcheggi possano essere messi a pagamento.

Da queste votazioni emerge ancora più chiaramente che il PD è il partito delle tasse e delle promesse non mantenute.

BILANCIO 2013


UN BILANCIO DI NUOVE TASSE CHE NON SI PREOCCUPA DI RIDURRE LA SPESA DELL'ENTE
L'approvando bilancio in Sala del Tricolore, in realtà mette ancora più a dura prova la tenuta delle tasche dei reggiani.
Dopo un’attenta analisi, ad esempio, degli obiettivi fissati per l’ottenimento dei bonus dei dirigenti del Comune, abbiamo verificato con rammarico che l’indicazione dei target è del tutto arbitraria e non è in relazione all’attività effettivamente svolta.
Ad esempio, tra gli obiettivi da raggiungere per il premio di produzione, vi è quello di “mantenere la percentuale di stranieri che risiedono a Reggio da 5 anni a livello del 2012”.
Un obiettivo, oltre che indipendente dall’attività del dirigente, che non risponde nemmeno a criteri di giustizia ed equità.
Si tratta di un bilancio che prevede alcune poste in entrata troppo elevate, come ad esempio i proventi delle concessioni edilizie.
A preventivo sono stimati € 7.000.000,00, quando l’anno scorso, complice la richiesta di restituzione delle concessioni, quanto rimasto nelle casse del Comune era poco più di € 6.000.000,00.
Una previsione eccessiva e che falsa quelli che sono gli equilibri contabili.

Oltre ad un irrisorio taglio dei costi della macchina comunale, si registra come l'imposizione fiscale locale dreni dalle tasche dei reggiani molti più denari rispetto all'anno scorso.
Ecco un analisi delle voci di entrata tributaria da parte del Comune:
IMU
Complici le ingiuste modifiche legislative, l’IMU diventa un grosso affare per Stato e Comuni.
Abbiamo chiesto con forza impegni per esentare da questa imposta le abitazioni principali e gli immobili strumentali al proprietario per la propria attività lavorativa.
Capannoni, negozi e studi professionali sono la reale “prima casa” di chi lavora in proprio e che, con il proprio lavoro, ha fatto crescere il nostro Paese.
Inoltre abbiamo chiesto con forza che l’IMU derivante dagli immobili di categoria D fosse lasciata dallo Stato interamente ai Comuni, al fine di far fronte ai servizi ed agli impegni finanziari assunti.
Da questa ingiusta previsione il Comune di Reggio incasserà ben € 10.000.000 in più rispetto all’anno precedente.

ADDIZIONALE IRPEF
In relazione all’addizionale sull’IRPEF, Progetto Reggio ha chiesto che venisse ampliata la zona di esenzione dall’addizionale ai redditi fino a € 20.000,00.
Questo per dare un piccolo ristoro a quelle classi meno abbienti che vedono la quotidianità già messa a dura prova dalla pesante crisi economica e dal peso di una forte pressione fiscale.
Ben venga un criterio progressivo di crescita dell’aliquota, anche se le percentuali adottate andrebbero riviste al fine di giungere ad una più equa pressione fiscale.
Dalla nuova previsione delle aliquote, il Comune incasserà € 1.500.000,00 in più rispetto all’anno scorso.

TARES
Nel criticare l’ingiustizia di questo nuovo tributo, il regolamento Comunale di attuazione prevedeva all’assoggettabilità al 100% di garage, cantien, sottotetti non abitabili, vani scala, e comunque ogni altro spazio che non ha la caratteristica di produrre rifiuti.
Inoltre il costo del servizio affidato a IREN EMILIA, di € 6,00 + IVA ad abitante, non pare comunque equo se commisurato all’attività svolta dal gestore del servizio.

COSAP SUI PASSI CARRAI
Anche in sede di bilancio 2013, Progetto Reggio si è opposto fermamente al mantenimento di questo odioso balzello per i contribuenti.
L’aumento delle entrate tributarie per IMU e IRPEF avrebbe potute giustificare l’abbandono dell’imposizione comunale sui passi carrai.

Abbiamo chiesto di eliminare dal piano triennale delle opere pubbliche quelle opere che anno dopo anno, già da tempo, vengono costantemente rinviate, quali la realizzazione del sottopasso pedonale del campo di marte e la bretella di rivalta.

Dal punto di vista delle uscite, si rileva come troppo poco è stato fatto per la riduzione degli incarichi professionali esterni, spesso inutili viste le numerose competenze professionali in seno al Comune.

Occorre lavorare molto sull’evasione delle imposte sulle pubblicità e delle affissioni, in modo da punire e tassare il sommerso.
Purtroppo la nostra Città è piena di affissioni completamente abusive che recano un danno non solo al paesaggio, ma anche a quegli operatori commerciali che decidono, giustamente, di svolgere la propria attività regolarmente.

Abbiamo chiesto una particolare attenzione particolare al tema della sicurezza e della lotta al degrado urbano, chiedendo azioni e fondi necessari per rendere la nostra Città più vivibile e sicura.

Gli investimenti sono per gran parte destinati all’area nord ed alle reggiane, dimenticando forse le necessità che da anni sono manifestate da tutto il resto della Città.

Progetto Reggio ha chiesto con forza che venga mantenuta la gratuità dei parcheggi di via Cecati e dell’ex Polveriera.

PRIMA PAGINA REGGIO EMILIA




GAZZETTA DI REGGIO


E' TG Reggio Emilia 24 06 2013



MINUTO 8,33

IL RESTO DEL CARLINO REGGIO


venerdì 21 giugno 2013

IL PD REGGIANO AUMENTA LE TASSE E “FESTEGGIA” CON IL MINISTRO EVASORE


Per i reggiani oltre il danno la beffa.

Con la manovra di bilancio a cui Progetto Reggio si sta opponendo con tutte le forze, il PD reggiano tar-tassa i nostri cittadini, e per festeggiare si prende beffa di loro invitando in Sala del Tricolore la Ministra evasore.

Che dire, in quanto a modi di fare credo che questo “schiaffo” ai reggiani sia veramente inopportuno.

Viene facile fare un parallelismo tra doping ed evasione fiscale, pertanto una Ministra dello Sport che dovrebbe combattere il primo, dovrebbe altresì avere una condotta specchiatissima sul secondo.

La richiesta di dimissioni della Ministra non dovrebbe nemmeno essere formulata, dovrebbe essere quell’antico valore dell’amor proprio che dovrebbe muovere la Campionessa Ministra a tale passo (senza patetici ravvedimenti operosi).

Alla Ministra la medaglia d’oro (dichiarata ufficialmente al fisco come di ghisa) da evasore si accosta indelebilmente a quelle ben più onorifiche delle imprese sportive.

L’assessora Maramotti dovrebbe chiedere scusa ai reggiani, per aver ostentato quello che è diventato il nuovo simbolo dell’evasione fiscale.