venerdì 30 gennaio 2009

NON PARTECIPERO' ALLA DISCUSSIONE SUL BILANCIO

La Lega Nord non parteciperà al Consiglio di Circoscrizione convocato d’urgenza sabato 31 gennaio.
L’abuso dello strumento dell’urgenza nella convocazione del Consiglio, impedisce a Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lista Baldi di non essere presenti alla seduta.
Ormai di regola viene utilizzata la convocazione d’urgenza in barba al regolamento comunale delle Circoscrizioni,ed in questo caso non vengono garantiti i diritti minimi delle opposizioni.
La Lega Nord non vuole essere complice di questo atteggiamento, e non vuole contribuire a dare quella parvenza di democrazia che l’attuale Giunta vuole dare alle Circoscrizioni.
Inoltre alla seduta di sabato non è prevista la presenza di alcun componente della Giunta.
Credo che questo costituisca un grave sgarbo istituzionale, fatto per sfuggire alle responsabilità politiche di un bilancio che abbandona le esigenze dei cittadini per sposare quelle elettoralistiche dell’Amministrazione.
Probabilmente la vergogna di aver rimandato le più sentite opere nella VI° Circoscrizione è la causa della diserzione della Giunta dal nostro consiglio.
Ritengo che quanto avvenuto nella VI° Circoscrizione per la discussione e l’approvazione del bilancio debba portare anche a riflessioni più ampie circa il decentramento, e non solo sulla delimitazione territoriale dei quartieri.
Le Circoscrizioni sono il realtà la finzione e la simulazione della democrazia e del decentramento, un carrozzone che viene tenuto in piedi per continuare con una gestione clientelare del territorio tramite piccoli contributi e come stanza di compensazione politica.

giovedì 29 gennaio 2009

DEGRADO NELLA VI° CIRCOSCRIZIONE

Rispondo alla sollecitazione di Ferrari e, ringraziandolo, inauguro con oggi un post settimanale con le foto del degrado nella VI° Circoscrizione.

Iniziamo dall'area di via Matteotti, sotto le tribune dello stadio Mirabello.
Un esempio di degrado urbano a pochi passi dalla città storica.
I graffiti ed i murales hanno imbrattato le tribune del Mirabello.

Per fortuna sono anni che al Mirabello non ci sono incontri di calcio pericolosi per l'ordine pubblico, ma talvolta nella rete di protezione dell'accesso autobus rimangono impigliati... graziosi sanpietrini.


Questo marciapiede, nelle ore di punta, viene spesso utilizzato dalle auto come... corsia preferenziale (con grave pericolo per pedoni e ciclisti).


Credo che doverosamente si debba iniziare questa rubrica con l'immagine dedicata a questa area.

Comunicato Porta San Pietro / Mirabello



Sono diversi anni che denuncio la pericolosità della pista ciclabile che, in prossimità di piazzale tricolore, porta da viale Piave a viale dei Mille.
Come ben si può vedere dalla fotografia che allego, la visuale delle auto viene completamente oscurata dalla siepe e pertanto, gli automobilisti che sopraggiungono con il semaforo verde da viale Montegrappa, non hanno la possibilità di verificare se giunge qualche ciclista.
Il pericolo consiste nel fatto che la pista ciclabile è fatta al di fuori della regolazione semaforica dell’intersezione, ed inoltre non è neppure segnalata alle vetture che sopraggiungono.
L’unica risposta, peraltro insoddisfacente e negativa per il traffico, data dall’amministrazione è quella di prevedere la realizzazione di una rotonda, del costo di € 2.000.000, il cui progetto è stato bocciato per ben 3 volte dalle Circoscrizioni interessate.
Credo che sia un ottimo modo da parte dell’amministrazione di ascoltare le istanze della popolazione, ma soprattutto rappresenta la valorizzazione dei quartieri che diventano ogni giorno sempre più inutili.


Occorre segnalare come in via Matteotti, nella zona antistante lo stadio Mirabello, l’amministrazione comunale (in particolare la consulta dello sport) abbia voluto porre il divieto di sosta in quell’area.
Innanzitutto mi chiedo quale potere prescrittivo abbia, in tema di circolazione stradale, la consulta dello sport. Se ammettessimo questo, chiunque domani mattina potrebbe andare a mettere a destra e manca segnali di divieto di sosta.
Inoltre per prescrivere limitazioni alla sosta si devono usare i cartelli e le segnaletiche previste dal codice della strada.
Mi chiedo se l’assessore Catellani veramente creda che questi cartelli (di cui allego la fotografia) abbiano una qualche valenza prescrittiva. Ritengo opportuno che la consulta dello sport elimini queste indicazioni al più presto e, se ritiene giusto prescrivere il divieto di sosta in quella zona, avvii le opportune pratiche amministrative per affiggere il divieto nel pieno rispetto della legge.

martedì 27 gennaio 2009

MANCANZA DI NUMERO LEGALE NEL CONSIGLIO DI DISCUSSIONE DEL BILANCIO

Oltre alla mancanze del numero legale in Consiglio Comunale, la giornata di lunedì ha visto mancare il quorum minimo anche nel Consiglio della VI° Circoscrizione convocato per il voto sul bilancio.
La mia scelta di non entrare in Consiglio, a seguito della quale è avvenuta la mancanza di numero legale, vuole essere una decisa protesta politica contro la grave mancanza di rispetto della Giunta nei confronti della VI° Circoscrizione.
Il Sindaco e la Giunta, sempre presenzialisti in manifestazioni pubbliche e demolizioni, non hanno avuto la correttezza istituzionale di venire in Circoscrizione per illustrare e discutere la manovra di bilancio e le relative scelte operate.
La presentazione del bilancio, infatti, è stata fatta dal dott. Bonaretti in vece del Sindaco.
Il dott. Bonaretti rappresenta una figura “tecnica” e non “politica” dell’Amministrazione. Viene quindi meno nella VI° Circoscrizione la possibilità di discutere dell’opportunità di certe spese invece che di altre.
Siamo di fronte ad una Giunta che cerca di sfuggire alle proprie responsabilità per un bilancio che, ad un’attenta lettura, può definirsi senza ombra di dubbio elettoralistico.
Ritengo che l’atteggiamento della Giunta sia una mancanza di riguardo istituzionale che il Consiglio della VI° Circoscrizione non si merita, e che fa emergere il nervosismo di chi ci amministra e la fragilità dell’azione amministrativa posta in essere.

lunedì 26 gennaio 2009

INTERVENTO IN CONSIGLIO SUL BILANCIO

Il Senato ha approvato un ordine del giorno proposto dai senatori della Lega che impegna il Governo a rivedere nei decreti attuativi del federalismo fiscale il patto di stabilità interno degli enti locali, al fine di consentire maggiori spese in conto capitale per i Comuni virtuosi, ossia quei Comuni che hanno rispettato negli anni scorsi il patto di stabilità, che hanno parametri indicativi di una sana gestione, quale un congruo numero di dipendenti per abitanti e fascia dimensionale, e che hanno mantenuto a livelli minimi la pressione fiscale locale.
Comprendo le esigenze dello Stato che, a fronte del malgoverno di alcuni Comuni (es. Roma, Catania), si è visto costretto ad adottare misure restrittive delle capacità di spesa anche dei Comuni virtuosi.
I Senatori ed i Deputati della Lega Nord, comunque, faranno la loro parte per cercare di modificare i parametri di questo patto di stabilità.

Mirate ad eludere le regole su patto di stabilità sono le previsioni di 3 interventi Scuola Elementare di Bagno (€ 3.450.000), villa Marchi (€ 14.700.000) ed il Centro Sociale di Pieve (€ 1.030.000), che nel bilancio dell’anno scorso erano iscritti senza prevedere alcun coinvolgimento dei privati.
Si tratta di opere per le quali ci si chiede come possa reggersi un project financing.

Nel 2009 viene previsto l’accesso al credito per il finanziamento del progetto “3000 alloggi in affitto” per l’importo di € 1.200.000.
Per lo stesso progetto è previsto nel 2010 il subentro nel pagamento del debito residuo di € 3.000.000 e la relativa acquisizione di alloggi.
Nel 2010 viene altresì prevista la “rinuncia ai vincoli previsti dalle convenzioni standard ex art. 47.11 delle NTA a favore soggetti attuatori part bando reg.le “3000 alloggi in affitto”, dismissione del valore di € 7.300.000, compensata dall’acquisizione degli alloggi.
Ritengo opportuno che si faccia chiarezza su questo importante progetto (soprattutto sulla gestione degli immobili), che comporterà un grosso sforzo economico da parte del Comune.

Tra le dismissioni viene iscritta a bilancio, con una cifra corretta, la cessione dell’aera dell’ex Casello Autostradale per € 7.500.000. Ricordo come detta area era stata iscritta a bilancio l’anno scorso per appena € 2.085.000, cifra nel al di sotto del suo valore.

Per € 2.500.000 viene prevista la cessione della torre dello stadio Giglio nel 2009. Proposta fatta nel corso del 2008 dal gruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale, che fu respinta dalla Giunta.

Viene prevista la cessione del Collegio S.ta Caterina per € 1.300.000 nel 2009.

Viene prevista la cessione del mercato ortofrutticolo per € 8.000.000 nel 2009.

Viene prevista la cessione della sede della Polizia Municipale per € 2.500.000 nel 2010.

Tra le acquisizioni patrimoniali rilevanti risulta quella dell’area del campovolo per € 1.300.000 nel 2009.

Nonostante il riordino delle Circoscrizioni ed i relativi accorpamenti, il comune ha deciso di spendere nel 2009 € 400.000 per l’immobile per gli uffici della IV Circoscrizioni.
Questo in spregio dell’intento di razionalizzare e ridurre i costi dell’ente pubblico nei suoi enti periferici contenuto del nuovo riordino e riduzione delle Circoscrizioni.

Per l’ennesima volta vengono spostati di un anno l’acquisto dell’area di Marmirolo (€ 150.000), la fattoria didattica del Mauriziano (€ 150.000) e del bosco urbano (€ 200.000). Continui slittamenti che testimoniano il carattere elettoralistico del documento di bilancio fatto dalla Giunta.

Per la settimana della fotografia viene previsto un investimento di complessivi € 1.050.000 spalmato in tre anni, per l’acquisto di beni durevoli. Invece che pensare ad interventi per i cittadini, il Comune sceglie di acquistare, senza peraltro esporre, delle fotografie.

Per la città storica, sono previsti per studi, analisi, ricerche e progetti per complessivi € 400.000 (€ 150.000 nel 2009, € 150.000 nel 2010 e € 100.000 nel 2011).

Così come ingente la quota di incarichi professionali dell’aera tecnica da capitalizzare per € 650.000 (€ 350.000 nel 2009, € 200.000 nel 2010 e € 100.000 nel 2011).

Altra operazione elettoralistica (utilizzata già nella scorsa campagna elettorale) riguarda la costruzione del nuovo palasport.
Negli anni 2010 e 2011 viene previsto un “contributo per la realizzazione” di complessivi € 3.000.000.

I fondi per la manutenzione delle strade passano da € 3.000.000 a meno della metà, tutto durante l’amministrazione di questa Giunta. Considerato anche l’aumento delle strade, si sottolinea l’inadeguatezza di questa posta di bilancio.

È prevista a bilancio la riqualificazione di San Pietro nel 2010 per € 2.000.000, prendendo per buono un progetto che ha visto il voto negativo di due Circoscrizioni.

Non viene data risposta all’esigenza di una palestra nella VI° Circoscrizione(€ 1.350.000), il cui finanziamento viene previsto, forse, nel 2011.

Viene previsto nel 2011 la realizzazione del sottopasso del Campo di Marte (€300.000), anche se credo che prima di realizzare questa opera occorra sistemare il nodo viabilistico dato dall’intersezione della via Emilia con la ferrovia (tramite interventi viabilistici e non il sottopasso).

Riguardo alle fonti di finanziamento degli investimenti, sembra strano che solamente le opere di minor costo vengano finanziate tramite l’accensione di mutuo.

DEMOLIZIONE LUCCHETTO

Questa mattina ho partecipato alla demolizione del “Lucchett”, il parcheggio in stato di abbandono all’inizio di via Turri.
Un ecomostro è caduto, ed era ora.
La priorità adesso è procedere rapidamente con i lavori di sistemazione della nuova piazza, per fare in modo che il degrado e l’abbandono non trovino, in quella sede, ospitalità.
Mi auguro che realmente per i primi giorni di marzo si possa gettare la prima pietra della piazza.
La nuova piazza, in attesa del comando della polizia municipale, dovrà diventare uno spazio pubblico offerto alla cittadinanza.
Mi auguro che il Comune metta in campo ogni sua forza al fine di valorizzare e far vivere detta piazza, per dare un segnale forte di presenza in una zona degradata.

giovedì 22 gennaio 2009

FEDERALISMO FISCALE

Il disegno di legge sul federalismo fiscale è stato approvato dal Senato con 156 voti a favore e 6 contrari; 108 i senatori astenuti.
Il voto contrario all'UDC di Casini puzza di stantio, forse una visione un po' nostalgica della prima Repubblica, sicuramente una scarsa vena riformista dello Stato.
L'importante è che il provvedimento abbia incassato il "si" del Senato, adesso tocca alla Camera.

martedì 20 gennaio 2009

CONSIDERAZIONI SUL CONSIGLIO DELLA VI CIRCOSCRIZIONE SUL PSC

Ieri sera nel Consiglio della VI° Circoscrizione è stato discusso ed approvato il PSC (ed il RUE) di Reggio Emilia.
Approvazione avvenuta grazie al consigliere dell’UDC che sin dall’inizio ha garantito il numero legale. Comportamento che denota una scarsa coerenza, dal momento che alla votazione ha espresso un parere negativo nonostante la sua presenza sia stata indispensabile per l’inizio della seduta.
Ritengo che questa posizione dell’UDC rappresenti quantomeno un grosso errore politico, non ritengo sia questo il modo di opporsi ad un piano politicamente molto importante di governo del territorio.
Il PSC contiene alcuni errori strategici sulla pianificazione nella VI° Circoscrizione, due su tutti l’ambito di riqualificazione nella zona Mirabello, ex Polveriera, via Melato e quello relativo alla via Emilia, via Turri e la zona della stazione ferroviaria.
Nella documentazione fornitaci sono poche le informazioni relative alla zona del Mirabello, ex Polveriera e via Melato. L’unica fornita è quella relativa alla ripresentazione della rotonda di San Pietro così come ideata nel progetto che la Circoscrizione nel 2008 ha unanimemente bocciato.
La riqualificazione di questa zona non è stata minimamente ipotizzata, nonostante ci siano degli spazi strategici per il futuro della città.
L’area dell’ex Polveriera è a ridosso del centro. Credo che Reggio sia l’unico caso in cui una discarica (o isola ecologica se suona meglio) è fatta in prossimità del centro cittadino e a pochi metri dalle case. Uno scempio a cui l’amministrazione, con questo piano, non intende risolvere nemmeno dando le linee generali d’intervento.
Per quanto riguarda l’ambito strategico di via Turri e della stazione ferroviaria, prescindendo dagli errori sullo stato di fatto esistenti (gli esercizi commerciali non sono solo nel viale della stazione ma sono presenti numerosi in via Turri), le strategie del Comune non fanno altro che acuire i problemi.
In una zona densamente abitata viene prevista l’ulteriore possibilità di costruire. Fatto che, qualora si verificasse, aumenterebbe il conflitto sociale e di convivenza in quella zona.
Un PSC con errori strategici sulla crescita della città che non doveva essere approvato così come era.
In questo l’UDC ha una pesante responsabilità a livello Circoscrizionale e mi auguro che, preso atto dello sbaglio politico, vogliano rimediare.

lunedì 19 gennaio 2009

INTERVENTO IN CONSIGLIO SUL PSC

Siamo in un contesto storico ed economico che vede come comune denominatore una forte crisi dell’edilizia, effetto di una crescita senza controllo avvenuta negli ultimi anni.
Le responsabilità politiche ed amministrative dell’ultimo PRG hanno lasciato in eredità un dato importante per quanto riguarda gli immobili invenduti. Sono circa 8.000 a fronte di un dato fisiologico di circa 3.000 unità.
Le scelte politiche fatte dai PRG precedenti hanno comportato una crescita della città disordinata e “non sostenibile”. Sono esempi di questa crescita selvaggia le frazioni che insistono nella VI Circoscrizione come Bagno, Masone, ed in generale tutto il forese.
Agglomerati urbani spesso privi di servizi, senza un vero “centro della frazione”, senza un servizio di fognatura, con notevoli problemi per quanto riguarda i collegamenti viabilistici ed un inesistente trasporto pubblico.
Questo è il contesto nel quale si inserisce il nuovo PSC, uno strumento urbanistico che dovrebbe gestire la crescita della Città nei prossimi 15 anni.
Viene progressivamente abbandonato il criterio degli indici di edificabilità, per passare ad un sistema che consente agli uffici dell’Amministrazione una grossa discrezionalità circa il “come e quanto costruire”.
Viene meno così la “certezza del diritto”, o meglio delle regole secondo cui, a prescindere da chi è il proprietario e di chi costruisce, si conosce a priori quali sono le dimensioni dei manufatti realizzabili.
Occorre sottolineare i punti di discrepanza tra il PSC e gli altri documenti strategici dell’amministrazione, quali il Piano della Mobilità ed il Bilancio (quest’ultimo in fase di approvazione).
La continua crescita urbanistica della città, che nelle potenzialità del PSC non viene ridotta ma anzi crea la necessità di nuove strade e nuovi collegamenti.
Un bisogno di mobilità che viene inascoltato nel relativo piano, che non prevede interventi viabilistici in grado di migliorare la qualità della circolazione nella città.
Obiettivo del PUM, infatti, è quello di creare sempre maggiori limitazioni alla circolazione, rendendo difficili gli spostamenti quotidiani (tempi di attesa per i tragitti inaccettabili), con difficoltà soprattutto delle attività produttive che richiedono spostamenti con mezzi privati.
Il tema principale del PSC è quello secondo cui la città “non si espanderà ulteriormente ma si trasformerà”.
Titolo che viene smentito dai provvedimenti inclusi nel piano.
Dalle carte del Piano emerge la previsione di trasformare oltre 2 milioni di mq di aree agricole in zone residenziali, produttive e direzionali.
Nel bilancio del Comune viene previsto per gli anni 2009 – 2010 – 2111 un aumento della quota di oneri di urbanizzazione, che passa a 19 milioni (16 riscossioni ordinarie + 3 per il PUA del Parco Ottavi).
Solo questo dato fa intendere come da parte dell’Amministrazione sia previsto un sensibile incremento degli oneri di urbanizzazione, esclusa la quota del PUA di Parco Ottavi.
Dato che si pone in contrasto con gli “obiettivi politici” di mantenere ferma a 800 alloggi/anno la crescita della città.
Facendo un rapido calcolo emerge come le potenzialità del PSC sono di 16.000 alloggi potenziali (oltre alla potenzialità di migliaia di alloggi non quantificabili derivanti da indici di edificabilità di determinate zone agricole), a fronte di un obiettivo, meramente politico, di contenere la crescita a 12.000.
Obiettivo del PSC è quello impedire i cd. interventi diretti, ma questo vincolo non vale per la costruzione di campi nomadi.
Il RUE infatti prevede che nelle zone F9 (soggiorno temporaneo con abitazioni mobili per nomadi) sono ammissibili in via ordinaria per intervento edilizio diretto interventi, tra gli altri, di realizzazione di manufatti non configurabili come edifici ad integrazione di attrezzature preesistenti, eventuali altri interventi previsti in progetti già approvati di opere pubbliche, nonché ogni altra opera pubblica non comportante esproprio. Ogni altro eventuale intervento riguardo tali usi deve essere programmato nel POC sulla base delle condizioni definite nel PSC.
Si tratta del prezzo politico che l’Amministrazione paga per la chiusura del campo nomadi di via Gramsci, sulla cui aera sorgerà una rilevante zona di espansione industriale.
Il PSC prevede un’espansione di oltre 1.114.464 mq di superficie territoriale tra la zona nord di Mancasale e le aree comprese tra via Gonzaga ed il casello autostradale ed inoltre la trasformazione di un ambito oggi agricolo di 409.206 mq a Gavassa sino al confine con il Comune di Correggio.
Riguardo alla frazione di Bagno emerge la miopia di questa amministrazione, che ha portato a scelte strategiche sbagliate circa lo sviluppo della zona.
A Bagno l’espansione residenziale si sviluppa (e si svilupperà) prevalentemente a sud della via Emilia. Sempre a sud dell’importante asse viario si insedierà la nuova scuola elementare, oggetto del desiderio di numerose famiglie della frazione.
La scelta di prevedere il tracciato della “tangenziale di Bagno” a sud della via Emilia si rivela pertanto una scelta sbagliata, che fa confluire in una zona residenziale e con servizi dedicati all’infanzia un’importante flusso di traffico.
Viene previsto un ambito di riqualificazione nella zona Mirabello, ex Polveriera, via Melato.
L’unica previsione in tale ambito è data dal rifacimento di piazza Tricolore (rotonda), presentando un progetto che nel 2008 è stato bocciato per la terza volta dalla Circoscrizione.
Mancano totalmente studi, approfondimenti e previsioni per riqualificare la funzione strategica dell’aera.
Altro ambito di riqualificazione è quello riguardante la via Emilia, via Turri e la zona della stazione ferroviaria. Riguardo a questo ambito sono sbagliate le premesse sulla situazione di fatto (si dice che gli esercizi commerciali sono presenti solo sul viale della stazione, dimenticandosi di quelli in via Turri).
Non vi sono soluzioni o indicazioni di piano proposte, se non il vago obiettivo di “riconfigurare l’assetto fisico e funzionale dell’ambito in coerenza con il processo più ampio di riqualificazione dell’intera aera orientale della città, favorendo e sostenendo l’attrazione di progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana e sociale anche su porzioni limitate dell’ambito purchè coerenti con le strategie dell’intero quadrante”.
L’errore strategico consiste nel prevedere nuove volumetrie in una zona nella quale la maggior parte dei problemi sociali è data dall’enorme concentrazione abitativa.
Per quanto riguarda il San Lazzaro si fa riferimento ad un “programma di riqualificazione urbana del complesso del San Lazzaro” ancora in fase di predisposizione e di cui non trapelano indiscrezioni.
Non risulta la volontà politica di risolvere il problema della manutenzione delle zone verdi.
Per quanto riguarda la situazione dei parcheggi, da un lato si lamenta la mancanza di posti auto interni, mentre dall’altra si pone come obiettivo di alleggerire il carico degli stessi. In poche parole viene detto tutto ed il contrario di tutto.

giovedì 15 gennaio 2009

DOMANDE & SUGGERIMENTI

Commentando questo post è possibile fare domande e porre suggerimenti alla mia attenzione.

mercoledì 14 gennaio 2009

BILANCIO DEL COMUNE: FONDI PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'

Il fondo relativo agli aiuti alle famiglie in difficoltà, così come previsto nel bilancio del Comune, non rappresenta una misura sufficiente per fronteggiare la grave situazione a cui alcune delle famiglie reggiane vanno incontro.
Dalla scarna illustrazione fatta alla seduta dell’ultimo consiglio di circoscrizione, emerge come i provvedimenti adottati a sostegno delle famiglie rischiano di essere lettera morta e di rivelarsi inapplicati.
Siamo nel bel mezzo di una crisi internazionale, una delle crisi economico-finanziarie più dure degli ultimi anni.
Una crisi che porta con se fallimenti, chiusure di aziende, licenziamenti e cassa integrazione. Sono tutti fatti che si abbattono fortemente sulle famiglie, soprattutto di chi già fa fatica ad arrivare alla fine del mese.
Sempre più attuale, purtroppo, è la situazione di chi quest’anno ha perso il posto di lavoro oppure è in cassa integrazione. Il parametro per accedere agli aiuti a sostegno delle famiglie, infatti, è l’ISEE degli anni precedenti, ovvero di un periodo in cui queste famiglie non necessitavano di aiuti dal pubblico.
I recenti licenziamenti o le recenti cassa integrazione non vengono quindi ad assumere rilievo per l’accoglimento dei contributi.
Chi perde il posto di lavoro (oppure viene messo in cassa integrazione) vedrà invariato il proprio ISEE, ed ingiustamente non avrà diritto alle agevolazioni per il fondo affitti e/o delle agevolazioni sulle utenze di cui invece necessiterebbe.
Non viene tenuto conto della crisi e delle nuove emergenze delle famiglie, occorre che si corra ai ripari per ideare nuovi metodi di accesso ai fondi a sostegno delle famiglia.

lunedì 12 gennaio 2009

ESITO SONDAGGIO

Colgo l'occasione per ringraziare chi ha visitato il blog e votato al sondaggio "è giusto stigmatizzare l'incendio della bandiera israeliana durante le manifestazioni".
Il risultato è il seguente:

totale votanti 23
si 17 voti, 73%
no 6 voti, 6%

sabato 10 gennaio 2009

IRREGOLARITA' DEL CONSIGLIO DI PRESENTAZIONE DEL BILANCIO

Il bilancio triennale 2009 / 2011 del Comune di Reggio Emilia verrà presentato alla VI° Circoscrizione ad una seduta del consiglio irregolare.
Fatto distintivo di questa amministrazione è quella di fare regole e regolamenti ed essere la prima a violarli, il tutto il spregio dei principi di trasparenza amministrativa e legalità che dovrebbe caratterizzarla.
Il regolamento delle Circoscrizioni approvato da questo Consiglio Comunale, all’art. 10 comma 6, prevede che la documentazione relativa all’ordine del giorno deve essere messa a disposizione dei consiglieri almeno 48 ore prima della riunione, senza contare in questo periodo i giorni festivi.
Martedì 13 gennaio sarà il Sindaco Delrio a presentare il bilancio in consiglio, e la documentazione sarà nella nostra disponibilità solamente il pomeriggio stesso.
Un atteggiamento da parte dell’amministrazione che denota quanto questa Giunta abbia in considerazione le Circoscrizioni ed il loro ruolo.
Gli anni scorsi la documentazione relativa al bilancio veniva fornita con ampio preavviso, proprio per consentire ai consiglieri di studiare il documento e prepararsi per la discussione.
Si tratta di una violazione dei regolamenti che rappresenta un fatto politicamente scorretto, che viola i principi di democrazia.
Una scorrettezza istituzionale e politica che consentirà al Sindaco di fare un comizio elettorale senza contraddittorio. L’ultimo bilancio prima della scadenza del mandato amministrativo è il documento che sancisce definitivamente l’inadeguatezza delle (poche) risposte di questa Giunta alle richieste dei cittadini.
Una parvenza di democrazia degna dei migliori regimi dell’europa dell’est, una scorrettezza che mette a nudo il timore di questa maggioranza di perdere alle prossime elezioni.

mercoledì 7 gennaio 2009

SITUAZIONE VIA MELATO

Su via Melato il degrado non si è arrestato, anzi, la situazione da anni è rimasta invariata.
Sono anni che puntualmente ripropongo all’opinione pubblica ed alle istituzioni le tematiche relative al degrado di questa zona, e credo che sia importante vedere come le istituzioni (in primis la Circoscrizione) non sempre abbiano avuto orecchi attenti al tema.
Sono numerose infatti le mozioni che sono state respinte dalla maggioranza della VI° Circoscrizione che chiedevano maggiore attenzione e maggiore controllo.
Ricordo come in agosto il Presidente della Circoscrizione Vecchi, una volta verificato che la mia proposta sarebbe passata, fece addirittura far mancare il numero legale alla seduta del Consiglio.
Un atto possibile tecnicamente, ma politicamente molto grave.
Dal punto di vista formale non ci sono obiezioni, ma da quello politico e delle opportunità, siamo di fronte ad una maggioranza che, di fronte a proposte di buon senso e condivisibili, ritiene debba prevalere l’interesse di parte a non garantire in alcun modo che dette proposte vedano la luce.
La sicurezza e l’incolumità dei cittadini è passata in secondo piano rispetto alle esigenze elettorali e propagandistiche di questa maggioranza, che soprattutto in tema di sicurezza ha dimostrato “di non saper più a che Santo votarsi”.
Come se non bastasse, sono rimaste lettera morta le mozioni e gli impegni che il Consiglio si è preso. Da agosto, infatti, non si è voluto trovare il tempo per organizzare gli incontri con le forze dell’ordine sui temi della sicurezza nelle zone della Circoscrizione.
Questa amministrazione si è dimostrata inadeguata a contrastare degrado e illegalità sul territorio di Reggio Emilia ed in particolare della VI° Circoscrizione. Occorre pertanto che sull’argomento la maggioranza si prenda le proprie responsabilità e soprattutto occorre che i cittadini sappiano chi ha deciso di stare a guardare mentre i loro quartieri diventano ogni giorno più insicuri.

martedì 6 gennaio 2009

DOMANDE & SUGGERIMENTI

In questo spazio, che ripropongo ogni settimana, potrete inserire domande e suggerimenti, ai quali darò pronta risposta.

lunedì 5 gennaio 2009

PRESENTAZIONE BLOG

Da ieri sera, all’indirizzo http://matteoiotti.blogspot.com/, è on line il mio blog.
Ho deciso di utilizzare questo strumento per prestare “un orecchio”in più alle necessità ed alle opinioni della gente.
In questo blog sarà possibile, infatti, commentare i miei interventi e, tramite il link al mio indirizzo e mail, sarà possibile scrivermi ed inviarmi segnalazioni.
Gli amministratori degli enti locali devono avere 1000 occhi per poter captare i bisogni dei cittadini. Le nuove tecnologie in questo ci vengono in aiuto, e bisogna saper accettare nuove sfide.
All’interno del blog proporrò periodicamente un sondaggio sugli argomenti di attualità che colpiscono la nostra città, per dar modo a chi volesse esprimersi in modo anonimo di farlo liberamente.
Spero che da piazza Prampolini non prendano spunto dalla mia iniziativa per dare altre consulenze inutili riguardo alla comunicazione, la creazione di un blog è gratuita.

domenica 4 gennaio 2009

CONSULENZE DEL COMUNE E...FACEBOOK

La Giunta del Comune di Reggio Emilia, con i 6.000 € dati a Fangareggi per creare il profilo su facebook, si comporta come quel padre di famiglia che, dovendo ridurre le spese, preferisce tagliare sul cibo dei propri figli anziché rinunciare ai suoi vizi.
Sono 4 anni che la Giunta Del Rio preferisce spendere soldi pubblici per rifare il make up alla città anziché dare risposte a chi vive e lavora.
Invece che fare e mantenere strade efficienti ha preferito “abbellire” piazze, regala consulenze fantasiose anziché provvedere ad una politica di razionalizzazione dei costi (considerato anche il momento di crisi).
Questi 6.000 € rappresentano la punta dell’iceberg di quanto questa Giunta sta spendendo in ottica della prossima campagna elettorale.
Numerose infatti sono le pubblicazioni che sono arrivate (e che arriveranno) a casa dei cittadini, così come sono numerosi i cartelloni pubblicitari ad elogio dell’azione di questa Giunta.
Viene confermato come la preoccupazione principale di Del Rio & co. non sia quella di spendere i soldi per la città, ma quella di utilizzare risorse pubbliche per aumentare la propria visibilità.
A breve ci sarà la discussione sul bilancio. Assisteremo ad assessori che si stracceranno le vesti per i tagli del Governo e che si lamenteranno di tutto e di tutti.
Una maggiore accuratezza nelle spese, evitando quelle palesemente inutili, potrebbe garantire ai reggiani di girare su strade decenti e non piene di buche, oppure di vedere migliorati quei servizi che il Comune deve garantire.

ROTONDA DI MASONE

La rotonda di Masone, quella tra via Manzotti e la via Emilia deve essere terminata e posta in sicurezza al più presto.
Ad ottobre avevo segnalato l’esigenza di realizzare questa opera ma, a più di due mesi di distanza, si rende necessario ultimare i lavori.
La cosa più pericolosa è rappresentata dal fatto che la sede stradale è dissestata e piena di buche. A questo si aggiunga che vi è ancora la segnaletica orizzontale provvisoria, con transenne e cartelli stradali mobili che spesso sono fuori sede.
Complici il mal tempo e la nebbia, sono stati molti i piccoli incidenti che danno la dimostrazione che, se non vengono ultimati i lavori e messa in sicurezza, si tratta di un’opera pubblica dannosa per la circolazione.
Ricordo come la prevenzione degli incidenti sulle strade si persegue anche mantenendo le strade in buono stato e cercando di adottare tutti quei provvedimenti che aumentino la sicurezza.
Infine occorre segnalare come l’illuminazione su quel tratto di strada sia completamente insufficiente. Considerato che in quella zona verranno numerosi insediamenti abitativi, ritengo che sia opportuno illuminare la meglio la rotonda.
Queste sono le cose concrete di cui la gente chiede la realizzazione e mi auguro che questa Giunta, che fino ad ora si è dimostrata “cicala” nelle spese, se ne renda conto e provveda.