giovedì 14 ottobre 2010

QUARTIERE MIRABELLO: INIZIA IL "SACCO DI REGGIO" NO TRASPARENZA ED IMPARZIALITÁ DEL COMUNE

La Giunta comunale ha reso noto che per quanto riguarda il progetto di rigenerazione del quartiere Mirabello sono state ricevute 13 manifestazioni d’interesse in seguito alla divulgazione dell’invito ai privati a presentare progetti.

In occasione della presentazione di tale “bando”, avvenuta sei mesi dopo il voto degli indirizzi da parte del Consiglio comunale, l’Assessore Spadoni auspicò che questa fosse una esperienza apripista, mentre l’Arch. Magnani puntualizzò la vera natura dell’oggetto, ossia una sorta di procedura aperta: “abbiamo scelto di non avviare una procedura standard … nella costruzione di un progetto congiunto.

Se negli indirizzi votati dal Consiglio comunale a fine 2009, si parlava di partecipazione dei cittadini alla costruzione del progetto e del coinvolgimento di capitali pubblici e privati secondo procedure di partenariato il sedicente “bando” ha modificato le cose aprendo rilevanti questioni di metodo e merito sintomatiche dell’approccio politico del PD alla questione etica nella conduzione della pubblica amministrazione.

Di cosa parliamo?
Di un bando che non è un bando, che è stato reso noto unicamente tramite l’albo pretorio del Comune e che a monte non ha visto nessuna forma di partecipazione istituzionale o popolare.
La prova che ci troviamo di fronte ad una procedura “fatta in casa” è data anche dalla riserva insindacabile del Comune di ammettere alla procedura anche manifestazioni d’interesse pervenute entro i 10 (dieci) giorni successivi alla scadenza del termine.

L’invito pubblico, perché così si chiama, non è un appalto di lavori né un Partenariato Pubblico Privato, non darà luogo alla gestione di servizi pubblici ma solo all’esercizio di attività ulteriori e differenti da quelle previste dagli strumenti urbanistici.
E’ insomma un oggetto sconosciuto costruito e pensato per essere gestito al di fuori del POC ed estraneo al diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni.

Il Comune di Reggio Emilia ha scritto su un proprio atto che la procedura prescelta considererà ogni proposta pervenuta in “un percorso di dialogo con l’Amministrazione … condotto in una prospettiva negoziale flessibile per quanto attiene i contenuti, i protagonisti, l’ambito territoriale di riferimento, i possibili interventi sull’assetto degli strumenti di pianificazione, le risorse e le sinergie invocabili”.

E da chi è composta la commissione di conduzione del dialogo?
Dal Dirigente ai Progetti Speciali, Arch. Magnani e dal Dirigente del Servizio Pianificazione Ing. Sergio…

Se ciò non bastasse il Comune metterà a disposizione, tramite la concessione di beni ancora facenti parte del demanio indisponibile essendo destinati a servizi pubblici, il diritto di utilizzare le unità immobiliari oggetto degli interventi nonchè il diritto di utilizzare potenzialità edificatorie già esistenti o addirittura da attribuire all’ambito.

Non è finita. Nell’ex polveriera, vincolata e a destinazione pubblica si potrebbe potenzialmente realizzare una galleria commerciale fuori dalla programmazione, si prevede la delocalizzazione della pista di atletica senza conoscerne la ricollocazione e si prevede la possibilità di trasformazione dell’area del campo di calcio di viale Olimpia.

Ci troviamo di fronte ad una trattativa privata? Ad una potenziale sdemanializzazione di fatto di beni pubblici? All’aggiramento delle elementari garanzie normative degli appalti pur essendovi di fatto un corrispettivo da parte del Comune?

Gli operatori economici, i professionisti, i cittadini tutti possono farsi la propria idea consultando gli atti.

Politicamente a nostro avviso siamo di fronte un aborto politico-amministrativo utile solo a sconvolgere le regole e ad aprire la strada alla discrezionalità e ci pare l’ennesima arrogante provocazione di una classe dirigente lontana anni luce dai concetti di trasparenza, imparzialità ed equidistanza che dovrebbero caratterizzare una pubblica amministrazione.

Pezzo a pezzo il PD sta vendendo la città.

Nessun commento:

Posta un commento