giovedì 14 giugno 2012

LARGO ALPINI: IL SISTEMA DELLE ORDINANZE NON FUNZIONA, OCCORRE DISCUTERE E APPROVARE CON URGENZA IL NUOVO REGOLAMENTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE


In Largo Alpini, come nel resto del Centro Storico, proliferano bivacchi improvvisati di gente che acquista alcolici ai supermercati o nei negozi, e li consuma lungo la strada, creando anche problemi di convivenza civile e decoro della Città.

Sono mesi che sollecitiamo il Comune, anche Gabriele Fossa e la circoscrizione Centro Storico, ma il tema è più che mai attuale, ed occorre da parte anche del Comune di Reggio Emilia una risposta efficace e tempestiva.

Il punto è che a nulla servono i “patti” per determinate zone, così come richiesti dal consigliere D’Andrea, così come non serve a nulla il lassismo imperante nelle politiche di questa Giunta.

Con questo modo di operare il problema si “sposta” solamente, e non si risolve una volta per tutte.

Una possibile soluzione Gabriele Fossa, Presidente del Centro Storico, l’ha data, proponendo un nuovo e più aggiornato regolamento della Polizia Municipale, al quale ha lavorato duramente anche l’avv. Verona, consigliere della Circoscrizione Centro Storico.
Un regolamento del 27/06/1923 rimasto nei contenuti a quell’epoca, dove viene fatto divieto di ferrare i cavalli e lavare carrozze (art. 12), gli animali devono essere legati nella stalla con la testa rivolta al suolo pubblico (art. 13).

La proposta di modifica del regolamento della polizia locale permette a tutti i reggiani di vivere in una città dove vengono rispettate le regole e i diritti di chi vuole riposare e di chi vuole divertirsi.

In Largo Alpini i residenti non ne possono più, e sono stanchi di questa situazione che da mesi si sta portando avanti.

Reggio Emilia non merita i bivacchi e queste situazioni che fanno percepire un senso di degrado avanzato. Per forza di cose questo “clima ambientale” fa si che la gente per bene si recluda volontariamente all’interno delle proprie abitazioni, lasciando la Città nelle mani di sbandati.

Occorre fare presto e calendarizzare questo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, lasciando perdere le proposte inefficaci di ordinanza “per zona”, che non hanno mai portato i risultati previsti.

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