sabato 12 settembre 2009

DISCORSO AL CONSIGLIO DI INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Consigliere Matteo Iotti
Per quanto riguarda la sicurezza ed il decentramento rispetto alle linee programmatiche che sono state illustrate oggi in aula dal Sindaco, noi abbiamo una visione che è completamente diversa. Anche se sappiamo perfettamente che il Sindaco non ha illustrato quelle che sono le deleghe dei rispettivi assessori, credo che la mancanza dell'indicazione della delega sul decentramento sia un dato che fa trasparire una sorta di disinteresse verso il decentramento e la partecipazione di questa Giunta, un disinteresse che è un filo continuo rispetto all'ultima consigliatura. Per quanto riguarda il tema del decentramento occorre dare nuova linfa e nuove forze alle circoscrizioni; nel corso dell'ultima consigliatura si è proceduto alla riduzione a 4 del numero delle circoscrizioni ed adesso occorre dare piena attuazione alle deleghe che sono state date con il nuovo regolamento delle circoscrizioni. Occorre rilanciare i quartieri come fulcro del decentramento e della partecipazione dei cittadini e per fare questo occorre che si investa in maniera più seria e più decisa sulle circoscrizioni lasciando da parte altre fonti di spesa sul decentramento , come ad esempio il bilancio partecipato , che in realtà non fanno altro che sostituirsi e moltiplicare i centri di spesa per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini. Venendo al tema della sicurezza, abbiamo assistito ad un degrado che si sta espandendo, che sta aumentando all'interno della città di Reggio Emilia. Siamo partiti dalla zona della Stazione, ci siamo allargati alla zona di via Melato, di viale Olimpia, di viale Ramazzini ed adesso anche la zona di via Pansa comincia a soffrire di quei problemi legati alla microcriminalità diffusa che occorre risolvere in tempo. Non basta ritinteggiare un portico per riqualificare un quartiere, soprattutto se in questo quartiere dopo le 21 è impossibile uscire di casa. Occorre riappropriarsi del Centro Storico perché il Centro Storico durante la settimana, nei mesi invernali, non è vissuto dalla gente, la gente non va in Centro Storico e soprattutto nelle sere del week-end assistiamo costantemente a scene che non sono degne di una città civile , soprattutto nella zona del Vescovado che diventa un vespasiano a cielo aperto e questo nell'assoluta impunità. Riguardo al Centro Storico occorre procedere velocemente ad adottare un piano di insonorizzazione del rumore e questo serve, oltre che a vincere alcune cause che hanno visto il Comune di Reggio soccombere al TAR, soprattutto perché con un piano di insonorizzazione del rumore fatto in modo partecipato e condiviso dalle forze sociali e dai cittadini si riesce ad ottemperare le esigenze di chi vive e risiede in Centro Storico come di chi in Centro Storico ci va per passare momenti piacevoli, di relax o a bere una birra con gli amici. Sul degrado e sull'accattonaggio sono state numerose nella passata consigliatura le interpellanze e le denunce della Lega nelle sedi istituzionali e c'è voluto lo schiaffo elettorale che ha fatto perdere più del 10% all'amministrazione uscente per fare aprire gli occhi e per fare adottare da questo Sindaco un'ordinanza che cerchi di contrastare l'accattonaggio nei parcheggi. Noi vigileremo ed avremo un occhio attento sulla trattazione di questa ordinanza anche perché occorre vedere nel tempo i frutti che questa produrrà. Registriamo la mancata attuazione dell'ordinanza contro la prostituzione annunciata negli ultimi giorni ma che ancora oggi non la vediamo perché questo è un temporeggiare su decisioni importanti, soprattutto per contrastare un degrado che altrimenti avanza ed avanza inesorabile. Tra le linee programmatiche che sono state illustrate dal Sindaco c'è anche la volontà di dare il diritto di voto agli stranieri ma su questo la Lega non transige perché il diritto di voto si conquista con la cittadinanza, non si regala, e regalare il diritto di voto prescindendo dalla cittadinanza è una cosa che va contro alle nostre radici e per questo noi ci opponiamo fermamente.

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