sabato 20 febbraio 2010

CONFERENZA STAMPA SU PALASPORT

Il Masterplan.

“Il lavoro preparatorio per il masterplan è ultimato, a gennaio convoco il tavolo”.
Così assicurava Delrio il 5 dicembre.
La solita promessa da marinaio.

Anche perché lo stesso Delrio, votando a favore di un odg che avevamo proposto con tutte le forze di opposizione pochi gironi dopo quell’altisonante impegno, di fatto palesava qual è la reale portata di un masterplan: giuridicamente irrilevante.

Il fatto è che ormai siamo a marzo e questa città, a causa della sua guida politica, sta passando dall’immobilismo all’impaludamento.

Attendiamo ancora le risposte dovute nelle sedi istituzionali al ventilato progetto relativo all’area nord, progetto che come ricordiamo vede coinvolti molti attori privati, tra cui quel pezzo di cooperazione che avanzò la proposta ipercoop-palasport.

Il Bilancio 2010.

A vedere gli atti oggi a disposizione parrebbe proprio che le anticipazioni rese a suo tempo dal capogruppo del PD (Reggio 24 Ore - “c’è quello che pubblicamente è ormai noto, c’è un accordo tra l’Amministrazione e una serie di imprese che hanno dato disponibilità a contribuire anche autonomamente alla realizzazione di un nuovo palasport”) abbiano avuto seguito se è vero, com’è vero che nel bilancio preventivo approvato di recente sono praticamente sparite tutte le voci relative al nuovo palasport.

Bilancio preventivo 2009:
contributo in conto capitale per finanza di progetto - anni 2010 e 2011 - realizzazione opere nuovo palasport €.3.000.000;
programma triennale opere pubbliche - anno 2009 - nuovo palasport €.16.000.000 (capitale privato).
Bilancio preventivo 2010:
contributo in conto capitale per finanza di progetto €.0;
programma triennale opere pubbliche €.0.

Il Palasport gratis?

Tutte le voci provenienti dalla Giunta, dal Pd, da quella parte di Cooperazione interessata al progetto, hanno univocamente parlato di palasport gratis.

In effetti nella proposta pervenuta al Comune, le società Aurora, Sansedoni e Unieco dichiarano la propria disponibilità:
a curare la progettazione del nuovo palasport;
a procedere alla realizzazione del nuovo palasport, subordinatamente all’approvazione definitiva dei piani relativi alle aree in trasformazione (via Filangeri e via Romano) con sottoscrizione delle relative convenzioni;
a mettere ad esclusiva disposizione del Comune senza alcun onere per quest’ultimo il nuovo palasport e l’area di sua pertinenza con modalità da stabilire nell’ambito dell’Accordo.

Ma questa proposta, se accettata in assenza tanto dell’approvazione del Psc che soprattutto del Poc e delle procedure di evidenza pubblica che lo precedono, garantisce il pubblico interesse?

L’area dove dovrebbe sorgere il palasport ha visto una mutazione di destinazione d’uso nell’aprile 2009 con l’adozione del Psc, ancor prima che i proprietari lo chiedessero formalmente con la loro lettera di del 3 maggio 2009.

Ma cosa prevedeva il Prg in precedenza?
Nel Prg l’area di via Romano era a destinazione residenziale con un indice di Utilizzazione Territoriale di 0,2.
Nel Psc la stessa area diventa un ambito per nuovi insediamenti produttivi, il cui Diritto Edificatorio è pari alla capacità insediativa massima e sarebbe di 0,4.

Cosa cambia?
A prima vista parrebbe di intravedere oltre alla modifica della destinazione d’uso, il raddoppio degli indici e l’assenza delle quote aggiuntive in disponibilità del Comune così come indicato negli altri ambiti di trasformazione e riqualificazione: e la quota destinata all’edilizia residenziale pubblica?

Resta un particolare non indifferente: a chi resterà in capo la proprietà tanto del palsport che dell’area che lo dovrebbe ospitare?
Perché nella proposta si dichiara di mettere a disposizione un’area che dovrebbe invece essere ceduta al Comune?
E se l’area non viene ceduta significa che non si potrebbe procedere semplicemente con una gara pubblica per la realizzazione dell’impianto?
Infine se tutto il progetto per il palasport è subordinato all’approvazione definitiva dei piani relativi alle aree in trasformazione (via Filangeri e via Romano) con sottoscrizione delle relative convenzioni, quali saranno i tempi per la sua realizzazione?

Domande di non poco conto considerato che la Giunta ha fatto promesse precise alla città e che l’Amministrazione comunale, tanto nella valutazione della la proposta di Accordo, che nella prosecuzione dell’iter di approvazione dei nuovi strumenti urbanistici, deve garantire il rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza, pubblicità, parità di trattamento degli operatori.

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