sabato 12 ottobre 2013

CONFERENZA STAMPA SULLE PARTECIPATE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA


In una normale azienda privata, quando un’amministratore o un manager compiono gravi errori gestionali questi vengono accompagnati alla porta, specie se la rilevanza di tali errori conduce all’espulsione dell’azienda dal mercato causa fallimento.

In politica purtroppo non funziona allo stesso modo e se al centro della discussione vi è la classe dirigente frutto del matrimonio incestuoso che ha portato al PD diventa quasi impossibile, a meno che i contribuenti non prendano coscienza di come vengono spesi i denari raccolti con le loro tasse.

Quanto già avvenuto nei Comuni di Vetto, Castellarano e Correggio lo testimonia.

In una terra come la nostra, così attenta alle sorti della cosa pubblica, è utile occuparsi anche della gestione delle società partecipate dalle Istituzioni pubbliche locali.

Il PD giustifica ogni situazione di difficoltà attuale con la crisi economica, ma a ben vedere in molti casi la crisi nulla c’entra con determinati risultati gestionali o peggio con la dilapidazione del patrimonio pubblico costruito da generazioni di reggiani da Prampolini in poi.

Se analizziamo i dati dei bilanci delle principali società partecipate, risulta lampante come negli ultimi anni le scelte politiche della maggioranza di governo hanno influito negativamente sui risultati delle stesse.

Ciò rappresenta una vera e propria tassa occulta fatta pagare ai contribuenti reggiani.

Se aggiungiamo che molte situazioni erano note nelle “segrete stanze” senza che la città ne fosse informata, specie all’approssimarsi delle scadenze elettorali, si capisce meglio l’ipocrisia dello slogan “città delle persone”.

Nelle ultime due consiliature il Comune di Reggio partecipa a nove nuovi soggetti:
4 Aziende Servizi alla Persona (Osea, Rete, SS Pietro e Matteo, Opus Civium);
4 Fondazioni (Sport, Scuola Polizia, Mondinsieme, Reggio Children);
1 società strumentale (Campus).

Nello stesso periodo si sono avute le seguenti trasformazioni societarie:
fusione di Agac (Re)-Amps (Pr)-Tesa (Pc) in Enìa e successiva fusione tra questa ed Iride (Ge-To) in Iren;
fusione ramo gomma Act (Re)-Atcm (Mo)–Tempi (Pc) in Seta;
fusione Sofiser - Siper in Fiere di Reggio Emilia;
fusione Campus – Fincasa - Mapre in Campus;
fusione ASP Osea - SS Pietro e Matteo.


Le principali fusioni, al contrario di quanto propagandato, non hanno avuto una motivazione esclusivamente ascrivibile alla razionalizzazione del numero delle società partecipate ed al contenimento dei costi generali ovvero al conseguimento di economie di scala che in effetti non si sono conseguite.

IREN
Il matrimonio confezionato dall’ex Sindaco Delrio tra Enìa ed Iride, finalizzato principalmente a soddisfare la propria ambizione di carriera oltre che a soccorrere la disastrata situazione debitoria dei liguro-piemontesi, non ha fatto altro che allontanare l’azienda dal territorio, marginalizzare Reggio e l’Emilia, compromettere il patrimonio conferito da Enìa, ridurre gli investimenti sul territorio. Il disavanzo di 57 milioni patito nel 2011 è solo un pallido riflesso della pesante situazione debitoria della società ammontante a circa 5 miliardi di euro.

Investimenti Area Reggio Emilia

Intanto le famiglie sono sottoposte ad una tariffa base per le utenze domestiche di acqua che è aumentata tra il 2006 ed il 2012 del 30,5% e la quota fissa addirittura del 64,7%.

Il costo del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani, per una famiglia di 3 persone in un’abitazione di 100 metri è invece aumentato del 32,6%, mentre sui costi per il teleriscaldamento non sono vengono offerte informazioni in merito.


ACT
L’operazione di fusione con Modena e Piacenza ha trasferito su Seta l’onere strutturale delle perdite gestionali in un settore cronicamente in deficit, rappresentando politicamente una forma di salvataggio molto discussa a Modena per via del monte debitorio conferito da Act.
Vi è da ricordare per altro che Act è stata oggetto di un aumento di capitale approvato nel 2008 che il Comune ha recentemente cominciato ad onorare per un valore di 4,6 milioni di euro oltre ad avere goduto di vantaggi immobiliari dalla delocalizzazione di ben 8.500 metri di volumetrie che da via Talami sono atterrate in aree ben pregiate.
Nel 2012 il disavanzo di Seta si è attestato su 3,5 milioni di euro ed è ritenuto un risultato migliore delle attese, attendendo entro due esercizi il “mitico” pareggio di bilancio.

FIERE
La scelta di non fare i conti con la disastrosa e pazzesca gestione di Sofiser, di trascinare nel baratro Siper in una fusione alla cieca fatta senza piano industriale e senza una reale volontà di sostenere gli investimenti necessari per il rilancio dell’attività fieristica, ha condotto alla procedura concorsuale non senza contare circa 8,5 milioni di disavanzo degli ultimi tre esercizi.
L’ultimo passaggio sulla valutazione del patrimonio ha infine bloccato il reale rischio di svendita dello stesso.

CAMPUS
I geni del PD hanno deciso nel 2011 che il Comune avrebbe dovuto fare l’immobiliarista nel momento peggiore del mercato immobiliare: in un sol colpo hanno fatto comprare ad una società partecipata costituita ad hoc un immobile ad un valore che si è rivelato in un solo anno non in linea con quelli attuali (comportando un disavanzo nel 2012 di 1,4 milioni), hanno aggiudicato un bando senza avere la copertura finanziaria, hanno drenato risorse al Comune per 1,2 milioni per sostenere i maggiori costi e garantire almeno la conclusione del primo stralcio, consegneranno ai posteri il pagamento del resto dell’immobile lasciato a metà cantiere mettendo infine in gioco l’area di Mapre per dare garanzia di continuità alla società.
Se aggiungiamo i circa 400 mila euro di liquidità bruciata in due anni da Fincasa, si comprende meglio a che razza di fusione, ancora una volta senza piano industriale, ma solo con un piano di duplice salvataggio siamo di fronte.

Altre partecipate hanno scontato scelte che hanno determinato importanti perdite di gestione.

FCR
La folle idea di “mungere” all’infinito le Farmacie staticizzando le spese per servizi assistenziali (oltre 12 milioni), ha condotto la società a dovere sostenere, per la prima volta nella sua storia centenaria, delle perdite per ben 3,3 milioni comprimendone la capacità d’investimento.
Se teniamo presente che l’esercizio 2012 si è chiuso in attivo solo grazie ad una entrata straordinaria e che si prevede una progressiva erosione del fatturato e quindi dei margini di profitto, non è peregrina l’ipotesi sostenuta dall’Azienda che a partire dal 2014 potranno registrarsi importanti perdite.
Fortunosamente l’idea dell’Assessore Spadoni di fare acquisire 10 milioni di euro di azioni Iren del Comune alla società non si è concretizzata: oggi Fcr sconterebbe una svalutazione del titolo di circa il 20%...
Onere netto dei Servizi Socio Assistenziali (euro/1.000)
 






RETE
La gestione poco trasparente del PD sulle partecipate ha trovato nei risultati di Rete un esempio lampante: il disavanzo 2008 venne tenuto nascosto per l’imminente celebrazione delle elezioni comunali dopo le quali si accertò un buco presunto di oltre un milione.
A consuntivo le perdite conseguite si sono attestate a 2,7 milioni di euro coperte dal Comune e con la cessione di patrimonio.
Una curiosità: l’ultimo esercizio si è chiuso con un utile di 16mila euro, stessa cifra delle donazioni conferite a Rete da privati.

AEROPORTO
Prima il tentativo di chiudere la società, poi il coinvolgimento dei privati nella gestione  impedendo però loro di sviluppare il proprio piano d’investimento ed infine la reinternalizzaizone onerosa (90 mila euro) ed il parziale prosieguo del piano dei privati che ha ridotto le perdite storiche della società.
Il PD ha castrato le potenzialità di struttura complementare al sistema aeroportuale interregionale dell’Aeroporto reggiano (bene pubblico) per non ostacolare il piano speculativo sulle ex Reggiane e gli interessi del partito sull’area (festa unità): la crisi sta spazzando via entrambi e l’aeroporto resta un bene strategico da sviluppare alla luce degli investimenti milionari (circa 9 milioni) sostenuti negli ultimi 20 anni.

TREND RISULTATI DI GESTIONE SOCIETA’ PARTECIPATE COMUNE DI REGGIO EMILIA
SOCIETA’
% PART.
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
ACER
25,50
651.645
204.891
9.183
10.316
3.737
9.688
2.184
3.593
FINCASA
100
9.084
35.072
52.310
103.030
64.503
47.892
9.335
1.001
CAMPUS REGGIO
100






3.644
1.369.482
MAPRE
100
9.858
22.359
21.694
48.096
130.031
2.862
9.439
13.309
ACT
38,55
1.092.760
934.206
2.935.262
4.233.186
4.693549
2.784.435
1.683.391
154.970
AEROPORTO
42
295.569
308.305
343.780
283.090
287.930
175.676
130.884
16.701
ASP OSEA
73




30.228
105.051
26.278
37.538
ASP RETE
97



260.431
1.453.242
1.007.371
13.471
16.205
ASP SS P. E M.
74




456
645
516
582
FOND DANZA
14,10
68.597
159.790
286.341
266.964
122.402
141.203
10.459
7.357
FOND MONDINS.
100





22.304
37.082
6.491
FOND SPORT
100


447
360.680
13.824
298.345
85.644
56.517
FOND TEATRI
90

112
1.248
13.153
2.695
2.924
4.552
9.340
CRPA
24,77
16.638
23.629
18.951
18.272
29.385
17.896
20.290
60.254
ENIA / IREN
7,77

23.958.436
27.624.791
28.425.100
40.436.054
102.689.657
57.042.700
57.975.638
AGAC INFRASTR.
55,32
1.554.211
2.072.041
2.119.254
2.417.110
2.334.622
2.254.715
2.047.717
1.804.189
PC INFRASTR.
22,10

336.191
343.686
339.744
179.194
499.881
402.002
268.403
FCR
100
680.577
730.472
920.043
807.118
468.407
900.620
2.366.142
347.433
ISTITUZIONE NIDI
100

35.899
2.052
86
2.254
30.466
17.060
44.411
RE. CHILDREN
51
12.729
7.809
142.348
195.929
194.546
7.325
89.558
1.682
RE. INNOVAZIONE
18,60
394.774
486.636
380.707
18.097
1.365
5.892
1.930
13.506
SIPER
26,49
246.196
174.150
310.620
377.481
131.716
343.100
432.158
7.784.441
SOFISER
400.036
329.398
338.747
9.685
248.634
45.746
NB: utili e perdite (in rosso) vanno commisurate alla quota di partecipazione.



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